La fotografia e' delicata, semplice, sensibile. I soggetti - le scene di vita in citta', i luoghi di aggregazione sociale - ci dicono di un uomo impegnato in una riflessione sull'esistenza.
Societa' e costume in Italia negli anni '50-'70
a cura di Arianna Bianchi e Diletta Zannelli
In occasione della donazione del fondo fotografico Mario Cattaneo da parte degli eredi, Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta una selezione delle sue opere nella sala dedicata alla collezione permanente.
Mario Cattaneo appartiene a quella generazione di fotografi italiani che nella seconda metà del Novecento trovano nell’ambiente dei circoli fotoamatoriali un luogo di espressione e di dibattito sulla fotografia: dall’approfondimento tecnico alla conoscenza dei maestri della fotografia internazionale, alla formulazione di ipotesi teoriche ed estetiche sul mezzo.
Nelle immagini di Mario Cattaneo si ritrovano accenti presenti nella fotografia di Henri Cartier Bresson e Robert Doisneau. Il racconto della scena sociale che egli compie ha spesso le tonalità che caratterizzano autori come Gianni Berengo Gardin, Mario De Biasi o Pietro Donzelli.
La fotografia di Cattaneo è delicata, semplice, sensibile. I soggetti – le scene di vita in città, i luoghi di aggregazione sociale, i giovani, il volto umano, l’identità – ci dicono di un uomo impegnato in una riflessione sull’esistenza.
Le immagini in mostra presentano alcuni dei temi ricorrenti del suo lavoro, dalle Domeniche all’Idroscalo, al Festival Pop, dai Vicoli di Napoli alla Fiera di Sinigaglia a Milano.
Pur essendo sempre rimasto nell’ambito della fotografia amatoriale, la padronanza dei codici tecnici della fotografia, la ricchezza dei riferimenti culturali e visivi, lo sguardo attento all’accadere delle cose fanno di Mario Cattaneo una figura significativa anche se poco nota nel panorama della fotografia italiana.
Il fondo fotografico Mario Cattaneo comprende circa 191.656 unità documentarie, tra negativi su pellicola, diapositive, stampe e stampe provini, databili dal 1950 circa al 2004. I materiali sono ordinati in maniera estremamente precisa secondo criteri tematici e non cronologici. I generi fotografici trattati dall’autore sono fondamentalmente il reportage e il ritratto.
A seguito di una donazione da parte degli eredi avvenuta nel giugno 2006 il fondo è diventato di proprietà della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea.
Museo di Fotografia Contemporanea
via Frova, 10 (c/o Villa Ghirlanda) Cinisello Balsamo MI
Orario: martedì-domenica 10-19; giovedì 10-23
Ingresso libero