In mostra 3 lavori inediti che ruotano attorno e convergono in Yield to Total Elation, videoinstallazione composta da 3 proiezioni simultanee. L'opera ha come protagonista un'automobile che dalla notte all'alba e sino al tramonto gira su se stessa senza sosta, ripetendo all'infinito il suo autistico movimento. Inoltre un'installazione e 2 fotografie che proseguono la serie di ritratti di depositi e autodemolizioni.
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Per la sua prima personale negli spazi della galleria l'artista espone tre lavori inediti le cui implicazioni
simboliche ruotano attorno e convergono in Yield to Total Elation, 2006, una
videoinstallazione composta da tre proiezioni simultanee. Ambientato in
Trentino Alto Adige presso la cava di sabbia di Tret, in Val di Non, l'opera
ha come protagonista un'automobile che dalla notte all'alba e sino al
tramonto gira su se stessa senza sosta, ripetendo all'infinito il suo
autistico movimento. Tempo e spazio appaiono cosi' assorbiti e dissipati in
una sorta di infinita ripetizione: come l'automobile gira su se stessa, i
macchinari della cava divorano instancabilmente la montagna.
In un luogo
isolato e di grande suggestione visionaria, forze primordiali sembrano in
questo modo tendere irresistibilmente a uno stato di equilibrio terminale,
in cui ogni possibilita' ulteriore diviene inimmaginabile e l'illimitata
esaltazione evocata dal titolo, un'ironica illusione. E' un lavoro
sull'energia, sul consumo, sul tempo, dove non esiste una vera fine, e un
vero inizio.
Dal video a Suolo #3 e Suolo #4, 2006, due fotografie di grandi dimensioni
proseguono la serie di ritratti vere e proprie mappe in scala 1:1 di
terreni di depositi e autodemolizioni iniziata nel 2005. Luoghi marginali e
del tutto anonimi, in cui l'entropia si e' insediata sino a rendere ogni cosa
inutile e irriconoscibile, ci appaiono come deserti orizzontali dove la
distanza e l'abituale relazione tra chi guarda e la cosa osservata viene
abolita. Sono emblemi della periferia del mondo occidentale, allegorie del
tempo reale.
Il percorso della mostra si conclude con Senza titolo (La vie a' credit),
2006, un tavolo di legno sul cui piano un braccio meccanico compie un
movimento circolare che gradualmente, in un tempo apparentemente
interminabile, incidera' tutto lo spessore della superficie. Torna qui l'idea
del tempo che si avvolge su se stesso, della forza inesorabile espressa da
un meccanismo che finisce per sabotare il proprio stesso funzionamento.
Inaugurazione: 4 dicembre 2006
Magazzino d'Arte Moderna
Via dei Prefetti, 17 - Roma
Ingresso libero