Gabriele Basilico
Bianco-Valente
Loris Cecchini
Marco Cingolani
Armin Linke
Marcello Maloberti
Luca Pancrazzi
Perino & Vele
Sara Rossi
Bernhard Rüdiger
Luca Vitone
Italo Zuffi
Riccardo Caldura
La mostra inaugura ufficialmente le attivita' del Centro Culturale Candiani ed e' un'iniziativa a latere della 49° Biennale d¹Arte. Quindici artisti - artway of thinking, Basilico, Bianco-Valente, Cecchini, Cingolani, Interno Tre, Linke, Maloberti, Pancrazzi, Penso, Perino & Vele, Rossi, Rüdiger, Vitone, Zuffi, sono chiamati a indagare e a proporre la molteplicita' del concetto di TerraFerma. A cura di Riccardo Caldura.
La mostra inaugura ufficialmente le attività del Centro Culturale Candiani
ed è un'iniziativa a latere della 49° Biennale d¹Arte.
Quindici artisti - artway of thinking, Gabriele Basilico, Bianco-Valente,
Loris Cecchini, Marco Cingolani, Interno Tre, Armin Linke, Marcello
Maloberti, Luca Pancrazzi, Michelangelo Penso, Perino & Vele, Sara Rossi,
Bernhard Rüdiger, Luca Vitone, Italo Zuffi, - sono chiamati a indagare e a
proporre la molteplicità del concetto di TerraFerma, attraverso una
novantina di opere, tra foto/videoinstallazioni, fotografie di grande
formato, light-box, sculture, dipinti su tela, video e cd-rom, performance
di relazione e partecipazione con il territorio, alcune esplicitamente
elaborate per l'occasione.
TerraFerma: il titolo richiama l'appellativo più consueto per indicare
l'insediamento urbano e industriale dell'entroterra veneziano. TerraFerma
allora, innanzi tutto nell'accezione comune che indica la città nuova,
l'agglomerato abitativo e industriale privo dei macro-segni
architettonico-urbanistici che caratterizzano l'identità della cittÃ
storica; luogo come molti altri del mondo occidentale, contraddistinti
dall'anonimia funzionale, dalle grandi arterie di traffico, dai centri
commerciali.
Terra dunque che si vorrebbe 'ferma', ma invece soggetta alle modificazioni
strutturali della società , alla sua condizione fluida anche nelle componenti
civili e culturali.
La TerraFerma si rivela un' identità problematica da individuare: che
caratteristiche dovrà infatti avere il luogo per poter essere identificato;
come sarà il luogo in cui stare, riconoscersi e ritrovarsi, il luogo 'fermo'
entro una società che si modifica velocemente e in una struttura urbana che
segue queste modificazioni?
Alla ricognizione delle arti contemporanee viene lasciato il compito di
indagare la polivocità del concetto di TerraFerma. Si privilegiano ricerche
artistiche italiane attuali, perché è probabilmente una società di
grandissima tradizione culturale come la nostra a doversi interrogare con
maggior intensità intorno al senso e all'eventuale riconoscibilità di una
'terra' su cui stare.
A cura di Riccardo Caldura, allestimento di Daniela Ferretti.
Oorganizzata dal Comune di Venezia, Direzione Centrale Beni e AttivitÃ
Culturali/Cultura e Spettacolo.
Il catalogo, edito da Charta, è curato da Riccardo Caldura, con saggi dello
stesso Caldura, di Renato Bocchi, Marco Belpoliti, Roberto Ferrucci, Elio
Grazioli, Franco La Cecla e quindici testi d¹artista.
Orario 10/22 (biglietteria 10/21), chiuso lunedì
Biglietti: intero L. 8000; ridotto L.5000
Nel contesto della mostra si inserisce l¹incontro
LA CITTÀ POTENZIALMENTE NUOVA sguardi e idee sulla Mestre del futuro
che il Centro Candiani ospiterà venerdì 22 giugno alle 16, nella sala
conferenze al quarto piano.
Coordinato da Renzo Franzin, prevede, dopo il saluto delle Autorità ,
interventi di Riccardo Caldura, Massimo Cacciari, Giovanni Caprioglio,
Roberto Ferrucci, Domenico Luciani, Daniela Moderini, Giorgia Pollastri,
Chiara Puppini, Eugenio Turri, Laura Zampieri; conclusioni di Gianfranco
Bettin.
Info +39 041 958100
Centro Culturale Candiani
piazzale Candiani 7
30174 Mestre (Venezia)