Galleria Coppede'
Rimini
via Cairoli, 109
0541 786214
WEB
Emanuela Furia
dal 9/12/2006 al 5/1/2007
9.45-12.45 /15.45-1930. Le domeniche di dicembre aperto dalle 16.00-19.00

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Galleria d'Arte Coppede'



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Emanuela Furia



 
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9/12/2006

Emanuela Furia

Galleria Coppede', Rimini

Icono...Grafando. Personale di pittura e di scultura orafa. I dipinti, paesaggi marittimi o urbani dall'atmosfera onirica, sono caratterizzati dall'uso di colori accessi e da una luce artificiale e potentemente luminosa.


comunicato stampa

Icono...Grafando

Emanuela, donna dall'animo sensibile e vibrante, presenta attraverso i suoi lavori uno spazio finito e misurabile, creando scenari complessi ed indefiniti, donando alla mente del fruitore un'impressione onirica, accentuata dall'uso di colori accessi e monocromi. Nelle sue rappresentazioni risalta sempre una luce artificiale e potentemente luminosa, rendendo gli ambienti cittadini e marittimi implosivi e al contempo esplosivi. Semplificazione geometrica delle forme, rigore scientifico della prospettiva e gusto prezioso del colore, esemplificano il linguaggio pittorico di Emanuela. Il suo pittoricismo intenso ed incisivo, si ricollega e si congiunge ad un mondo magico-fiabesco, inserito in un contesto attuale, ricalcando e determinando un tipo di eleganza stilistica "popolare". La tecnica del naturalismo "verosimile" si avvicina ad una precisione iconografica di stampo pubblicitario, adottando pero' un segno piu' largo e sintetico, che arrotonda la pennellata, i contorni delle cose e conferisce ad essa, una specie di morbido sfumato. Gli scenari spesso divisi in dittici sono una finestra sul modo nell'animo della pittrice. Una sezione dell'esposizione e' dedicata alla creazione di gioielli-sculture dell'artista, magici gioielli ci affascinano coinvolgendoci in un mondo di primitivismo.cosa piu' bella e reale e' il potere del fascino materico del prezioso e Unico gioiello della Furia.

Icono...grafando

Nitida eleganza, stilizzazione prospettica e dilatazione del momento passivo sono gli elementi caratterizzanti della poetica di Emanuela Furia. Un colto, ironico e raffinato viaggio tra reminiscenze del passato e contemporaneita' riminese. Motivi geometrici lineari e curvi, variamente intrecciati per ottenere effetti rigorosi, precisi e controllati sono i protagonisti indiscussi dei suoi lavori. Una linea severamente implosiva, che nella sua ricerca atipica dello spazio tende ad una dimensione esplosiva ed aggettante. I suoi intenti totalmente iconici passano attraverso l’autenticita' della forma che si allarga nello spazio mediante un ingrandimento dell’immagine, ottenuta dalla proprieta' conoscitiva della tecnica pittorica e dall’utilizzo prospettico di evidenziazione macroscopica. Gli accorgimenti stilistici di Emanuela fanno ricorso, prendendo forza, ad una profondita', ed emergono con una loro ineluttabilita'; e' il trionfo dell’a'-plat, sancito da un linearismo flessuoso, da un segno netto e dal fascinoso motivo che gli accessi ed uniformi colori determinano in corrispondenza di loro stessi. Il suo linearismo fitomorfo si avvicina alla tecnica fotografica, utilizzando l’espediente dell’occhio monoculare della camera oscura. Sistemi di regole espressive e soprattutto forme creative di conoscenza del mondo esterno, ritrovano il rigore e la chiarezza formale negli elementi naturali, negli animali e negli oggetti appartenenti alla realta' marittima riminese. Emanuela Furia si fa interprete di un’arte iconica, realistica ed e' padrona di una buona tecnica, ma non e' assolutamente un’artista “semplice". Anzi, l’apparente facilita' di lettura delle sue opere, nasconde un tormento, qualcosa di estremamente complesso e straniante. Nei suoi dipinti troviamo “brandelli" di realta', accostamenti degli stessi oggetti, che si trasformano in segnali che stabiliscono e sanciscono un rapporto conflittuale tra il mondo reale e l’istinto individuale, tra l’esterno e la prospettiva fantastica e al contempo maniacale. L’artista non desidera e non vuole risolvere nei suoi quadri lo sdoppiamento tra il piano oggettivo e quello soggettivo: anzi, dislocando semanticamente gli oggetti, costruisce un’immagine conosciuta rendendola nuova, imprevedibile, “altra" rispetto alla comune percezione. Sotto un’apparente semplicita' e' nascosta un’acutezza di tipo concettuale, dietro il tradizionalismo della tecnica si cela una nuova poetica che accorcia le distanze e divide la finzione dalla realta'. Le sue icone si nutrono di verita' ed illusione, divenendo solide e consistenti descrizioni del reale. La matrice dei suoi lavori si manifesta con l’utilizzo di colori freddi in connubio con tinte piu' calde. Le superfici monocromatiche appaiono come segni, andamenti lineari e disegni filiformi che tradiscono una forte sensibilita' che si annida tra le cose di “casa nostra". Il suo segno fragile ma al tempo stesso deciso, scalfisce la tela e riempie gli spazi vuoti. Emanuela non registra gli stati d’animo, bensi' il movimento della vita bloccata da ritmi tecnologici che si intensificano e diminuiscono in maniera altalenante; l’esperienza che la vita fa di se', lasciando intorno tracce di ogni genere.
Sara Polidori.

Emanuela Furia si matura al Liceo Artistico di Bologna, si iscrive alla facolta' di Architettura a Firenze.
Contemporaneamente lavora per diverse agenzie pubblicitarie, in veste di grafica.
Resta affascinata dal restauro dei dipinti antichi, dopo qualche esperienza presso terzi apre un proprio laboratorio, finisce col lavorare solo per la Sopraintendenza di Bologna.
Per la stessa svolge anche restauri in Romagna, quali per esempio in Rimini i panneroni nella chiesa di S. Agostino, le attinenti cornici, dipinti vari.
Pubblica nuove metodologie di ricerca in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
La sua curiosita' la porta anche ad una ricerca interdisciplinare quali il mosaico, la ceramica e l’oreficeria artistica.
Unico trait d’union fra le varie discipline la pittura, che ha sempre eseguito con e per passione, senza mai peraltro esporre.

In mostra con rappresentazioni e spiegazioni dell’artista stessa, tutti i pomeriggi ci portera' in viaggio con lei nella realizzazione dell’opera d’arte su misura.

Inaugurazione: 10 dicembre 2006

Galleria d’Arte Contemporanea Coppede'
via Cairoli,109 - Rimini
Orario apertura galleria: 9.45-12.45 /15.45-1930. Le domeniche di dicembre aperto dalle 16.00-19.00
Ingresso libero

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