r - Evolutionary Slime. In mostra una serie di opere ad olio di matrice surrealista ed una seconda serie di opere che seguono il percorso di definizioni dei simboli pittorici, degli aspetti cromatici, fino alla produzione della partitura pittorica.
r - Evolutionary Slime
a cura di Luigina Rossi
E siamo alle prese con una nuova avventura, con un sentire dichiarato, prorompente
negli intenti, disincantato nel processo, razionale nel rigore, consapevolmente
consapevole, immagine visiva dell'io, dell' "essere" e del "sentirsi" al centro
dell'universo, messo in atto nella ricerca di Attilio Geva.
Dobbiamo tutto ad un nuovo incontro nato dal caso, da un "caso" di matrice
squisitamente surrealista che ha dato luogo all'incontro di sinergie; emozioni,
istintivita', che si sono sprigionate nell'attimo in cui l'occhio mai pago del
gallerista ha improvvisamente incrociato questo tipo di processo artistico.
L'artista antepone al fare dell'opera una profonda analisi degli scritti storici
della letteratura artistica; scavare, curiosare, annotare pensieri corrisponde per
lui ad una causa - effetto di natura inconscia che non riesce ad evitare e che
accresce in modo evidente la sua alta considerazione di se' e del suo protendere
verso la comunicazione dell'arte.
Attilio Geva, che controlla ogni attimo ed ogni elemento del processo artistico
attraverso gli atti di scomposizione e ricomposizione interni all'opera, e' un nuovo
astro del surrealismo, e la sua ricerca e' scandita dalla determinazione dei criteri
che adotta; egli stesso infatti dichiara che l'arte "e' un processo, un insieme
ordinato di attivita', si svolge nel tempo e segue un metodo nello svolgimento,
trasforma la materia". E considerando che l'arte e' connaturata al processo, e non
alla materia o agli strumenti, va detto che in certi artisti porta all'unificazione
di tutte le arti.
Attilio Geva infatti e' l'ideatore del metodo Step on K la performance in cui il
linguaggio pittorico, inteso principalmente come processo di composizione, si e'
basato sulla esplicitazione dei criteri di ordine matematico atti ad "ordinare"
anche le esecuzioni musicali; nella percezione di quest'artista il fare arte si
confronta con il metodo musicale ricco di certezze perche' scevro di segreti, al
contrario di quello che si puo' dire della composizione pittorica che per molti versi
e' ancora nel lembo dell'irrazionale e dell'indefinito.
Sono presenti in mostra due tipi di indagini artistiche: una serie di opere ad olio,
suggestive nelle loro grandi dimensioni, di matrice spiccatamente surrealista ed una
seconda serie di opere - stendardo che non solo si ricollegano alle teorie
astrattiste di Kandinsky ma che seguono il percorso di definizioni dei simboli
pittorici, degli aspetti cromatici, fino alla produzione della partitura pittorica.
Cosi' mentre le opere ispirate agli insegnamenti di Breto'n continuano a fondarsi su
un "grado di realta' superiore, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato
del pensiero", con l'intento di sostituirsi ad una realta' sempre piu' drammatica,
velata di malinconia, con la presenza di bambini in vari atteggiamenti, ora curiosi,
ora spaventati, ora protagonisti spontanei della composizione pittorica e
caratterizzate dalle grandi, enormi dimensioni, con didascalie dai titoli a volte
angoscianti, le opere - stendardo piu' vicine al concetto Step on K presentano un
campo pittorico in cui il pittore avanza il diritto di operare purche' si giunga,
attraverso una rilevazione dei simboli grafici "governati" dai multipli e dai
sottomultipli del sette, ad un soggetto potenziale di trasformazione della materia e
del campo stesso.
Galleria Arturarte
via Cassia km 36.300 - Settevene