Con "Ritratto di un amico", Video, 45 min., b/n., col., Cesare Viel tenta un "difficile avvicinamento a un gorgo buio presente in ognuno di noi." (Gabi Scardi).
Ritratto di un amico
Nel 1999 Cesare Viel progettò la reading-performance "Ritratto di un amico",
consistente nella lettura di alcuni brani di un testo di Natalia Ginzburg
dedicati al suo personale ricordo di Cesare Pavese. La lettura avrebbe dovuto
avvenire nella stessa stanza dell'hotel torinese dove lo scrittore si era tolto
la vita, nell'agosto del 1950. La performance non ebbe luogo, a causa di una
polemica nell'ambito della quale l'artista fu addirittura accusato di essere un
"vampiro abusivo", e in seguito alla quale la direzione dell'Hotel Roma ritirò
la disponibilità della stanza. La vicenda suscitò una reazione a catena sulla
stampa nazionale.
A un anno di distanza dal progetto, Cesare Viel ha realizzato, insieme al
regista Gianfranco Barberi, un film dallo stesso titolo che racconta -con le
parole di Viel, "la preparazione della performance, la particolare esperienza
della permanenza nella stanza 346 dell'Hotel Roma, il camminare e il perdersi
per la città in alcune strade e lungo il Po alla ricerca di una Torino cara a
Pavese e oggi non più esistente, infine l'avventura, personalmente vissuta e
subita, della improvvisa e inaspettata censura nei confronti della performance
progettata".
Come mai quello che avrebbe dovuto essere inteso come l'omaggio ad una figura di
riferimento, ha suscitato invece un tale disorientamento, tante spaventate
resistenze, tante aggressive reazioni ? Che questo abbia a che fare con la
sempre più radicale emarginazione della morte nella società moderna, con la
difficoltà di problematizzarne l'idea, di conciliarsi con essa, sinanche con la
sua rappresentazione?
Con questo film Cesare Viel tenta un "difficile avvicinamento a un gorgo buio
presente in ognuno di noi."
testo di Gabi Scardi
Cesare Viel
"Ritratto di un amico", 2000
Video, 45 min., b/n., col.
Sabato 2 giugno 2001 ore 18,30
Galleria Estro
Via San Prosdocimo 30
35139 Padova Italia
Tel e fax 0498 725 487