Il paesaggio mobile del nuovo design italiano. In mostra opere di 49 progettisti che hanno lavorato sul design di prodotto, 24 sulla grafica, 24 su oggetti legati al corpo come i gioielli, borse e accessori, 12 sulla ricerca, 8 sul food design, 7 sull’interior design. Gli autori sono stati selezionati da un comitato presieduto da Andrea Branzi, in un censimento lanciato lo scorso aprile.
Il paesaggio mobile del nuovo design italiano
La mostra presenta i risultati del censimento The New Italian Design lanciato dalla Triennale di Milano in aprile 2006. Circa 600 progettisti sono confluiti nella banca dati dei quali 140 su segnalazione, mentre i restanti per autocandidatura. Tra questi il comitato di selezione presieduto da Andrea Branzi - Silvana Annicchiarico, Alba Cappellieri, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Carmelo Di Bartolo, Anna Gili, Cristina Morozzi, Stefano Maffei, Mario Piazza - ha scelto 124 designer cosi' composti: 27 donne, 66 uomini, 31 gruppi.
La mostra Il paesaggio mobile del nuovo design italiano presenta i risultati di questa selezione. Si tratta di 49 progettisti che hanno lavorato sul design di prodotto, 24 sulla grafica, 24 su oggetti legati al corpo come i gioielli, borse e accessori, 12 sulla ricerca, 8 sul food design, 7 sull’interior design.
Il censimento prima e la mostra poi hanno permesso di effettuare una ricognizione sullo stato dell’arte del design attuale attraverso l’analisi del nuovo design italiano come fenomeno con caratteristiche proprie e autonome rispetto alla grande tradizione dei maestri del design italiano. Un design che si lega indissolubilmente ai cambiamenti economici, politici, tecnologici e motivazionali del nuovo secolo.
La mostra Il paesaggio mobile del nuovo design italiano nasce con l’intento di evitare di applicare categorie analitiche valide per il design del Novecento a questi nuovi scenari.
Per questo si e' scelto di coinvolgere advisor, aziende, istituzioni, i Maestri, i ricercatori, le scuole, le universita', i centri di formazione e infine, attraverso il metodo dell’autocandidatura, i designer stessi.
Quello che ne emerge e' un panorama che vede i giovani designer creare processi piu' che prodotti.
Non si tratta di eredi dei Maestri che realizzavano prodotti compiuti, funzionali e definitivi, i designer non rispondono a richieste industriali precise, ma si tratta di una attivita' spontanea, finalizzata ad affermare la propria capacita' di creare l’originale e il diverso, sia come prodotto che come impresa, servizio, informazione.
La ricerca iniziata con il censimento non si esaurisce con la mostra Il paesaggio mobile del nuovo design italiano alla Triennale di Milano, ma e' confluita in una vera e propria banca dati a disposizione della Triennale e di tutte le imprese, le istituzioni e piu' in generale di tutto il sistema design che continuera' a vivere e a essere alimentata.
Immagine: Seed, collezione Studies, design Diego Grandi, 2005, Lea Ceramiche, gres porcellanato e polvere di vetro.
Inaugurazione: 19 gennaio 2007
Triennale
Viale Emilio Alemagna, 6 - Milano
Orario: 10.30-20.30, chiuso il lunedi'