Nelle opere pittoriche dell'artista romana e' declinata in varie forme la femminilita'. Ora sensuali e voluttuose, ora serene ma enigmatiche, le figure sono essenzialmente create con colori e tonalita' discordanti.
Personale
Prima personale alla Next Art Gallery di Arezzo di Lidia Bachis, giovane artista italiana.
Il 13 gennaio alle h.19,00 la galleria d’arte contemporanea Next Art ospita una mostra personale dell’artista romana Lidia Bachis, giovane artista gia' presente nella collezione di Next Art Gallery.
La mostra prevede un incontro preliminare - cui sara' presente l’Artista - al Caffe' La Torre (C.so Italia 120) alle h.18,00 con i curatori Antonio e Pasquale Macri' e la dott.ssa Matilde Puleo per interrogare le opere delle artiste piu' famose della seconda meta' del XX secolo e rintracciare che tipo di relazione si sia creata tra la femminilita' e l’arte. Esempi illustri che gettino un po’ di luce sull’attuale condizione della donna nell’esperienza artistica contemporanea, resa esplicita dalle protagoniste di questa storia.
In questa recente produzione di Lidia Bachis sara' visibile in galleria proprio un’altra declinazione della femminilita'. Dipingendo una donna in grado di rendere visibile la leggerezza della propria soggettivita', anche quando sembra protesa a definire l’identita' femminile, la Bachis lavora sulla struttura del corpo, la sua sagoma o plasticita' e la loro relazione con cio' che lo accoglie e lo contiene. Stando su questo terreno solido costituito da sicurezze materiali, Bachis varia il tema della donna, ne amplia la portata relazionandola con l’ambiente chiuso o con la natura, registrando soluzioni diverse.
Ora sensuali e voluttuose, ora serene ma enigmatiche, le figure sono essenzialmente colore e tonalita' discordanti ma mai stonate o corrosive. La loro identita' si fonde e si dissolve con il resto, senza rigide prese di posizioni o forzature. La superficie segnata dall’immagine ora e' marchiata dal pennello in maniera sicura, ora e' cangiante ed incerta, quasi a voler rappresentare una sconosciuta dimensione di profondita': i volti perdono sostanza o si lasciano abbagliare dalla luce e la strutturazione dello spazio, anche se offre loro un sostegno fisico non impedisce che l’incorporeita' sposti l’elemento erotico dal corpo all’ornamento.
Grande attenzione e cura e' infatti rivolta al chiuso della propria ornamentazione, al placido richiamo di tutto cio' che e' in grado di eludere la richiesta, tergiversare o confondere. Quindi alla soddisfazione di poter essere totalmente e coraggiosamente contraddittoria.
Catalogo in galleria, con testi di Duccio Trombadori e Pasquale Macri'
Inaugurazione Sabato 13 gennaio 2007 dalle ore 18,00
Next art gallery
Via della Bicchieraia 20 - Arezzo
Orari galleria: dal martedi' alla domenica dalle ore 16.30 alle 19,30. Sabato anche al mattino (10.30 - 12.30), le altre mattine su appuntamento.
Ingresso libero