Case. Ultimi progetti. Con l'esposizione di Eduardo Souto De Moura si conclude il primo ciclo della rassegna espositiva del Padiglione Esprit Nouveau, iniziato nell'aprile del 2000 con un mostra sulla ricostruzione, avvenuta a Bologna nel 1977, del Padiglione progettato da Le Corbusier e da Pierre Jeannaret per l'Esposizione Internazionale di Parigi del 1925. La rassegna ha visto, nell'arco di un anno, cinque tra i principali protagonisti dell'architettura europea contemporanea misurarsi con Le Corbusier all'interno di questo suggestivo spazio che occupa un ruolo di primo piano nella storia dell'architettura moderna.
Case. Ultimi progetti
Con l'esposizione di Eduardo Souto De Moura si conclude il primo ciclo della rassegna espositiva del Padiglione Esprit Nouveau, iniziato nell'aprile del 2000 con un mostra sulla ricostruzione, avvenuta a Bologna nel 1977, del Padiglione progettato da Le Corbusier e da Pierre Jeannaret per l'Esposizione Internazionale di Parigi del 1925.
La rassegna, realizzata nell'ambito del programma di Bologna 2000 Città europea della Cultura, ha visto, nell'arco di un anno, cinque tra i principali protagonisti dell'architettura europea contemporanea misurarsi con Le Corbusier all'interno di questo suggestivo spazio che occupa un ruolo di primo piano nella storia dell'architettura moderna. In questo contesto e con questa finalità hanno progettato i loro interventi espositivi Mario Botta, Adolfo Natalini, Martorell, Bohigas e Mackay, Massimiliano Fuksas.
Particolarmente vicina all'esigenza di sperimentazione nell'ambito delle tipologie abitative attuata da Le Corbusier con l'Esprit Nouveau si presenta l'attività di Eduardo Souto De Moura, che da sempre individua dell'edificio ad uso abitativo uno dei principali indirizzi di ricerca e di applicazione della propria creatività .
Eduardo Souto De Moura, nato a Porto nel 1952, collaboratore di Alvaro Siza dal 1974 al 1979, ha esercitato l'insegnamento in diverse università europee. Vincitore di numerosi concorsi e premi internazionali, come quelli per la Ristrutturazione della Praça Giraldo (1982), i premi delle Fondazioni Antonio de Almeida (1984) e Antero de Quental (1990) e il Premio SECIL di Architettura (1992), ha realizzato diverse opere, tra cui il Mercato Comunale di Braga (1980-1984), il Dipartimento di Geologia dell'Università di Aveiro (1990-1994) e, soprattutto, un elevato numero di edifici unifamiliari come le Casa di Tavira (1991), di Moledo (1991-1998) e le Case a Maia e a Baião (1990-1993).
La semplificazione delle forme, l'integrazione tra l'imperfezione della natura e la perfezione dell'intervento artificiale, la capacità di fondere principi architettonici lontani cronologicamente e geograficamente, la razionalità degli impianti e la geometrica cura dei dettagli: tutti elementi che si ritrovano nella creatività progettuale e nelle realizzazioni di Souto De Moura e che rendono la sua poetica originale ma, al tempo stesso, familiare alla memoria collettiva, in quanto ricca di archetipi.
La mostra dell'Esprit Nouveau, attraverso modelli, disegni e fotografie, ripercorre le principali tappe dell'attività di Souto De Moura illustrandone i progetti più conosciuti per edifici abitativi, come le case a Tavira, ad Alcanena e a Baião e quelle di Quinta do Lago (Algarve) e di Moledo.
In occasione dell'inaugurazione della mostra, il giorno 24 maggio alle ore 15 presso la Sala Conferenze della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, p.zza Costituzione 3, si terrà una conferenza di Eduardo Souto De Moura, introdotta da un intervento di Mario Botta.
L'esposizione Eduardo Souto De Moura. Case. Ultimi progetti è corredata dal catalogo pubblicato da Alinea Editore.
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19
Chiuso domenica e festivi
Padiglione Esprit Nouveau, Piazza Costituzione 11, Bologna, info: 051 356068, 051 204690
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