Marella Gallery
Beijing
4 Jiuxianqiao Road, Chaoyang Dst
+86 10 64334055
WEB
Goodmorning Babilonia
dal 1/2/2007 al 23/3/2007

Segnalato da

Marella Gallery



 
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1/2/2007

Goodmorning Babilonia

Marella Gallery, Beijing

Quarter relocated in Cina


comunicato stampa

Gli artisti: Carlo Benvenuto, Enzo Cucchi, Flavio Favelli, Marcello Maloberti, Marco Mazzi, Marco Bagnoli, Paolo Chiasera, Paolo Parisi, Robert Pettena, Luca Stoppini, Sabrina Torelli, Sisley Xhafa, Yi Zhou, Yorgos Sapountis

A cura di Sergio Risaliti

QUARTER RELOCATED, vola in Cina portando con sé un pezzo della propria storia. Dopo il lancio torinese, avvenuto in occasione di Artissima, e l’inaugurazione del nuovo spazio espositivo situato nel quartiere di San Salvario.

L’evento-mostra nasce in collaborazione con la Galleria Marella che esporra’ le opere, nella sua sede cinese.

In questa occasione sono stati selezionati un gruppo di artisti con i quali Sergio Risaliti ha collaborato in questi ultimi due anni realizzando, di volta in volta, importanti progetti espositivi. L’intento è quello di offrire anche una visione parziale e diversa dell’arte italiana proponendo un intreccio di generazioni e poetiche assai vario, contemplando anche la ricchezza di informazioni che scaturisce dalla presenza dell’altro, straniero e ospite di passaggio o meno. Come per dire che il paesaggio culturale di una nazione non può che essere locale e globale, internazionale e universale e che i confini politici come quelli culturali non possono che essere permeabili e mobili, in quanto seguono anche il divenire dei segni e le strategie creative degli autori, la loro vita, il loro modo di intendere la storia e la geografia, l’identità e la differenza, il nuovo e l’antico.

Il titolo della mostra GOODMORNINGBABILONIA, evoca un famoso film di Paolo e Vittorio Taviani in cui si racconta la storia di due giovani fratelli toscani che sbarcati in America agli inizi del secolo scorso, si affermano come scenografi negli studios di Hollywood. Il film narra anche l’incontro di due universi: quello del Vecchio Continente, luogo dell’eccellenza della storia e della tradizione incarnata nei due fratelli, e quello americano, animato da un furore generativo che all’inizio del Novecento avanzava velocemente trasformando tutto e tutti in nome del progresso moderno. Ecco che in questo incontro e scontro accade qualcosa di esplosivo e drammatico: la poesia e l’immaginazione dei due giovani fratelli, eredi di una civiltà artistica antica e umanistica, deve fare i conti con la forza motrice della civiltà americana che oramai rappresenta il futuro della storia universale e trasforma ogni cosa, segno o valore, in prodotto di massa e oggetto di consumo adattando la modernità e classicità dell’occidente ai nuovi sistemi di riproduzione tecnica.

Il titolo del film viene riadattato per la mostra di QUARTER RELOCATED e mantiene inalterata quella stessa immaginazione, quella stessa problematicità. Salvo che ci spostiamo nel Terzo millennio, nel nostro tempo, approdando in quella che è la nuova frontiera del mondo globalizzato,. Ieri gli States, oggi la Cina, dove il progresso avanza a velocità folle e la storia passata sembra doversi cancellare in attesa di una sua futuro riscoperta. E oggi come ieri, il confronto-scontro tra due o più civiltà, passa anche attraverso l’arte che è medium straordinario di dialogo e interazione tra popoli e civiltà, tra soggetti e individui, tra realtà e immaginari differenti, drammi e tragedie irrisolte. Buon Giorno Babilonia, sembra sussurrare il poeta appena sbarcato in questa terra del futuro. Risvegliati dal tuo sogno, sembra voler dire. O forse la babilonia non ha confini ne limiti. Ci siamo tutti dentro. Eppure in mezzo a questo spettacolo di civiltà,, confusi ed eccitati, quasi smarriti e disincantati, scopriamo che l’arte pur sempre rappresentando la libera possibilità di fare e creare il nuovo e l’inedito, è ciò che può re-inventare il passato e il presente, tutto quanto è altrimenti costretto al consumo veloce o all’oblio definitivo. Ecco il messaggio sotteso all’evento. Le opere d’arte qui scelte si presentano come sintesi formali di civiltà, storie e culture di ieri e di oggi, individuali e collettive, universali e singolari, immaginazioni possibili di un tempo probabile, qualcosa che ancora deve o può avvenire. Un tempo inedito che è tutto ancora da spendere. Un altro giorno ancora per ricordare chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo

Inaugurazione venerdì 2 febbraio 2007

Marella Gallery Beijing
Sede: 4 Jiuxianqiao Road, Chaoyang Dst, Beijing 100015
Tue.-Sun. 10 a.m - 6 p.m

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