Bocca di Dama
Roma
Via dei Marsi, 4
06 44341154
WEB
La Vetrina di Sten, Lex e Lucamaleonte
dal 18/1/2007 al 17/3/2007
Dal martedi' al sabato dalle 11 alle 19

Segnalato da

Ilaria Marotta



approfondimenti

Ilaria Marotta



 
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18/1/2007

La Vetrina di Sten, Lex e Lucamaleonte

Bocca di Dama, Roma

Il progetto vede i tre Street Artists affrontare la duplice sfida di uno spazio interno e di un intervento a tre mani. Il senso di "disagio" nei confronti di un ambiente chiuso, porta l'intervento a "bucare" la parete e ad aprire una vera e propria finestra, da cui l'osservatore piu' che osservare, viene osservato.


comunicato stampa

Primo Progetto vincitore del concorso "Opere Murarie"

L'associazione nomade Moving Gallery, festeggia il secondo anno di vita con il suo primo progetto stanziale, presentando all'interno dello spazio bdd / Bocca di Dama di San Lorenzo, a Roma, il primo dei due progetti vincitori del concorso per curatori under 35, OPERE MURARIE. L'attivita' itinerante della Moving Gallery, volta alla produzione, diffusione e promozione dell'attivita' di giovani artisti e alla sperimentazione di progetti espositivi fuori dai normali contesti dell'arte, si apre cosi' ad un confronto con le giovani leve della curatela italiana ed internazionale. Tra i molti progetti giunti dall'Italia e dall'estero, “La Vetrina" di Sten Lex e Lucamaleonte, rappresenta il primo dei due interventi site-specific che dovranno confrontarsi con il muro portante dello spazio bdd, un laboratorio di cucina artiginale e luogo in divenire, aperto a contaminazioni artistiche e culturali.

Il progetto “La Vetrina" presentato dalla giovane curatrice romana sybin - alla sua prima firma - vedra' i tre Street Artist noti nel panorama romano, affrontare la duplice sfida di uno spazio interno e di un unico intervento a tre mani. Il senso di “disagio" nei confronti di un ambiente chiuso, portera' l'intervento a “bucare" la parete e ad aprire una vera e propria finestra, da cui l'osservatore piu' che osservare, viene osservato. L'opera, come avviene ai milioni di graffiti in giro per il mondo, che ogni giorno, a inchiostro ancora umido, non mancano di esser ricoperti da nuove sperimentazioni, tra due mesi lascera' il posto al secondo progetto vincitore del concorso. Per ogni intervento e' prevista una piccola pubblicazione a fascicoli, con un testo dei curatori.

sybin e' la tag con cui - coerenemente agli artisti presentati - Susanna Bianchini (Roma, 1978) ha voluto firmare il suo primo progetto curatoriale. Storica dell'arte, collaboratrice del portale teknemedia, si e' specializzata con una tesi sull'artista inglese Rachel Whiteread, condotta presso la Gagosian Gallery di Londra. Ha lavorato per il Museo di ARCOS a Benevento e collabora attualmente con la galleria V.M.21 di Roma (Patrick Mimran)

Un muro all'interno di uno spazio rappresenta una sfida importante per qualsiasi artista: le grandi dimensioni, le misure definite, il soggetto da proporre… se poi gli artisti che lo affrontano vengono “dalla strada", ovvero sono abituati a ritagliarsi velocemente spazi illegali in giro per la citta', la sfida diventa ancora piu' appassionante. Sten, Lex e Lucamaleonte sono tre personaggi dalla storia misteriosa - inventata e parafrasata - nascosti dietro nomi d'arte ed esistenti solo grazie ai loro stencil, interventi che compaiono come fulmini a ciel sereno sui muri cittadini - in cui l'immagine ritagliata in negativo e completa di ogni dettaglio, viene impressa sul muro velocemente, con la bomboletta spray - e che, per la legge di tutto il mondo, rappresentano reato di vandalismo. Tre giovani artisti di talento, che hanno trovato il loro personalissimo modo di esprimersi, in bilico tra provocazione e rivendicazione, tra l'illegale appropriazione di spazi pubblici e la leggittima volonta' dell'arte di avere spazi in cui poter esprimere illimitatamente la propria liberta' creativa. La legge prevede oggi duri provvedimenti per chi imbratta la proprieta' pubblica e non stupisce che Sten Lex e Lucamaleonte preferiscano mantenere il proprio anonimato. Dopotutto, un famoso detto recita: “la tua liberta' finisce quando comincia quella altrui" ed e' proprio su questo sottile confine che si colloca l'operato della Street Art.

Perche' chiamarla arte, si chiede qualcuno. Perche' e' liberta' espressiva, e' necessita' di creare, e' sperimentazione e motivo di aggregazione, e' rendere la citta' scenario di storie insolite, e' combattere l'opprimente presenza dei media che ci domina con gli advertisement spaces, ripagandoli con la stessa moneta: obbligare la gente ad interrompere la routine e, quindi, tornare ad osservare. Fuori o dentro, improvvisata o mediata, la Street Art resta libera. Anche di entrare in spazi privati in tutta legalita', sicurezza e licenza e dunque, per tornare al nostro muro, di accettare la sifda del concorso senza alcuna contraddizione. D'altro canto se e' vero che la Street Art si trova a disagio negli ambienti chiusi, questa e' forse la ragione per cui l'immagine de La Vetrina sente la necessita' di “bucare" la parete e di aprire una “finestra" per far si' che l'osservatore venga a sua volta osservato.

La Vetrina si pone quindi come intervento assolutamente contestualizzato e ragionato per lo spazio: un duplice omaggio sia all'arte dolciaria, che non manca mai di stupire soprattutto se guardata attraverso gli occhi innocenti e non condizionati del bambino; sia al quartiere di San Lorenzo, sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e sempre caratterizzato da uno spirito di ripresa, di creativita', innovazione e mescolanza tra antico e moderno. Inoltre, attraverso quest'opera, Sten, Lex e Lucamaleonte riescono a mantenere la propria identita' di Street Artist: La Vetrina sara' in loco solo per due mesi quindi verra' cancellata, per lasciare posto ad altro, come avviene per i milioni di graffiti in giro per il mondo che, a inchiostro ancora umido, non mancano di esser ricoperti da nuove sperimentazioni. Il carattere di temporaneita', dunque, non abbandona mai la Street Art, profondamente figlia del suo tempo: come tutto il genere umano, e' infatti destinata a transitare e poi sparire, cercando di lasciare un'impronta, un segno nel corso della sua breve esistenza. (estratto dal testo del curatore in catalogo)

Ideazione e produzione: Moving Gallery

Progetto a cura di: Ilaria Marotta

Organizzazione: Memi Crimi e Maria Jose' Mora

Inaugurazione: venerdi' 19 gennaio dalle ore 19,00

Moving Gallery c/o Bocca di Dama
Via dei Marsi 2-4-6 (San Lorenzo) - Roma
Orari di apertura: dal martedi' al sabato dalle 11,00 alle 19,00 (informazioni sugli orari: 06- 44341154)

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