In mostra le raffigurazioni musicali delle ceramiche attiche e magnogreche conservate presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento che permettono di conoscere alcuni elementi della cultura e della societa' greca e di definire la storia sociale e culturale della musica.
Iconografia musicale delle ceramiche attiche e magnogreche del Museo Archeologico Regionale di Agrigento
Le testimonianze archeologiche dell’antica Akragas dimostrano con particolare evidenza l’importanza della musica nel mondo antico. E' attraverso le immagini delle ceramiche a figure nere e a figure rosse con raffigurazioni musicali provenienti dalle necropoli e dalle aree sacre che e' possibile conoscere i luoghi e i contesti dove la musica veniva fruita e agita e il valore simbolico attribuito agli strumenti musicali.
La mostra Mousike' ad Akragas, con la presentazione delle raffigurazioni musicali delle ceramiche attiche e magnogreche conservate presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, ci permette di conoscere alcuni elementi della cultura e della societa' greca e di definire la storia sociale e culturale della musica.
Le ceramiche, provenienti dalle necropoli di Akragas di Contrada Pezzino, Contrada Mose', Contrada Poggio Giache di Villaseta e dalle necropoli di Monte Saraceno (Ravanusa), Monte Adranone (Sambuca di Sicilia) e di Vassallaggi (San Cataldo), risalgono ad un periodo compreso fra la fine del VI e il IV sec. a.C., l’arco di tempo in cui si era insediata e sviluppata la colonizzazione greca nella citta' di Akragas.
Lo studio delle immagini musicali rappresenta “un ritrovato metodo di interpretazione del contesto musicale. Grazie alla ricca documentazione iconografica, vero e proprio <
Le ceramiche mettono in evidenza che gli strumenti musicali trovano una precisa collocazione all’interno di scene mitiche, eroiche, teatrali e narrative. La varieta' figurativa risente dell’evoluzione dell’ideologia funeraria che, nel periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. predilige figure del mondo mitico, mentre a partire dal 450 a.C. cominciano a comparire le tematiche funerarie, con riferimento al mondo dell’oltretomba. In eta' arcaica i corredi tombali riflettevano lo status del defunto ed esprimevano le funzioni che rendevano il morto degno di memoria. Dalla fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., e poi per tutto il IV e il III secolo, si assiste ad uno spostamento di interesse verso l’individuo e la continuazione della vita nell’aldila': questa concezione pone l’attenzione sul futuro dell’individuo oltre la morte.
Fra le divinita' sono presenti Apollo, unico dio del pantheon greco legato direttamente e in modo esplicito alla musica; Artemide, Athena ed Hermes, Eros e Dioniso. Nell’ampio panorama di scene musicali delle ceramiche attiche e magnogreche di Akragas sono presenti anche scene di simposio, di komos e di agoni musicali e ginnici e gli strumenti musicali in questi contesti assumono anche una funzione simbolica.
La mostra “Immagini della musica ad Akragas" include anche la coroplastica con raffigurazioni musicale proveniente da aree sacre e necropoli. Si tratta di statuette, perlopiu' di suonatrici che sembrano poter essere connesse con eventi sonori nell’ambito dei riti delle divinita' ctonie.
Museo Archeologico Regionale di Agrigento
(Contrada S. Nicola) - Agrigento