Fotografie eseguite per fissare i disegni realizzati dall'artista in luoghi fatiscenti, che ribadiscono il primato del disegno sulle altre forme artistiche.
Percezioni Parallele / Simultane Wahrnehmungen
Le opere di Paul Thuile, fotografie eseguite per fissare i disegni realizzati
dall’artista in luoghi fatiscenti, ribadiscono il primato del disegno su tutte
le altre forme artistiche. Pure sulla stessa fotografia che qui si piega a
servizio del disegno e del rapporto magico, melanconico, mentale, ma anche
fisico, che intercorre tra il disegno di una cosa e di un luogo e la cosa
stessa, il luogo stesso.
Un rapporto che si gioca tutto sul confronto antico
tra principio di realtà e desiderio di possesso delle sue forme appariscenti,
possesso però tutto interiore, mentale e sentimentale, perché indirizzato
verso la forma assoluta dal punto di vista soggettivo, la sola forma che in
quel preciso istante in cui viene colta pare in grado di sopravvivere alla sua
sparizione sottraendosi con uno slancio vitale alla distruzione operata dal
tempo. Dunque Paul Thuile sembra ossessionato da certe categorie quali
desiderio e possesso, prossimità e distanza, soggetto e oggetto, visione e
riproduzione, immaginazione e percezione, oppure perdita e assenza. Egli fa
una cosa molto semplice, eppure molto seria e poetica. Sceglie case, edifici
abitati e disabitati, oppure in procinto di essere trasformati, risistemati,
demoliti.
Individua un punto, un dettaglio, uno scorcio e si avvicina alla
parete quasi aderendo col corpo alla superficie muraria, all’intonaco. In
quella posizione guarda quello che vede, ciò che rientra nel suo cono visivo,
nell’orizzonte. Ovviamente la prospettiva è al limite dell’anamorfosi. Si ha
l’impressione di diventare insetti, lucertole, animali che vedono strisciando
sulle pareti, da un punto di vista che normalmente non è accessibile.
O bambini che a volte giocano a isolarsi in punti strategici e non solo fanno
conoscenza del mondo e degli oggetti assumendo posizioni strane, per esempio
appiccicandosi al muro né più né meno come fa l’artista,: a volte lo fanno per
avere più spazio sotto osservazione da una posizione di apparente isolamento e
distacco. Vicino allo stipite di una porta, all’inizio di una scala, al bordo
di una finestra, privilegiando soglie, scalini, angoli, altezze diverse,
vicino ad una presa, ad un rubinetto, dietro ad una libreria, a ridosso di uno
specchio, a pochi centimetri dal pavimento.
Paul Thuile, nato a Bolzano nel 1959, vive e lavora a Gargazzone. L’artista ha studiato all’Accademia di Arti Applicate a Vienna presso Oswald Oberhuber e Ernst Caramelle, mentre oggi è libero docente della Libera Università di Bolzano.
Il 18 dicembre 2006 gli è stato conferito un premio della città di Innsbruck per la sua attività nell’ambito delle arti figurative, ovvero il “Preis für künstlerisches Schaffen der Landeshauptstadt Innsbruck“.
Inaugurazione: Venerdì, 16/02/07 ore 18.00 (ingresso libero)
Goethe 2
via Cappuccini 26/a - Bolzano
Orario: lun-ven 15.00 - 19.00 / sab 10.00 - 12.30
Ingresso libero