Institut Francais de Naples
Napoli
via Francesco Crispi, 86
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WEB
Claude Charles Mollard
dal 1/2/2007 al 1/3/2007

Segnalato da

Catherine Colin



approfondimenti

Claude Charles Mollard



 
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1/2/2007

Claude Charles Mollard

Institut Francais de Naples, Napoli

"Ho scoperto il primo "origene" nelle cave antiche di marmo dell’Isola di Paros... D’allora, li vedo dappertutto: gridano, ridono, piangono, prendono in giro, provano dei sentimenti come gli umani..." C. C. Mollard. Esposte una serie di fotografie. Nell'ambito della mostra Pascale Lismonde presentera' i suoi libri "Le gout de Naples", "Le gout de Capri" e "Le gout de Rome".


comunicato stampa

Gli "Origenes"

Il popolo degli “Origenes" si annida ovunque: nelle pietre della strada, nei nodi dei tronchi d’albero, nei cespugli di rovi, nelle lichene delle rocce…. Da milioni di anni guardano in silenzio gli uomini che non li vedono.

Ho scoperto il primo "orige'ne" nelle cave antiche di marmo dell’Isola di Paros, nelle Cicladi, dove i primi scultori fecero spuntare dalla pietra il volto dell’uomo, a meno che non sia sui fianchi del vulcano Stromboli nato dalle nozze fra il fuoco e il mare tra le isole Eolie, o ancora tra le rovine di Pompei o nella natura esuberente del Brasile.... D’allora, li vedo dappertutto : gridano, ridono, piangono, prendono in giro, provano dei sentimenti come gli umani.. "Tutto vive, tutto e' pieno di anime" : Victor Hugo non era lontano dal pensare che Dio si nascondeva negli angoli ed angolini della natura. Uomini, mostri o dei sono arrivati sulla terra molto prima di noi. Uomini, mostri o dei, non sono molto saggi.

Dovrebbero essere piu' saggi di noi poiche' hanno l’esperienza dei piu' remoti tempi del Cambriano. A volte hanno teste di Matusalemme o l’andamento di Belfagor. Ma hanno conservato la freschezza delle origini del mondo, ci ricordano l’identita' dei nostri piu' antichi geni: sono degli "ori-ge'nes", cugini degli Aborigeni dell’Australia, vicini delle popolazioni indigene dell’Amazzonia: i guardiani dello stato di grazia della nostra terra Eden. Come gli uomini, non sono saggi, come gli dei, mostrano il non-saggio.

Gli "Origenes" sono diventati i miei compagni di viaggio, giocano a farmi ridere o a farmi paura. Possono apparire freddi come il marmo, impassibili come il legno. Ma a forza di guardarli dietro il mio obiettivo, ho preso gusto a frequentarli. Forse ho cominciato ad addomesticarli. Ho anche scoperto uno di loro farmi l’occhiolino! Fate come me : aprite l’occhio. Li vedrete, vi guarderanno, vi faranno sognare, vivrete meglio.

Gli "Origenes" mi vedono, dunque io sono. E tu che li stai scoprendo, chi sei?

Claude Mollard e' un personaggio atipico. Alto funzionario, si e' sempre investito nell’azione culturale. Dal 1971 al 1977, con Robert Bordaz, ha lanciato il Centro Pompidou. Consigliere di Jack Lang per la cultura, dal 1981 al 1986, ha creato le varie istituzioni che hanno permesso lo sviluppo delle arti plastiche (DAP, FRAC, CNP, CNAC...). Poi alla Pubblica Istruzione, dal 2000 al 2002, ha lanciato e varato “il piano dei cinque anni per l’educazione artistica e culturale". Imprenditore, ha anche creato il concetto “d’ingegneria culturale" e creato un’agenzia di sviluppo di progetti culturali - A.B.C.D. E’ l’autore di numerosi saggi sulla cultura, particolarmente “Il Quinto Potere - Storia della politica culturale, da Malraux a Lang" Pratica la fotografia dagli anni 1970 ed oggi ha deciso di rendere pubblico il suo lavoro fotografico.

Vernissage venerdi' 2 febbraio, ore 19

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Nell'ambito della mostra gli "Orige'nes" di Claude-Charles Mollard

Pascale Lismonde presentera' i suoi libri "Le gout de Naples", "Le gout de Capri" e "Le gout de Rome"

Pascale Lismonde, giornalista, ha pubblicato diversi libri, fra cui "Les Arts a' l’e'cole" - 2002, (coll. Folio - co-ed. Gallimard-CNDP), un testo sull’artista Frans Krajcberg - 2004, la propria biografia con Claude Mollard, "La traverse'e du feu" (ed. Isthme), “L’Art re'volte' " (coll. Giboule'es, Gallimard Jeunesse). Dopo "Le gout de Naples", "Le gout de Capri et des iles italiennes" e "e Gout de Florence" questa nuova antologia dopo numerose trasmissioni e reportage che ha consacrato all’Italia su France-Culture e France-inter dal 1984 al 2004, cio' che le ha fatto avere l’onoreficenza “Ordine al Merito della Repubblica Italiana".

Pascale Lismonde e L'italia

Una grande storia d’amore. Cosi' comincia il mio rapporto con l’Italia, per la francese d’origine nordica quale sono. Una storia molto singolare, poiche' la potenza creativa di questo amore sfugge al classicismo dei rapporti intrecciati tra due persone- porta ad abbracciare un territorio fra i piu' eterogenei, di una diversita' stupefacente, un concentrato di infinite ricchezze, che fa scoppiettare fieramente le proprie contraddizioni come altrettanti stendardi antagonisti in occasione del “palio" toscano! Affascinante Italia! Ci sono entrata con uno di quei colpi di fulmine radicali che mobilizzano tutto l’essere e trasformano la vita in destino. Qualcosa di essenziale chiede di nascere, trasportandovi con una forza invincibile. Ho vissuto questo colpo di fulmine per una citta', o meglio per due citta', l’una agli antipodi dell’altra, sorte in momenti differenti della mia vita, provocando dei veri terremoti nella mia cronologia personale. Roma mi fu data nella mia adolescenza, splendente, incomparabile, ma lontana - fu il primo choc. Il secondo e' il risultato di una scelta deliberata: il mio lavoro di giornalista mi permetteva di condividere i miei entusiasmi e le mie rivolte, di trasmettere delle conoscenze.

Nell’eta' delle infatuazioni, della mobilitazione intellettuale e sensibile. Fui letteralmente “captata" da Napoli. Napoli, citta'-madre, citta'-mondo, in un’aureola dei vapori sulfurei del Vesuvio, e dal fascino irresistibile di Capri, fu per me quella di tutti gli inizi! Sotto choc, scelsi di realizzarvi il mio primo grande reportage, venti anni fa'. Una vera genesi: partendo dall’Istituto francese, i personaggi faro della cultura napoletana mi hanno condotta verso altre avventure : cosi' affascinata dall’anti-cartesianesimo di Giambattista Vico, ho realizzato la mia prima grande serie di trasmissioni sulla storia delle idee, grazie all’Istituto per gli Studi Filosofici. Altre seguirono, da Epicurio a Benedetto Croce. Poi mi consacrai alla musica, omnipresente a Napoli. Ho immaginato un grande ciclo di trasmissioni che raccontano tutta la storia della musica colta e popolare, partendo dalle villanelle a Gesualdo fino a Murolo e de Simone. E cosi' di seguito. Impossibile citare tutte le scoperte e le centinaia di ore di reportage e di trasmissioni che mi hanno permesso di far conoscere Napoli ed i molteplici aspetti della cultura italiana attraverso le onde di Radio-France.

Non ci si stupira' che Napoli, e poi Capri, siano stati l’oggetto delle mie prime antologie di testi consacrati all’Italia. Si sa che nel 17' secolo e soprattutto nel 18' secolo, in questo grande dispiegamento provocato dalla moda del "Grand tour", tutta l’Europa colta ha percorso la penisola. Roma - Napoli - Firenze - Venezia / Venezia - Milano - Roma Napoli / Napoli - Roma - Bologna - Milano, ecc, ecc …

E sempre, Napoli appare come un vero polo di fascino. Dopo la scoperta di Pompei e l’intervento decisivo di Winckelmann che riiscrive la nostra civilta' in una perspettiva antica, si vede accorrere il divino marchese de Sade, che analizza a fondo la corte dei Borboni con tutta la feroci'a della sua ironia, Alexandre Dumas, soprintendente degli scavi di Pompei che s’infiamma per la causa della Sanfelice, o Stendhal che assedia il Teatro San Carlo per ascoltarvi le opere di Rossini. Piu' tardi verranno Sartre, poi Fernandez o Schifano e tanti altri scrittori stranieri o napoletani, la cui lettura da' deliziosi brividi di piacere o il piacere di entrare in mondi sconosciuti. Li ho dunque rappresentati in "le Gout de Naples" o in "le Gout de Capri et des iles italiennes".

E poiche' l’amore per l’Italia e' inesauribile, e reclama senza tregua nuove prove, in questa stessa serie del "Gout des villes" ho anche composto, nello slancio, un’antologia di testi su Firenze ed ultimamente su Roma. Questi quattro volumi sono ormai come un canto di voci e sensibilita' molteplici, che offrono una forma di opera babelica. Con la speranza di fare verita' sul Paradiso di Dante, con "l’amore che move il sole e l’altre stelle "....

Presentazione: Venerdi' 2 febbraio, ore 19

Institut Francais de Naples
Via F. Crispi, 86 - Napoli

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