Dentro. Tasselli autobiografici collocabili in un tempo passato, che si rivelano in realta' narrativa di due capitoli di vita che corrono paralleli: la morte del padre e la ricerca dell' io di una figlia. In mostra una serie di fotografie.
Dentro
A cura di Trois Studio
E' nella frazione di un secondo che la fotografa gloria vatteroni trova la ragione di un lavoro lungo , complesso e tormentato.
Nell'istante che trascorre dal controllo sull'utilizzo di un pulsante per eseguire un autoscatto e il momento nel quale l'autoscatto avviene.
Solo al momento della stampa fotografica lei trovera' cio' che cerca : il proprio se'.
Dentro significa questo.
E' nello spaesamento di una frazione di secondo e nel quale la fotografa si consegna alle sue emozioni, che finalmente appare un' iniziale traccia che verra' utilizzata nella ricerca di un' identita' che fatica a dichiararsi.
La macchina fotografica dunque come strumento espressivo e terapeutico.
Tasselli autobiografici in apparenza collocabili in un tempo passato prossimo, che si rivelano in realta' narrativa di due capitoli di vita che corrono paralleli : la morte del padre e la ricerca dell' io di una figlia.
Il tema della maschera e del mascheramento per occultare la verita':
Il diurno dell' autore che accompagna con la maschera il passaggio e la preparazione del padre alla morte .
Il notturno dove il soggetto documenta lo svestimento di questa stessa maschera e la necessita' di iniziare un percorso di verita', accessibile unicamente attraverso l'esercizio dello specchiarsi attraverso un testimone neutrale ed indifferente: l' apparrecchio fotografico.
L'esercizio si compie in un atto di nudita'. Si intravede una circolarita' nella sequenza narrativa : non esiste un prima e un dopo, non avviene risoluzione.
L'autore documenta il suo io svestito ed incensurato con spietatezza per arrivare a compiere l'atto finale della sua rivelazione: la resa al pubblico.
(s.b.v.)
Gloria Vatteroni, Milano 1965.
Vive e lavora a Roma ma quando puo' scappa in campagna. Lavora in un archivio fotografico storico. Utilizza il digitale ma continua a preferire il negativo B/N e dagli inizi si e' occupata di ritratto e ricerca sul mosso. Questa e' la terza mostra ma la prima riguardante la sua ricerca personale. Ha pubblicato "Giove, un paese dell'Umbria" per il comune di Giove, "Tempo scaduto"poesie di M. Mariani foto G. Vatteroni, "Un secolo di moda-creazione e miti del xx secolo" catalogo sulla moda dagli anni 20 ad oggi. Creativitalia, Federico Motta Editore
Trois Studio nasce nel 2003 dalle diverse esperienze professionali e
artistiche di Severine Queyras e Cristina Paternuosto.
Severine Queyras fotografa francese vive e lavora a Roma, si occupa di
reportage e moda. Cristina Paternuosto designer e producer.
Inaugurazione: giovedi' 25 gennaio 2007 ore 18.30
Flash Studio
via dei Sabelli 215 - Roma
Orari: dalle 18 alle 21