Tele di labirinti, luoghi di smarrimento rappresentanti l'estrema difficolta' del nostro Paese di stare al passo con i Paesi piu' progrediti dell'Europa e del mondo. In mostra una serie di opere pittoriche e grafiche.
Labyrinths and mazes
a cura di Luigi Pagliarini
Dall’11 febbraio al 3 marzo saranno esposti all’Ecoteca di Pescara i nuovi lavori di Colleen Corradi Brannigan, una serie di opere pittoriche e grafiche che rappresentano il soffocamento opprimente dei nostri tempi. Filo conduttore della mostra ''Labyrinths and mazes'' (http://www.cittainvisibili.com/mostre/mazes.htm) sono i labirinti, luoghi di smarrimento rappresentanti l'estrema difficoltà del nostro Paese di stare al passo con i Paesi più progrediti dell'Europa e del mondo.
Un affogamento che rappresenta il pessimismo dell’artista e un acuto disagio riguardo alla situazione politica odierna. Nel labirinto si entra e ci si perde facilmente...si va avanti per un po’, ci si incammina su un percorso e si va a tentativi; spesso bisogna tornare indietro...ci si rende conto dell’errore e si ritenta, o forse si torna indietro per perdersi ancora di più tra le mura, cosi come nel nostro paese spesso il progresso è in realtà regresso. Il labirinto nasconde forse un Minotauro? Chissà...sicuramente l’entrata in un labirinto non porta a vie di uscita, ci si perde nei sotterranei e se si riesce a trovare un modo per uscirne, ci si ritrova in mezzo ad un mare, ancor più soffocante e probabilmente inquietante.
L’oscurità angosciante si oppone all’aerea visione di quei labirinti apparentemente ''sereni'' dove la leggerezza del colore indica una positività che viene meno appena ci si addentra nel labirinto: geometricamente composto, esso è ancor più simbolo di perdita e smarrimento, simbolo del non ritorno e della confusione più totale. Come si può uscire da questo stato di inquietudine? Non c’e’ scampo, vie di uscita non ce ne sono, solo ingressi intrappolanti.
Ecoteca
Via Caboto, 19 Pescara
Orario: dal martedi alla domenica, 18.30 - 2
Ingresso libero