Lo Scoiattolo e il Graal. Personaggi ambigui vengono incontro ai visitatori, farfalle imbalsamate in una gabbia dorata, sugli specchi scorrono frasi rivelatrici, il pavimento e' ricoperto di sali e pietre, alcune composizioni rivelano simbologie araldiche o religiose. Una fitta nebbia conduce in un giardino composto da piante e piccoli alberi in vasi bianchi, altrettanto ricco di riferimenti emblematici... A cura di Raffaella Morra e Loredana Troise.
Lo Scoiattolo e il Graal
a cura di Raffaella Morra e Loredana Troise
Personaggi ambigui vengono incontro ai visitatori, farfalle imbalsamate restano immobili in una gabbia dorata, sugli specchi scorrono frasi rivelatrici, il pavimento e' ricoperto di sali e pietre, alcune composizioni gemelle rivelano simboli di una Chiesa aliena, in cui i riferimenti al cristianesimo sono e restano molto vaghi.
Due le figure centrali del percorso espositivo: la prima e' uno scoiattolo apode, mistura fra il roditore e un serpente, demone del Giardino dell’Eden e tratto nelle sembianze dalla simbologia araldica propria dello stemma di Leo Bruno, il Papa Tiranno di cui si narrano le gesta nel volume “The New Empire" - pubblicato nell’immaginaria data del 2272 dallo storico Desmond Brown, alter ego di Maurizio Elettrico. Nell’etimologia greca scoiattolo e' colui che si fa ombra con la propria coda, che si fa ombra da se', e in questo e' riconducibile all’uomo che nell’Eden viene definito Ombra, ne' luce ne' tenebre.
Altro elemento e' il Graal, il calice medievale che simboleggia la nuova epoca del Post-Cristo e di Lucifero - cristallo vivente con uno smeraldo sulla fronte da cui gli Angeli plasmano il Calice che raccoglie il Corpo di Cristo.
Una fitta nebbia ottenuta artificialmente conduce i fruitori in una realta' altrettanto artificiale, “altra", all’interno di un giardino composto da piante e piccoli alberi in vasi bianchi. Anche in questa ultima sala i riferimenti ai personaggi del Testo sono molti e facilmente riconoscibili, come nel video proiettato in tre tempi in cui i due attori si scambiano le parti che interpretano.
Nell’esposizione i confini fra uomo e natura sono sempre meno marcati, le regole risultano sovvertite, una scimmia di piccole dimensioni e' verosimilmente appoggiata a un ramo, ma sulle sue spalle spuntano due grosse ali da farfalla, il livello temporale e' come nel “The New Empire" quello di un futuro impossibile.
Un prezioso arazzo in seta raffigura ancora lo stemma di Leo Bruno, che in questa nuova avventura prende le caratteristiche di una figura intermedia fra un Papa Teocratico e Napoleone.
Inaugurazione 23 novembre 2006. ore 19
Museo di Capodimonte
Via Di Miano, 1 - Napoli