Diverse sedi
Napoli

Gregor Schneider
dal 24/11/2006 al 27/1/2007
333 6395093
WEB
Segnalato da

Alessia Evangelista


approfondimenti

Gregor Schneider



 
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24/11/2006

Gregor Schneider

Diverse sedi, Napoli

26.11.2006. Nel calendario luterano questa data e' il giorno in cui si commemorano i defunti. Infatti, il progetto sviluppato durante un suo soggiorno a Napoli, e' strettamente legato al tema della morte e dell'eternita'. In contrasto con le teorie transumanistiche, che promuovono la conservazione del corpo attraverso la sua ibernazione, Schneider si interroga sul senso del desiderio umano di non invecchiare.


comunicato stampa

26.11.2006

Gregor Schneider, nato a Rheydt nel 1969, e' uno degli artisti piu' interessanti ed enigmatici dell’ultima generazione. Nucleo centrale della sua ricerca artistica e' la ricostruzione e ripresentazione claustrofobica e maniacale dei propri spazi domestici, che progressivamente trasforma attraverso l’instancabile aggiunta, all’interno, di muri, pareti, finte finestre, e cosi' via. Egli costruisce pareti di fronte a pareti gia' esistenti che spesso sembrano identiche tra loro con il risultato che le stanze diventano piu' piccole e le loro proporzioni alterate, fino ad avvertire quasi fisicamente un’atmosfera sempre piu' oppressiva senza, tuttavia, essere in grado di comprenderne la causa.

26.11.2006 e' il titolo della mostra che Gregor Schneider presenta a Napoli, alla Fondazione Morra Greco; nel calendario luterano il 26 novembre e' il giorno dei morti, il giorno in cui si commemorano i defunti. Infatti il progetto che l’artista tedesco ha sviluppato durante un suo soggiorno a Napoli e' strettamente legato al tema della morte, sentimento che da sempre compenetra l'essenza di questa citta', una citta' che dietro la maschera di allegria e di vitalita' nasconde un grande senso della morte.

Nei suoi lavori piu' recenti, Gregor Schneider, affronta il tema dell’eternita', delle utopie e delle ipotesi che ruotano intorno al desiderio da parte dell’uomo di raggiungere l’immortalita'. In contrasto con le teorie transumanistiche, si interroga sul senso di questo desiderio, desiderio umano, troppo umano, di non invecchiare, di superare le malattie. I transumanisti hanno una assoluta fede nella tecnologia ed esortano ad utilizzare la scienza per manipolare la natura umana e questo pensiero si concretizza, tra le altre cose, anche con la tecnica della Criologia, ossia la conservazione di un corpo attraverso la sua ibernazione fino al momento di una possibile rinascita del corpo e della coscienza. Sulla base di questo procedimento tecnico si vuole realizzare una vita senza “data di scadenza", e mentre un corpo cosi' conservato per la medicina classica e' un corpo morto, per i transumanisti e' una “morte sospesa". Dal punto di vista morale e' totalmente ignorato il rispetto verso un corpo morto come simbolo e accettazione dell’esistenza della malattia e della morte stessa, si viola un principio storico fondamentale della convivenza umana e cio' rivela da parte di questi studiosi un rapporto disturbato con la morte.

Il pensiero transumanistico parte dal presupposto che nel DNA e nella sinapsi del cervello sono immagazzinati tutti i contenuti essenziali della coscienza di un individuo e che in quanto tali sono conservabili in un corpo e dunque trasferibili su di un corpo nuovo. In tal modo l’umanita' non solo potra' credere nell’eternita' ma, allo stesso tempo, anche in una vita migliore senza imperfezioni, in un involucro corporeo bello e perfetto. Secondo l’utopia transumanistica l’uomo deve essere migliorato attraverso lo sviluppo tecnologico, sia da un punto di vista intellettuale sia da un punto di vista biologico, sospendendo la morte. Questi corpi diventano contenitori, a meta' tra il mondo dei vivi e quello dei morti, dei morti intesi nel senso tradizionale ma anche in un nuovo senso che attualmente manca, pero', di una categoria concettuale.

Gregor Schneider, vincitore del Leone d’Oro alla 51a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 2001, e' stato invitato ad esporre in importanti gallerie di tutto il mondo, quali Galerie Luis Campana (Colonia), Konrad Fischer Galerie (Dusseldorf), Barbara Gladstone Gallery (New York), Gallery Wako Works of Art, Tokyo e in altrettanti spazi pubblici come la Kunsthalle di Berna, al Portikus di Francoforte, allo Stadtisches Museum Abteiberg Monchengladbach, al Muse'e d’Art Moderne de la Ville de Paris, Museum of Contemporary Art Chicago, Museum of Contemporary Art Los Angeles, California…

Inaugurazione 25 novembre 2006

Sedi:

Fondazione Morra Greco
Via Anticaglia, 17 - Napoli

Chiesa S. Gennaro all’Olmo
Via S. Biagio dei Librai, 118 - Napoli

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