Il giorno 6 aprile , alle ore 18 si inaugurerà presso la sede espositiva di San Barnaba Alla faccia dell'arte, fotografie di Graziano Arici. La mostra, nata da un'idea di Adriano Donaggio, si inserisce nel ciclo di appuntamenti espositivi che la Bevilacqua La Masa intende dedicare alla comunicazione visiva e, in questo caso, al linguaggio fotografico, strumento di indagine e di lettura della realtà che, al tempo stesso, interpreta e documenta.
Il giorno 6 aprile , alle ore 18 si inaugurerà presso la sede espositiva di
San Barnaba Alla faccia dell'arte, fotografie di Graziano Arici. La mostra,
nata da un'idea di Adriano Donaggio, si inserisce nel ciclo di appuntamenti
espositivi che la Bevilacqua La Masa intende dedicare alla comunicazione
visiva e, in questo caso, al linguaggio fotografico, strumento di indagine e
di lettura della realtà che, al tempo stesso, interpreta e documenta.
Graziano Arici opera da molti anni a Venezia seguendone gli avvenimenti
culturali, con un proprio modo di fare fotografia che ha spesso ricevuto il
riconoscimento di importanti riviste nazionali ed internazionali. Arici ha
una sensibilità del tutto particolare per la vita dell'artista, per il suo
lavoro, il modo in cui questi cura l'allestimento delle proprie opere. Per
Arici la fotografia non è mai l'ossessione dello scatto frenetico: nasce
piuttosto dall'osservazione, dal bisogno di capire personalità complesse,
varie, insolite, creative, originalmente produttive. Non c'è mai la ricerca
della posa stravagante, scomposta imbarazzante. Non è questo quello che vuole.
Cerca piuttosto do cogliere, accanto ai momenti di tensione creativa, le
soste, i momenti di esitazione, le pause di riflessione, la naturale curiositÃ
che l'artista prova per il mondo esterno. In qualche modo, le sue foto nascono
da una convivenza con l'esperienza dell'artista, dall'esigenza di documentare
la complessità della vita e della personalità che si traduce poi nell'opera
che poi noi vediamo in mostra. Arici segue da molti anni la preparazione delle
Biennali di arti visive, le sue inaugurazioni, i momenti di fatica e di
felicità . Il suo archivio è davvero straordinario, un pezzo di storia della
città e del suo rapporto con l'arte contemporanea. Questa mostra è una
testimonianza della sua frequentazione di questo mondo, ma anche una
documentazione del lavoro e della personalità dei maggiori artisti della nostra epoca. Sono qui esposte opere di Kiefer, Kounellis,
Balthus, Barney, Gordon, Viola, Rauschenberg, Jasper Johns, Beuys, Clemente,
Kaprow, Paul McCarthy, Charles Ray, Tapies, Twombly, Bob Wilson.
L'itinerario che si snoda nelle sale della sede istituzionale della Bevilacqua
La Masa, ove verranno esposte circa 250 stampe stampate direttamente da file
digitale, in gran parte a colori, che documentano e ci riportano a momenti e
personaggi della cultura artistica degli ultimi 20 anni con particolare
attenzione a Jim Dine, Giuseppe Santomaso e Keith Haring. Al momento
dell'immagine, quasi un ritratto che accoglie il visitatore, giocato sala per
sala in chiave diversa si affianca un momento video che grazie alla presenza
di due postazioni computer consentirà di vedere Il luogo degli Artisti un
video, rielaborato in CD-Rom, costituito da 450 immagini relative al montaggio
della Biennale del 1988, con musica del compositore contemporaneo Claudio
Ambrosini.
La mostra sarà visitabile nella sede della Fondazione Bevilacqua La Masa a San
Barnaba DAL 6 al 28 aprile 2000 tutti i giorni dalle ore 14.00 alle ore 19.30
escluso il Martedi.
Per maggiori informazioni Fondazione Bevilacqua La Masa, Dorsoduro 2826 30123
Venezia tel. 041/5207797 - 041/5208879 fax 5208955.