You, can you recommend your psychiatrist? L'artista presenta una nuova installazione che comprende l'intero corpo del suo ultimo progetto composto da 1001 tra collages, schizzi e pitture. Molte immagini sono composte da fogli scarabocchiati, pagine strappate da riviste, o da vecchie monografie di alcuni grandi pittori del passato, sulle quali in stile telegrafico Renggli ha dipinto o sovrapposto altre immagini. A cura di Noah Stolz.
You, can you recommend your psychiatrist?
a cura di Noah Stolz
L'8 febbraio alle ore 18 Viafarini inaugura la prima mostra personale a
Milano di David Renggli, a cura di Noah Stolz.
Bice Curiger, in occasione dell'esposizione di Fischli & Weiss durante
la Biennale di Venezia del 1995 dedica loro un testo intitolato "Nati di
domenica". L'autrice sostiene che la coppia di artisti svizzeri
appartiene a un'epoca che si e' lasciata alle spalle l'immaginario
dell'era pop, l'idea festosa che "il quotidiano del mondo moderno, per
banale che fosse, potesse avere accesso all'arte" e conclude: "A noi,
nati di giorno feriale, con pulsioni e desideri avventati, non rimane
che subire tutto cio': l'insostenibile leggerezza... dell'affermazione
domenicale". Probabilmente David Renggli e' nato di venerdi', perche' il
suo scorrazzare avanti e indietro, la sua produzione febbrile e
pantagruelica fanno pensare a tutto fuorche' ad una tranquilla giornata
domenicale.
Gli oggetti di David Renggli sono stati modificati, resi innaturali, si
inseriscono in un contesto in modo quasi narrativo, ma si contraddicono
tra loro, esprimendo una vitalita' sovversiva che ci coglie impreparati.
Le composizioni di Renggli sono il frutto di una fusione innaturale di
frammenti di una cultura - quella delle immagini - sradicata ed esplosa,
che non puo' piu' permettersi di rovesciare gli ordini, o non ne ha piu'
l'interesse.
A Viafarini David Renggli presenta una nuova installazione che comprende
l'intero corpo del suo ultimo progetto: "you, can you recommend your
psychiatrist?" composto da 1001 tra collages, schizzi e pitture. Molte
di queste immagini sono composte da fogli scarabocchiati, pagine
strappate da riviste - o da vecchie monografie di alcuni grandi pittori
del passato - sulle quali in stile telegrafico Renggli ha dipinto motivi
astratti o ha sovrapposto altre immagini. Lo stesso accade con alcune
riproduzioni di suoi lavori alle quali vengono cambiati i connotati.
Ogni cosa rappresentata, ogni immagine trovata viene quindi fatta
passare attraverso il filtro disgregante di questa azione titanica che,
nel suo insieme, ritrae fedelmente il selvaggio mondo dell'artista
zurighese.
Questo lavoro presenta un aspetto inedito nell'opera di Renggli, poiche'
affronta di petto la questione del suo debito con il genere pittorico.
Solitamente questo aspetto rimane latente, mentre nelle 1001 immagini
Renggli compone un unico, incontenibile, concetto pittorico; una sorta
di quadro esploso, composto di molte singole unita' che non possiamo
vedere tutte in una volta, ma dobbiamo scoprire una ad una. Lo
spettatore si trovera' investito da un ambiente equivoco, in cui la
funzione stessa dello spazio espositivo e' "disturbata" dalla natura
dell'opera.
Inaugurazione: giovedi' 8 febbraio, ore 18
Viafarini
Via C. Farini 35 - Milano
Orario: dal martedi' al sabato dalle 15 alle 19
Ingresso libero