L'artista presenta una scultura che produce una forma tridimensionale a partire dalla combinazione degli effetti di luce e della nebbia presente nello spazio espositivo. Sono inoltre esposte delle proiezioni "dicroiche" e la scultura Tropical Paradise. Sua intenzione e' rendere fluida la percezione della materia o dell'architettura, utilizzando la luce come elemento perturbatore.
Personale
Ann Veronica Janssens nasce nel 1956 a Folkestone in Inghilterra.
Vive e lavora in Belgio. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel
1999 nel Padiglione belga con la sua installazione Horror Vacui. Si
sono svolte sue mostre personali nel 2005 a The Institute Berlin of
the Physikalisch-Technische Bundesanstalt, a Berlino; nel 2003 al
Openluchtmuseum voor Beeldhouwkunst, Middelheim di Anversa, e al
Musée d’Orsay a Parigi; nel 2002 alla Ikon Gallery di Birmingham,
alla Terrasse du Centre International pour l’architecture, la ville
et le paysage di Bruxelles; nel 2001 , alla Neue Nationale Galerie,
a Berlino, alla Kunstverein, di Monaco e nel 2000 alla Kunstverein,
di Salisburgo.
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione
della mostra personale di Ann Veronica Janssens in presenza
dell’artista venerdì 09 febbraio alle ore 19.30.
All’inizio del proprio percorso artistico Ann Veronica Janssens
realizza delle estensioni spaziali di architetture esistenti
invitando lo spettatore a penetrare in questi spazi per confrontarsi
con la loro materialità. Sua intenzione è rendere fluida la
percezione della materia o dell’architettura, utilizzando la luce
come elemento perturbatore. Nell’opera Acquarium (1992) una bolla
d’olio di silicone galleggia in un acquario riempito d’acqua. Questa
sfera liquida diventa una lente nella quale l’architettura
circostante si riflette. Nel 1989, l’artista prolunga la terrazza di
Villa Gillet a Lione con una serie di mattoni che sposano una parte
della scala. L’interno e l’esterno della villa si riflettono sulle
superficie di vetro applicate al muro. I muri diventano dei
dispositivi ottici che aiutano ad apprezzare diversamente lo spazio,
la durata e la qualità della luce. Il significato di questa opera non
è costituito dall’installazione dei mattoni ma da ciò che questo
stesso intervento rende tangibile o visibile. Le forme del cono e
del cerchio, attirando l’interesse della scultrice, hanno generato in
un secondo momento diversi progetti.
Nel 1996 Ann Veronica Janssens
realizza l’opera Rappresentazione di un corpo rotondo: una luce
proietta un raggio luminoso in una sala oscura. Questa proiezione
che attraversa una nebbia artificiale crea un cono che
alternativamente ruota su se stesso e si immobilizza. Lo spettatore
portato a muoversi nello spazio è come attratto da questa sorgente
luminosa mobile e ipnotica. Varie sperimentazioni seguiranno, dalle
nebbie colorate, alle proiezioni di luci. Le sculture della Janssens
generano delle perdite di punti di riferimento, dei disturbi della
percezione, delle dilatazioni temporali. La mostra Light Games alla
Neue National Galerie mostra con evidenza l’interesse dell’artista
per i giochi di luce e per la valenza scultorea attribuita allo
spazio. Davanti al museo l’artista ha installato un padiglione con
pareti translucide di diversi colori. All’interno di questo volume
era immessa della nebbia artificiale per permettere alle campiture di
colore di manifestarsi concretamente e di mescolarsi. Il visitatore
poteva passeggiare nel colore allo stato puro, staccato da ogni
supporto visibile. Mentre all’interno del museo poteva scoprire degli
specchi mobili, delle ruote di biciclette le quali erano ricoperte di
dischi in alluminio.
Per la sua prima personale alla Galleria Alfonso Artiaco Ann Veronica
Janssens presenterà una scultura che produce una forma
tridimensionale a partire dalla combinazione degli effetti di luce e
della nebbia presente nello spazio espositivo. Saranno inoltre
esposte delle proiezioni “dicroiche” e la scultura Tropical
Paradise. “ Utilizzo la luce perché si insinui all’interno della
materia e dell’architettura, per potere suscitare una esperienza
percettiva che metta in movimento questa materialità dissolvendone le
resistenze. Questo movimento è sovente provocato dal cervello stesso
(..) Provo interesse per ciò che sfugge, non per arrestarlo ma per
sperimentare il non percepibile.” A.V Janssens.
Inaugurazione: 09 Febbraio 2007
Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58 - Napoli
Orari: lunedì-sabato: 10-13.30/16-20
Ingresso libero