Galleria Comunale d'Arte Contemporanea GCAC
Arezzo
piazza San Francesco, 4
0575 377508, 0575 299255 FAX 0575 909819
WEB
Lallalla
dal 1/2/2007 al 10/3/2007
martedi' - venerdi' 10-13 e 16-19, sabato e festivi 10-19, chiuso il lunedi'
0577 377506, 0575 377508

Segnalato da

Ufficio Cultura




 
calendario eventi  :: 




1/2/2007

Lallalla

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea GCAC, Arezzo

Il titolo della mostra e' riferito al progetto di Roberto Remi con opere a 2 e 3 dimensioni che hanno per tema il raccordo fra parola, colore, visione, alfabeto e ritmo. Alessandro Mendini propone architetture, vasi, pannelli decorativi, prodotti industriali, pitture e prototipi che, visti assieme, indicano all'osservatore l'emozione di una utopia visiva, di un ritmo unitario.


comunicato stampa

Roberto Remi e Alessandro Mendini

Si inaugura, venerdì 2 febbraio alle ore 17.30, presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di P.zza S. Francesco, la mostra degli artisti Roberto Remi e Alessandro Mendini. L'evento espositivo, dal titolo "Lallalla", comprende una nuova raccolta di opere pittoriche e sculturee.

La mostra "LALLALLA" che si svolge prossimamente alla Galleria di arte contemporanea di Arezzo trae il proprio titolo dal progetto di Roberto Remi, che ha invitato e proposto ad Alessandro Mendini di lavorare sulle stesse tematiche e gli stessi suoi assunti.

Roberto Remi infatti presenta il progetto Lallalla e la sua nuova collezione di opere a due e tre dimensioni.
Seguendo il filo di un balbettio, che è voce, Remi amplifica la visione della sua opera creando, con segni di scrittura ed un colore che ne espone l'emozione, opere individuali e nomi propri di possibili articolati balbettii, sinceri Lallalla. Il tema è quello del raccordo fra parola, colore, visione, alfabeto e ritmo, espressi delicatamente, quasi come sequenze di sospiri. Fonetica, immagine e colore si compongono in delicati sistemi visivi, dando luogo a filigrane, segni e decorazioni astratte ma emozionali ed evocative, di rara sensibilità poetica.

Rispondendo alle ipotesi formulate da Remi, Alessandro Mendini presenta una precisa e appropriata selezione di opere tratta dal suo vasto ed eclettico vocabolario, adatta a dimostrarne l'assunto. Passando dalla dimensione di architetto a quella di designer, da quella di pittore a quella di autore di prototipi e decori, Mendini propone in questa mostra al pubblico di Arezzo dei ritmi visivi e degli accostamenti sconcertanti, opere molto diverse fra loro ma tutte rispondenti a precise metodologiche e a coerenti giochi visivi. E' chiaro che per Mendini il linguaggio è alla base del progetto, e fa da collante e da comune denominatore a così tante diverse attività. Ed è per questo che la mostra seleziona certe architetture, certi vasi, pannelli decorativi, prodotti industriali, pitture e prototipi che, se visti assieme, indicano all'osservatore l'emozione di una utopia visiva, di un ritmo unitario di grande suggestione e musicalità.

La collaborazione artistica fra Mendini e Remi è di lunga data, e già si organizzò nel 1985 una loro mostra ad Arezzo dal titolo "Frammenti Banali", con frasi poetiche di Mendini che scritte sui muri commentavano le opere di Remi. Così come frutto del loro lavoro fatto assieme è anche la sala del Teatro della Bicchieraia nel 1998, dove Roberto Remi ne ha dipinto il cielo, dandogli come titolo: EAOOUE

Nonostante la profonda diversità delle loro professioni, Remi e Mendini si accostano al mondo del progetto e della visione secondo un'utopia che li collega intimamente.

La frammentarietà delle cose non più visibili in contesti unitari ma percepite come pulviscoli dispersi nella violenza del reale, induce questi due autori a lavorare sulla fragilità, assunta come valore anche teorico.

L'evento espositivo è promosso dal Comune di Arezzo, in collaborazione con la Camera di Commercio e il Comitato Imprenditoria Femminile di Arezzo.

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
P.zza San Francesco, 4 Arezzo
Ora: Orari di apertura al pubblico: chiuso il lunedì;dal martedì al venerdì:10-13/16-19;sabato e festivi: 10-19
L'ingresso è libero.

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