E’ sicuramente in atto un’evoluzione marcatamente figurativa in questo ultimo lavoro di Bruno Ceccobelli che offre all’osservatore un immaginario nuovo, dalle radici antiche ma con spunti magici per la visione del presente. Ogni icona e' come se fosse la materializzazione di una carta per Tarocchi: l’identificazione simbolica e' amplificata fino a perdersi nelle maglie della materia, nutrendosi e alimentandosi in questa.
E’ sicuramente in atto un’evoluzione marcatamente figurativa in questo ultimo lavoro di Bruno Ceccobelli che offre all’osservatore un immaginario nuovo, dalle radici antiche ma con spunti magici per la visione del presente. Ogni icona è come se fosse la materializzazione di una carta per Tarocchi: l’identificazione simbolica è amplificata fino a perdersi nelle maglie della materia, nutrendosi e alimentandosi in questa. Le figurazioni ammiccanti e impenetrabili si fanno portavoce di un’interpretazione dell'arte non come mezzo conoscitivo e investigativo della realtà , ma come analisi della spiritualità e del sensibile.
Il concetto espressivo di Bruno Ceccobelli è dunque sostanzialmente fondato su un processo di lievitazione memoriale, di scrittura segnica evocativa.
L'essenziale è solcato da una riconoscenza. E una tale ri-conoscenza si realizza attraverso la capacità espressa dal segno inciso, scritto, nella materia che, appunto, è legno. Il legno è insomma la pagina sulla quale Ceccobelli esercita il proprio processo di ri-conoscenza, tramite il quale dilata la dimensione temporale dal remoto al presente, e suppone un destino, ammortizzandovi dunque anche un possibile futuro
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