Museo d'Arte Contemporanea Casa del Console
Fermo Immagine. Trentaquattro freeze frame, montati riproducendo il ritmo incalzante, sincopato delle immagini che si riaffacciano alla mente nei momenti in cui il ricordo fluisce senza incontrare ostacoli, come durante il pre-sonno, i pochi istanti che precedono l'addormentarsi.
Fermo Immagine
a cura di Franz Paludetto
Diciassette dittici, scatto analogico, stampa lambda su carta fotografica,
60x45 cm. Questi i riferimenti essenziali, i soli compagni di viaggio
necessari per intraprendere il percorso proposto da Bruno Locci nelle sale
del museo ligure. Trentaquattro freeze frame, montati riproducendo il
ritmo incalzante, sincopato delle immagini che si riaffacciano alla mente
nei momenti in cui il ricordo fluisce senza incontrare ostacoli, come
durante il pre-sonno, i pochi istanti che precedono l'addormentarsi. In
quella fase il cervello umano emette onde simili a quelle prodotte durante
la meditazione e, secondo studi recenti, raggiunge il picco piu' alto di
potenziale creativo, elaborando dati in modo cosciente ma libero da
condizionamenti. E' proprio allora che il processo di visualizzazione
mentale permette di ripercorrere una sequenza di immagini ricostruendone
la memoria retinica e ricombinando i ricordi secondo una logica
difficilmente rintracciabile ma non casuale.
E' tra questo tipo di produzioni visive mentali che si potrebbero
collocare i fermo-immagine di Locci, non immagini catturate direttamente
dal mondo reale, ma piuttosto rievocate dalla mente a posteriori,
sottratte ad un flusso che procede lungo l'asse del tempo e non dello
spazio, isolate, "fermate" da un movimento che coinvolge la mente e le
sue produzioni. Si susseguono cosi' particolari di volti, giochi di luce
su fiori dalle forme esotiche, immagini rubate alla memoria di un altrove
misterioso, popolato da figure intente a compiere rituali di cui si e'
perso, forse, il significato ma, attraverso i colori eccessivi e i
contorni incerti, si rivive il pathos "registrato" al momento
dell'osservazione.
Il processo, curiosamente, e' analogo a quello che isola e ferma sulla
pellicola fotografica l'immagine di un paesaggio, colto da un osservatore
al finestrino del treno in corsa. In questo caso, pero', il viaggio da
compiere non attraversa nessuno spazio.
Ufficio Stampa
Diletta Benedetto
artecalice@hotmail.it
Inaugurazione sabato 16 dicembre 2006 ore 18.00
Museo d'Arte Contemporanea Casa del Console
via Roma, 61 - Calice Ligure (SV)
Orari: sabato/domenica 10.30-12.30 15.30-18.30 o su appuntamento