...Il magnifico solitario. Parma dedica al maestro del melodramma una mostra straordinaria: una hall of fame di tutto cio' che il mito verdiano ha prodotto in piu' di un secolo. Dal 19 maggio al 29 luglio 2001, a Palazzo Pigorini. Sarebbe straordinaria anche solo per questo: per la dovizia di oggetti, fascicoli, ricordi, gadget e cose varie che la fama conquistata da uno dei musicisti piu' schivi e riservati della storia del melodramma abbia mai prodotto. E' il risultato del particolarissimo fascino verdiano, di quella sua riservatezza, a volte persino burbera, che determino' per contrasto la nascita e la crescita esponenziale dell'attaccamento popolare al mito?
...Il magnifico solitario
Parma dedica al maestro del melodramma una mostra straordinaria: una hall of fame di tutto ciò che il mito verdiano ha prodotto in più di un secolo. Dal 19 maggio al 29 luglio 2001, a Palazzo Pigorini.
Sarebbe straordinaria anche solo per questo: per la dovizia di oggetti, fascicoli, ricordi, gadget e cose varie che la fama conquistata da uno dei musicisti più schivi e riservati della storia del melodramma abbia mai prodotto. E' il risultato del particolarissimo fascino verdiano, di quella sua riservatezza, a volte persino burbera, che determinò per contrasto la nascita e la crescita esponenziale dell'attaccamento popolare al mito?
Con Giuseppe Verdi si originò un culto popolare senza precedenti. Un culto che, senza sbavature, dura ancora, tanto da ispirare una bella mostra a Palazzo Pigorini in Parma dal 19 maggio al 29 luglio 2001, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma.
Allestita da Marzio Dall'Acqua, direttore dell'Archivio di Stato della "petite capitale" emiliana e già curatore di importanti esposizioni relative al grande maestro, la mostra trae titolo da quel "Viva V.E.R.D.I." che, in clima di sciovinismo antiaustriaco ottocentesco, risuonava con frequenza preoccupante e con gran fragore a teatro, alla fine di ogni replica verdiana.
Quel Viva V.E.R.D.I. (punteggiato), acronimo di Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia, ha avuto il potere di turbare i regnanti e le autorità austriache nel 1859 e i sonni degli scolari elementari un secolo dopo (quelle interrogazioni sul Risorgimento!).
Roland Barthes ha scritto che "il mito è un sistema di comunicazione, è un messaggio". Visto dalla parte del personaggio mitizzato è così. E' nel carisma la chiave del mito. E Verdi ne aveva da vendere a giudicare dagli oggetti in mostra, vere e proprie "icone", metafore del mito, cose tra le più disparate e diverse tra loro, che oggi vivono una vita propria, restando tuttavia per sempre legate all'originale da un lungo cordone ombelicale: esse sono pur figlie del mito.
Ecco allora in bella vista cartoline, francobolli, chiudilettera, biglietti d'invito, busti, fermacarte, segnatempo, timbri. Oggetti d'uso quotidiano come piatti, bicchieri, tazze e suppellettili varie, ed escursioni avventurose (e anche un po' kitsch) nel mondo dell'alimentazione, con scatole di pomodoro, dolci, vini, e persino un busto di cioccolata.
E poi le indimenticabili, almeno per quelli di una certa generazione, figurine Liebig, pubblicate in almeno tre edizioni, italiana, francese e tedesca quando ancora il maestro era in vita (proprio come è accaduto con i Beatles).
Anche i luoghi verdiani, la casa natale di Roncole, Busseto, Sant'Agata, Milano, La Scala godono dei riflessi del mito, immortalati in disegni, litografie, dipinti, e contaminazioni artistiche che sfruttano le tecniche più moderne di riproduzione, fino alla resine e alle plastiche. Una pop star e le location del mito, lo definiremmo con il linguaggio mediatico di oggi. Forse nessuno più ricorda quel "Viva Verdi". Il maestro del melodramma è da tempo entrato nella leggenda da solo, senza più legami con la Storia d'Italia e i suoi protagonisti. Nel mito, com'è giusto, è rimasto solo il grande Maestro.
Inaaugurazione sabato 19 maggio 2001, ore 17.00
Orario 9-19 tutti i giorni, lunedì chiuso
Informazioni: Assessorato alla Cultura, 0521/218.967
I.A.T. (Informazioni Accoglienza Turistica) 0521/218.889
E-mail: turismo@comune.parma.it
Sito web: http://www.giuseppeverdi.it
Ingresso: L. 10.000 intero, L. 6.000 ridotto, L. 3.000 scuole
Enti promotori:
Comune di Parma
Fondazione Monte Parma
Organizzazione:
Comune di Parma, Assessorato alla Cultura
tel.: 0521/218.967 fax: 0521/23.11.42
Curatore: Marzio Dall'Acqua
Sponsor:
Banca Monte Parma, Barilla, Fondazione Monte di Parma, Parmalat,
Segea-Gazzetta di Parma, Unione Parmense degli Industriali.
Catalogo: Ed. Step, Parma
PALAZZO PIGORINI
Via Repubblica 29, Parma
tel. 0521218967