L'Associazione Culturale Valentina Moncada ha inaugurato il 28 maggio la prima personale italiana di James Turrell (Los Angeles 1943), uno dei piu' significativi artisti statunitensi che presenta i suoi lavori in Italia dopo aver esposto nei piu' importanti musei del mondo dal Whitney Museum di New York al MOCA di Los Angeles, fino alla Art Tower Mito in Giappone, paese nel quale sta attualmente realizzando un tempio di luce in collaborazione con il celebre architetto Tadao Ando.
Prima personale in Italia del grande artista americano.
L'Associazione Culturale Valentina Moncada ha inaugurato il 28 maggio la prima personale italiana di James Turrell (Los Angeles 1943), uno dei più significativi artisti statunitensi che presenta i suoi lavori in Italia dopo aver esposto nei più importanti musei del mondo dal Whitney Museum di New York al MOCA di Los Angeles, fino alla Art Tower Mito in Giappone, paese nel quale sta attualmente realizzando un tempio di luce in collaborazione con il celebre architetto Tadao Ando.
Turrell è conosciuto per le sue "sculture di luce", che si presentano come ambientazioni particolarmente suggestive. Fin dalla seconda metà degli anni '60 l'artista sperimenta la densità delle proiezioni di luce alle quali conferisce il volume di sculture tridimensionali, grazie alle particolari condizioni di buio costruite attorno.
Gli spazi realizzati dall'artista sono costruiti attraverso l'amalgama sensuale di luce e colore in cui vuoto e pieno si confondono e lo spettatore perde gradualmente i propri punti di riferimento. La luce produce lo scambio tra aria e materia, sogno e realtà , ombra e corpo. L'unica opera realizzata da Turrell in Italia si trova a Varese nella Collezione Panza di Biumo dal 1974: si tratta di uno Skyspace costituito da una suggestiva apertura nel soffitto di una stanza, che inquadra il cielo e lo trasforma in materia pittorica. Mai nessuna altra occasione è stata offerta all'artista nel nostro paese fino a questa iniziativa di Valentina Moncada.
A Roma Turrell costruirà nella galleria due ambientazioni in cui la luce è protagonista assoluta. In Tollin, Red una proiezione realizzerà una scultura luminosa nell'angolo di una sala buia, producendo l'effetto ottico caratteristico delle opere dell'artista. Tollin, Red fa parte della tipologia di lavori chiamati dall'artista Projection Pieces, che consistono in proiezioni di luce sulla superficie di un muro ottenute con una lampada alogena al quarzo leggermente modificata. Questi lavori hanno una chiara qualità scultorea e sembrano oggettivare e rendere fisicamente presente la luce. Un secondo ambiente ospiterà Mongo, The Planet in cui la luce riflessa dentro una stanza attraverso uno schermo televisivo produrrà sul muro l'illusione di un quadro, di un monocromo luminoso. Mongo, The Planet è riconducibile a una serie di lavori chiamati Space Division Constructions, allestiti dall'artista per la prima volta nel 1976. Queste opere si osservano guardando da uno spazio illuminato verso uno spazio pieno di luce indiretta, e da lontano la zona di contatto tra i due spazi sembra una superficie, un rettangolo dipinto sul muro che possiede una materialità molto densa.
Come molti altri lavori di Turrell, sono sensibili alla posizione dell'osservatore e tendono a dissolversi quanto più ci si avvicina. La forza della presenza fisica e della tangibilità dello spazio inondato di luce e il senso mutevole della sua esistenza lo rendono simile a un sogno che coesiste con lo stato di veglia.
La mostra sarà inoltre l'occasione per ammirare per la prima volta in Italia le immagini del grande progetto in fase di realizzazione sul Roden Crater , il cratere di un vulcano spento in Arizona dove l'artista, dal 1977 sta realizzando la più grande ambientazione di luce del mondo. Acquistato grazie al contributo della Dia Foundation di New York il Roden Crater è lungo più di 3.500 miglia quadrate e costituisce oggi il progetto più ambizioso di James Turrell, sostenuto nell'impresa anche dalla Fondazione Guggenheim.
A lavoro ultimato, sotto il vulcano correrà una rete di gallerie e sale di proporzioni enormi, dalle quali i visitatori potranno osservare il cielo sia di giorno che di notte guidati dalla luce del sole e della luna. A Roma saranno esposte una serie di fotografie del Roden Crater, paesaggio di grande suggestione nel cuore dell'Arizona.
Orari di apertura: dal lun al ven dalle 16,00 alle 20,00
Valentina Moncada, Via Margutta 54, Roma, Tel. 06 3207956 Fax. 06 3208209
Ufficio Stampa: Rosanna Tripaldi Tel. 06. 3207956 - 0338. 1965487 Fax. 06 3208209