Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2
Milano
via Giovanola, 21/c
02 6425119 FAX 02 6425119
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Luigi Marzo
dal 29/10/2006 al 16/11/2006
lunedi', mercoledi' e venerdi' dalle 17.00 alle 19.00

Segnalato da

Circolo Culturale Bertolt Brecht




 
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29/10/2006

Luigi Marzo

Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2, Milano

Impronte. Il linguaggio dell'artista tende all’astrazione. I segni si rincorrono sulla tela dando vita a composizioni che hanno un andamento severo; il colore e' usato con una precisa valenza spaziale e strutturale.


comunicato stampa

Impronte

A cura di Lorenzo Argentino

Il linguaggio di Luigi Marzo tende naturalmente all’astrazione. E non potrebbe che essere cosi', dal momento che l’apparato iconico utilizzato ha piu' a che fare con l’alfabeto dei segni e dei simboli che con quello delle forme sensibili e fenomeniche, e dal momento che l’ambizione dell’artista e' quella di (ri)stabilire un ordine, di far risuonare voci e melodie arcane e archetipiche.

I segni si rincorrono sulla tela dando vita a composizioni che hanno un andamento ludicamente severo; il colore, saturo e timbrico o rarefatto e sfumato, e' usato con una precisa valenza spaziale e strutturale, tanto da restituire la misura della profondita', solo apparentemente sacrificata a una bidimensionalita' da fregio.

Su tutto, la linea nera divide e demarca, attribuisce e determina, attualizzando una ricerca che e' memore della grande stagione dell’astrattismo lirico e che ha in Marzo la fonte di ispirazione piu' immediata ed evidente nella musica. La composizione si snoda orizzontale come un pentagramma, i segni vanno a comporre un’armonia, come fossero note musicali.

I riferimenti alla realta' oggettuale, quando presenti e ribaditi nei titoli, hanno spesso a che fare con un passato primigenio, ancestrale, con un tempo in cui le lingue erano un suono che si andava via via diversificando, la scrittura un codice che si stava perfezionando.

Marzo sembra voler stimolare nello spettatore moderno il recupero di una memoria antica e sapienziale, suggerendogli suoni che nascono da visioni e che sono l’eco del battito del mondo e della natura.

La sua e' un’archeologia pittorica, che lascia che affiorino dal magma squillante della materia forme linee e segni evocativi, totemici, arcaici. Noti, e al contempo misteriosi. E percio' affascinanti.
Cinzia Bollino Bossi

Inaugurazione: Lunedi' 30 ottobre alle ore 17.30

Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2
Via Giovanola, 21/c - Milano

Orari: lunedi', mercoledi' e venerdi' dalle 17.00 alle 19.00

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