Galleria Santo Ficara
Firenze
Via Ghibellina 164/r
055 2340239 FAX 055 2269190
WEB
Gianni Asdrubali
dal 17/11/2006 al 14/1/2007
dal Lunedi' al Sabato dalle 9.30 - 12.30 alle 15.30 - 19.30

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Galleria Santo Ficara




 
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17/11/2006

Gianni Asdrubali

Galleria Santo Ficara, Firenze

Grande Stoide. L'artista produce uno scontro, tra lo spazio atomico delle sue opere e quello dilatato della galleria. Un gesto pittorico, quello di Asdrubali, che aggredisce la materia, che vuole essere primordiale ed elaborato al contempo. A cura di Philippe Daverio.


comunicato stampa

Grande Stoide

a cura di Philippe Daverio

Gianni Asdrubali si afferma nei primi anni '80 come protagonista di una ricerca contrapposta alle regole espressive del clima narrativo e transavanguardistico allora dominante.

In questa ottica rivolta piu' alla sperimentazione che alla narrazione, Asdrubali, da sempre, trasforma le informazioni in attivo pittorico, riuscendo a ridefinire, ad inventare cioe' un’immagine di realta' nuovamente complessa e allo stesso istante diretta e semplice.

Asdrubali vuole arrivare in quel punto estremo dell’inizio, la', dove tutti gli opposti collassano (pieno-vuoto, conscio-inconscio, diritto-storto, avanti-dietro-destra-sinistra-sopra-sotto, statico-dinamico, buio-luce, ecc…) e in questo luogo di scuotimenti feroci generare l’immagine. Cio' che emerge e' una forza dirompente e allo stesso tempo trattenuta di una nuova spazialita'. L'opera emana e trattiene in se' un'energia interna che annulla e sostiene qualsiasi spazio quotidiano. L'opera e' un corpo di spazio che sostiene lo spazio. Un corpo di spazio che ci fronteggia e che annulla tutto cio' che e' nascosto.

In queste opere recenti, esposte alla Galleria Santo Ficara di Firenze, tutto lo spazio espositivo e' attivato e sostenuto da una energia interna che si scontra con lo spazio quotidiano della galleria. Questo scontro, tra lo spazio atomico dell’opera e quello dilatato della galleria, genera un nuovo spazio primordiale, aspro e radicale, che coinvolge a livello psico-chimico le normali aspettative dello spettatore.

Come scrive Philippe Daverio, nel catalogo che accompagna la mostra, “…Asdrubali e' l’interprete, in modo potente, di una pittura, cioe' di un gesto che genera la pittura, ridotto alla sua essenzialita' perche' vi scopre il meccanismo dell’energia primordiale… riesce a correre nell’ambito della pittura, ne forma lo spazio, gira nei meandri dello spazio che la materia pittorica contiene e nasconde.

Sbagliato sarebbe ridurre il suo fare ad una mera operazione gestuale, poiche' la gestualita' e' stata declinata in modi cosi' dissimili da lasciare la mente in una assoluta confusione interpretativa. Vi e' un gesto d’origine orientale, che ha colpito artisti di grande sensibilita', da Mark Tobey in poi. Vi e' un gesto subconscio e automatico che interessava i surrealisti. Vi e' il gesto della pittura d’azione. E poi vi e il gesto di Asdrubali, che aggredisce la materia, che vuole essere primordiale e elaborato al contempo.

La sua intenzione e' cosi' costruttiva, da costringerlo a spostare la dimensione dei supporti, da fargli creare dei supporti che si articolano sui muri, evitano la forma classica del rettangolo per generare uno spazio ulteriore, libero da vincoli o da obblighi ma capace di assumere una dimensione di coinvolgimento dello spettatore tale da invitarlo ad entrarvi…"

Inaugurazione 18 novembre dalle ore 11.00

Galleria Santo Ficara
Via Ghibellina 164/r - Firenze

orario dal Lunedi' al Sabato dalle 9.30 - 12.30 alle 15.30 - 19.30

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