Stazione di Posta. Opere multi-materiche, superficie-rilievo-spessore realizzate con un'infinita varieta' di materiale povero. Fiorellini crea delle opere quasi totemiche di natura introspettiva.
Stazione di Posta
....Venite, viandanti dell'arte e fermate i vostri stanchi passi alla "Stazione di
Posta"....Questo il titolo scelto dall'artista Paolo Fiorellini per la sua personale
che verra' ospitata nelle sale della nostra galleria. Stazione di Posta, quindi,
come luogo dove fermarsi, riposare, staccare dal viaggio del quotidiano per poi
ripartire, invece, verso un viaggio artistico all'interno delle opere.
Scriveva
Schopenahuer: "osservare un'opera d'arte e' come fare un viaggio all'interno del
mondo dell'artista che l'ha creata e nello stesso tempo compiere un viaggio in se'
stessi". Ed in questo senso andranno osservate le opere esposte .... un viaggio
geografico "in mongolfiera" o su di un "battello a vapore".... un viaggio fatto di
"km" ma anche di "porte" da aprire o dalle quali potremo scorgere qualcosa
attraverso il buco della serratura... viaggio attraverso scorci urbani delle
"ciminiere" o il viaggio nel tempo mitico di "Montezuma" e di "Alce
Nero"....Fiorellini, crea delle opere quasi totemiche, compiendo un viaggio
introspettivo nel suo io piu' profondo per poi ri-emergerne con immagini
archetipiche, di una simbologia personalissima e contemporaneamente universale,
rielaborazioni-riflessioni del dato sensibile, che fanno diventare la superficie
pittorica sintesi fra gesto e pensiero, "icona concreta" dell'universo interiore
dell'artista.
Ma questo viaggio del singolo riecheggia negli occhi e nell'animo del
viandante-osservatore che a sua volta camminera' sul sentiero iniziatico dell'opera
d'arte tracciato dall'autore-sciamano, sentiero che, nel verso d'andata, conduce
nell'universo dell'artista ma, in quello di ritorno, si snoda nel vissuto, nel
sentito, nell'animo del singolo.... L'artista-alchimista non fa mistero del
percorso compiuto per giungere all'opera: "...Fermare il piacere....il lusso del
tempo che occorre per creare le cose, ore e momenti, che nessuno ha quasi piu', in
una scatola trasparente:il ricordo. Non e' l'indolenza dell'ozio ma la gioia antica
di creare gustando ogni momento della costruzione delle cose:e' l'azione conclusa, il
finito, nel dinamico..."Cosi' scrive Paolo Fiorellini ed in effetti le sue opere
multi-materiche trasudano piacere per la creazione presentandosi come un'alchimia di
colore-forma, colore-peso, superficie-rilievo-spessore ed un'infinita varieta' di
materiale povero con usi improbabili e stupefacenti. Con estrema meraviglia e
spaesamento infatti, l'osservatore constatera' che le opere di Fiorellini fanno
acquisire all'occhio un senso quasi"tattile". E alla fine il viandante d'arte,
lascera' la Stazione di Posta, luogo non d'arrivo, ma ancora una volta, luogo da cui
ripartire.
Inaugurazione: 24 Novembre, ore 21
Cidac Arte Contemporanea
via Ugo Foscolo 34/36 - Brescia