Il dono per il gratuito. In mostra due opere pittoriche. L'artista ha inoltre affrescato una parete e quattro finestre trasformandole in installazioni.
Il dono per il gratuito
Un baule aperto, luccicante ed emanante stimoli sensoriali disparati e variopinti: questo sembra la piccola stanza espositiva dello spazio Artessenza di Ancona, dedicata alla rassegna - ed essa stessa opera d’arte - “Il dono per il gratuito" di Silvia Fiorentino. L’artista di origini milanesi, che da anni pero' ha scelto Ancona come sua citta', ha fatto del luogo un’architettura a propria misura, dove colori, musica, parole, luci e tecniche si coniugano in un vortice che non puo' lasciare indifferenti. Perche' allestire una mostra, per lei, e' come costruire una casa: accogliere e ascoltare offrendo a sua volta materiale di ascolto, da condividere.
Un flusso turbolento e perforante di input vitali, visitabile dal 2 al 31 dicembre. Due le opere pittoriche esposte, dove le figure femminili si trasformano in paesaggi marchigiani, dolcemente tipici. Oltre a queste, anche muri e vetri sono lavori in mostra: adottando la tecnica del “drawing wall", la Fiorentino ha affrescato una parete e quattro finestre, che diventano quindi installazioni, offrendo cosi' una sorta di dono, ad personam, un regalo studiato e realizzato apposta per uno spazio e per un pubblico. Si tratta del dono che non chiede nulla in cambio e che gratuitamente si da'. E, dono su dono, contro la parete affrescata sono disposti in mostra-mercato articoli da regalo, gli oggetti di grande pregio artistico che lei, nella sua poliedricita', ama creare: buste di stoffe preziose contenenti disegni unici e poesie, coperte simili ad arazzi, gioielli di materiali poveri, stole a braccio, paraventi, tele da viaggio… L’occasione per poter fare un regalo unico e per niente scontato a un prezzo facile.
Silvia Fiorentino (http://www.silviafiorentino.it), che ha presentato personali alla Galleria Appendix a Wuppertal in Germania (1987), alla Galerie Ariadne di Vienna (1989), alla Mole Vanvitelliana di Ancona (2000 e 2006) e ha partecipato alla 48a Biennale di Venezia (1999), esprime un lavoro estremamente corporeo: assorbe e divora tutto cio' che proviene dall’esterno, saccheggiando la realta' e perdendo intanto brandelli della sua vita emotiva. Per un caleidoscopio cromatico e sensoriale che, reagendo a stimoli, vuole provocarne. Riuscendoci.
Contemporaneamente, sempre presso Artessenza ma dal 6 dicembre (per chiudere il 31 gennaio), e' possibile vedere la mostra “The Blues" di Gabi Minedi.
Ufficio Stampa:
Lucia Belardinelli e Simona Santoni
agora.perarte@hotmail.it
agora.perarte@libero.it
Inaugurazione: 2 dicembre alle ore 19.
Artessenza
Via I Maggio, 142 C (zona Baraccola) - Ancona
Orari: Da lunedi' a sabato dalle 16 alle 21