Marella Arte Contemporanea
Milano
Via Lepontina 8
02 69311460 FAX 02 60730280
WEB
Luca Francesconi
dal 10/1/2007 al 12/2/2007
Da Martedi' a Sabato; 11.00/19.00

Segnalato da

Marella Arte Contemporanea



approfondimenti

Luca Francesconi



 
calendario eventi  :: 




10/1/2007

Luca Francesconi

Marella Arte Contemporanea, Milano

Thanks God I don't feel european. La galleria ospita nei suoi spazi sculture, installazioni e disegni che a vario titolo s’ispirano o si rifanno a tradizioni e culture europee, legate alle varie societa' e tradizioni religiose che compongono la galassia degli ormai 27 membri dell’Unione Europea.


comunicato stampa

Luca Francesconi

Thanks God I don't feel european

Marella Gallery e' lieta di presentare una nuova mostra personale e completamente inedita del giovane artista italiano, Luca Francesconi.

“Grazie a Dio non mi sento europeo, prima ancora di essere un titolo e' una provocante constatazione. La presa d’atto, sottoscritta, dei fallimenti referendari di Francia e Olanda, del totale scollamento che esiste fra dirigenza e popolazione nell’Unione Europea. In questo scenario ho articolato la mostra, preparando una serie di opere rigorosamente inedite che vertono tutte sul tema dell’arte popolare ch’io vedo come contrappasso naturale ed opposizione spontanea ad una cultura europea che si vorrebbe costruita ex novo, senza alcun reale collante storico" Luca Francesconi

La galleria ospitera' nei suoi spazi sculture, installazioni e disegni che a vario titolo s’ispirano o si rifanno a tradizioni e culture europee, legate alle varie societa' e tradizioni religiose che compongono la galassia degli ormai 27 membri dell’Unione Europea.

Opera emblematica della mostra il grande muro nero, analisi questa, legata alla tradizione del muro a secco, elemento di recinzione che accomuna un po’ tutti i paesi europei, dall’Irlanda alla Svizzera, dalla Francia alla Sicilia, dalla Grecia alla Scandinavia. In realta' esso e' ben piu' d’un insieme di mattoni, essendo stato il primo elemento concreto a simboleggiare la proprieta' privata, perno dell’economia di mercato che ha garantito e garantisce la pluralita' e la liberta' dell’uomo e della sua libera iniziativa. Prendere dei sassi, limitare un dato luogo, lavorarlo, farlo diventare spazio del proprio sostentamento e' stato fin dall’antichita' piu' remota gesto spontaneo, vera e propria forma preistorica d’invenzione del concetto di privato ed individuale.

Un’opera dal sapore ludico e curioso: il naso di Pulcinella posto alla sommita' di un’alta e sproporzionata mensola, cosi' ne parla lo stesso artista: “Porre il naso in cima ad una mensola potrebbe sembrar opera bizzarra, ma io l’ho fatto perche' tutti lo guardassero col naso all’insu' e se necessario si mettano a saltare per vederlo. Chi e' il buffone in questo caso?"

Con “Gaga", il bastone nero che fa anche da copertina alla mostra, l’artista rievoca una delle figure tipiche milanesi che ormai quasi piu' nessuno ricorda. Erano soprattutto giovanotti d’una classe borghese ormai compiaciuta della propria ricchezza. Il bastone da passeggio era un oggetto immancabile, esso non serviva a nulla, talmente corto da non poggiar neppure a terra era esclusivamente strumento di vezzo!

Cinque sculture in resina dal titolo “Tauromachia" impongono la loro presenza al visitatore, cinque pezzi uguali e singoli al tempo stesso. Sono innanzitutto forme di chiaro richiamo taurino, sintetizzano la posizione dell’animale in attesa. Questa tradizione che vede nella Corrida spagnola e nella Batailles des Reines franco-romanda e valdostana, la sua piu' attuale manifestazione nasce probabilmente nell’antica Grecia e trova lungo la storia molti esempi mitologici primo fra tutti quello del Minotauro. Scopo di tutta questa pratica e' analizzare il rapporto tra uomo e bestia.

Sulla grande parete a doppia altezza posta al termine di una sala che il visitatore percorre in senso longitudinale compaiono i quattro crocifissi, trasformati e modificati dall’artista che riflette su tutte le svariate componenti della cultura europea, non per ultima quella religiosa. Luca Francesconi descrive cosi' l’opera: “La mia volonta' non e' tanto quella devozionale, ma piuttosto quella di trovare all’interno della molteplicita' della tradizione cristiana uno spazio che sia effettivamente condiviso e sia perno della nostra cultura occidentale. Potrei dire che in realta' quindi, la vera opera in questo senso non sono tanto le croci, ma piuttosto lo spazio interno che creano".

Luca Francesconi, nato a Mantova nel 1979, attualmente vive e lavora a Parigi. L’artista conta esposizioni personali in Italia e in Europa: nel 2006 Umberto di Marino, Napoli; nel 2005 Analix Forever, Ginevra; nel 2003: Play Gallery, Berlino. Partecipazioni in mostre collettive: nel 2006 presso The Mountains School of Arts di Los Angeles; Cristina Guerra Gallery, Lisbona; “Video Report", Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone; Marella Gallery, Beijing . Nel 2005 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e Fiftyone fine arts, Antwerpen. Nel 2004: “Fuori uso", Pescara. Nel 2000: “Tracce di un seminario", Via Farini, Milano..

Luca Francesconi e' stato presente in Biennali di rilievo: Biennale di Tirana nel 2001 e Prague Biennale nel 2005. Tra i progetti speciali che ha seguito, ricordiamo: nel 2004 “Work Art TV", Galleria Civica di Trento, Trento; nel 2000 Fondazione Ratti, Como.

Inaugurazione giovedi' 11 Gennaio, ore 18.00

Marella Arte Contemporanea
Via Lepontina 8 - Milano
Orario: da Martedi' a Sabato; 11.00/19.00
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [45]
Emmanuel Santos
dal 10/3/2009 al 10/4/2009

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede