Una ricerca che spazia dal collage, fatto di immagini mediatiche, sino a concretizzarsi nella terza dimensione di ready-made e sculture insolite. Nelle opere si incontrano desiderio e natura corporea, essenza fisica e immaginazione.
Works and absence
Le opere di Guido Andrea Pautasso, così come le creature, gli oggetti e le immagini che le compongono sono, per la loro natura, immortali e al tempo stesso immateriali. La loro esistenza infatti si compone di una miscela equivoca e ai limiti del surreale, in cui si incontrano desiderio e natura corporea, essenza fisica e immaginazione. Ed è attraverso di loro che l’artista milanese, con una coerenza ed un rigore al limite dell’indecenza, si fa profeta di quella tendenza dell’arte contemporanea fondata sulla nozione del vuoto e dell’effimero.
In dieci anni di attività creativa Guido Andrea Pautasso ha inseguito la gioia di rincorrere i sogni, di vederli materializzare e poi, al limite, di farli scomparire, maturando così l’idea e la convinzione che l’assenza è l’elemento gioioso e giocoso su cui si può avere la pretesa di rifondare l’Arte, ritornando a pensare l’Arte stessa come ad una fusione unica e impagabile di creatività, di fantasia e di vita.
Oggi, a distanza di dieci anni dal suo esordio, alla Libreria Galleria Derbylius, Guido Andrea Pautasso esporrà sogni, ipotesi di presenze altrove, assenze che si accumulano in gesti ‘hard’, in creazioni che non sono quadri ma OPERE, simboli e stati dell’Essere: una ricerca che spazia dal collage, fatto di immagini mediatiche e bidimensionali rubate alle riviste e ai fumetti, sino a concretizzarsi nella terza dimensione di ready-made e sculture insolite.
Il 15 febbraio, alle ore 18.30, Giampiero Mughini presenterà il lavoro e soprattutto la ricerca visiva di Guido Andrea Pautasso, definito da Mughini stesso come quell’«Uomo di carta» capace di trasformare l’assenza in un’opera d’arte e non solo. In effetti, osservando i collage, i ready-made di Guido Andrea Pautasso è facile comprendere quanto il ‘non esserci’ che permea il suo agire artistico è «elemento essenziale al vivere ma non sempre».
Inaugurazione: 15 febbraio 2007. ore 18.30
Derbylius
via Pietro Custodi, 18 - Milano
Orario: lunedì-venerdì 11.00-18.30 (o su appuntamento)
Ingresso libero