Pat de durmi. Il titolo e' una frase, composta da tre parole, che lui ricorda di aver letto su di una panchina a Gambettola. Nelle sue sculture l'artista fa della ceramica, unita al ferro, il suo mezzo d'espressione.
Pat de durmi
a cura di Marisa Zattini
Mattia Vernocchi, giovane artista romagnolo ha fatto della ceramica, unita al ferro, un mezzo di espressione estremamente affascinante e attuale. Pat de durmi, come spiega Marisa Zattini, curatrice della
mostra, "e' l’enigmatico titolo che Mattia Vernocchi ha voluto dare a questa sua
personale: e' una frase, composta da tre parole, che lui ricorda di aver letto su di
una panchina a Gambettola, tanti anni fa. Il significato non e' determinante, ma lo
e' il suono rotondo e avvolgente, lo sono le singole lettere che insieme compongono
le parole di questa breve frase che sfugge al significato convenzionale di una lingua
a noi nota. Non sappiamo a quale gioco delle convenzioni si sottraggano, ma
poco importa... Perche' la ragione e' soppiantata da una lettura a un diverso livello
emotivo". Un suggestivo titolo dunque, che e' anche il riflesso della sensibilita'
dell’artista che osserva e interpreta il mondo intorno a se' tramite complesse “sculture"
di ceramica e ferro, "cio' che conta e' questa partitura di micro-collere della materia,
di suo ruggito e rigurgito, la rutilante orchestra di rito industriale. Musica trionfale,
di clamor artis e insieme di espiazione - strepito del ferro e del mattone [...] Per
Vernocchi non si tratta di assegnare un senso alla lacerazione, di decifrarla o
illustrarla [...] ma di scarcerare, di liberare davanti ai nostri occhi la lacerazione
in atto" (Roberta Bertozzi).
Mattia Vernocchi e' nato a Cesena il 22 ottobre 1980. Vive e lavora a Gambettola. Ha
partecipato a numerose collettive tra cui, nel 2006, l’European Ceramic Context al Bornholms
Kunstmuseum (Danimarca) dove e' risultato vincitore del 1' Premio Internazionale. Tra le
mostre piu' recenti segnaliamo la personale del 2004, Infrareticolare, Galleria Arte Raku
di Faenza e Dovadola e i giovani Cesenati (2006) all’Oratorio di Sant’Antonio di Dovadola
(FC).
Inaugurazione: 20 gennaio 2007
Palazzo del Ridotto
piazza Almerici - Cesena
Ingresso: gratuito
Orario: 9,30 -12,30 / 16,30 -19,30 - Chiuso il lunedi'