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11/6/2001

Nataly Maier

Galleria Fumagalli, Bergamo

In res naturae

In corso dal 2 giugno.
Nataly Maier propone una serie di variazioni sul tema del limone (sculture, dittici e fotografie) in cui la stessa forma rivela la possibilità di tradursi in differenza; il limone diventa così epitome dei processi della natura, attraverso cui indagare strutture, crescite e metamorfosi.

Nelle sculture il frutto diventa oggetto ed assume la connotazione del materiale con cui è realizzato (marmo, legno, ferro, bronzo, alluminio, ceramica, terracotta, gres, resina acrilico, vetro, cera); la variante tra una scultura e un'altra è sostanzialmente quella della materia.

Tra limoni, disseminati nello spazio espositivo, l'opera Metamorfosi si presenta come un elemento straniante. Non è un limone, non è un guscio - benché possa ricordarlo - ma un organismo aperto in crescita il cui interno giallo, luminosissimo, tradisce l'impressione materica, priva di definizione cromatica, dell'involucro dei limoni.

Allo stesso modo nei dittici la dissociazione, tra il giallo della tela monocroma e l'immagine fotografica in bianco e nero, deve essere ricomposta nella mente attraversando l'impatto sensuale del colore.
Nelle radiografie la Maier inverte ancora una volta la "prospettiva": dalla percezione dell'involucro alla scoperta e alla visione, altrimenti impenetrabile, dell'interno dei corpi.

Al piano inferiore della galleria è esposta Censimento: non è una catalogazione ma una serie di ritratti fotografici di limoni, invarianti nella modalità dell'immagine, che invitano alla ricerca dell'individualità di ogni frutto.

Breve biografia. Nataly Maier dalla fine degli anni Settanta è stata fotografa professionista, dedicandosi a immagini di interni, di architettura e indagini sul territorio. Verso la fine degli anni Ottanta lascia la fotografia di tipo documentario per intraprendere la sua ricerca. Il primo lavoro in questo senso è Un viaggio in tram al Duomo a occhi bendati, 1988, in cui l'artista registra in modo casuale ciò che la circonda nel momento dello scatto. Il suo percorso artistico continua con il tentativo di superare la bidimensionalità della fotografia attraverso la ricerca della tridimensionalità, applicando l'immagine su una base scultorea e attribuendo alla fotografia un valore plastico (Fotosculture). Ricorrono spesso, in questo periodo, i riferimenti al mondo naturale (All'inizio fu il bosco, 1988). Nei Dittici, la Maier accosta dei monocromi alla fotografia in bianco e nero, associando il soggetto dell'immagine ad un colore.

Del 1992 quest'anno è la prima mostra personale alla galleria L'Attico di Roma.
Negli anni 1993/1994 la Maier, con un gruppo di artisti, si dedica a una serie di interventi dal titolo Action imageante e a Langoiran nel 1994 realizza Les murs ont des oreilles. Nel 1995 espone, nell'ambito della personale En marche alla galleria Turchetto di Milano, i Girasoli. Nel 1997, a Monaco di Baviera alla galleria Von Braunbehrens, presenta il ciclo HandMaps. Nel 1997/1998 realizza il ciclo Muri italiani. Nel 2000 espone alla galleria Vrais Rêves e al Goethe Loft di Lione e realizza quasi 200 lavori per l'Inn Side Residence Hotel di Monaco di Baviera.

Nel 2001 ricordiamo la personale alla galleria Plurima di Udine e la mostra Homage an eine Sehnsucht alla Villa Romana di Firenze.

Orari dal martedì al sabato 10.00 - 12.00 e 16.00 - 19.30 lunedì su appuntamento

GALLERIA FUMAGALLI
Via Giorgio Paglia 28, 24122 Bergamo
tel. 035210340 fax 035222674

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