Galleria Quintocortile
Milano
Viale Col di Lana 8
02 58102441 FAX 02 58102441
WEB
Scollati
dal 19/2/2007 al 28/2/2007
martedi' - venerdi' 17,30-19,30

Segnalato da

Galleria Quintocortile




 
calendario eventi  :: 




19/2/2007

Scollati

Galleria Quintocortile, Milano

Abiti trasgressivi e sensuali, pezzi di mondo disunito e privo di collanti. Opere e installazioni di: Chio', Mavi Ferrando, Mario La Fortezza, Gio' Lagostena, Pino Lia, Giorgio Longo, Alberto Mari, Hera Mendikian, Maria Micozzi etc.


comunicato stampa

Opere di 11 artisti

In concomitanza con la settimana di Milano Moda proponiamo una mostra dall'insinuante e significativo titolo 'Scollati'. Dopo le precedenti mostre sul tema della moda che abbiamo realizzato, 'Unisex', 'Svestiti' e 'Travestiti', una quarta pausa di riflessione per sgorgare dal pathos la consueta carrellata cittadina di vestiti, stile e sostanziale ripetizione.

'Scollati', ovvero abiti trasgressivi e sensuali magari a luci rosse, oppure insiemi frantumati, pezzi di mondo disunito e privo di collanti, o ancora visioni di esseri senza collo perché nati senza o perché decapitati.

A cura di Donatella Airoldi

Opere e installazioni di: Chiò, Mavi Ferrando, Mario La Fortezza, Giò Lagòstena, Pino Lia, Giorgio Longo, Alberto Mari, Hera Mendikian, Maria Micozzi, Daniela Miotto, Marco Viggi

Si pensi a suadenti scollature, di quelle che partono dagli occhi e arrivano in fondo a crateri lapillici pungendo nel naso un forte odore di bruciato, ... spicchiettare tende di viaggiatori campestri senza farsi cogliere da attimi sparuti e intasati, ... spaccare indistintamente le punte di matite fragili e raccoglierle nel bianco contenitore. 'Scollati', ovvero abiti trasgressivi e sensuali magari a luci rosse, oppure insiemi frantumati, pezzi di mondo disunito e privo di collanti, o ancora visioni di esseri senza collo perché nati senza o perché decapitati.

Questa mostra vuole sprigionare critica e fantasia, punti di vista inusuali e irriverenti. La moda è forse partita da un lenzuolo di lino, ornamento o sudario, le sartine provinciali facevano abiti rigorosi con cuciture a mano perdendoci nelle notti incolori a lume di candela occhi e mente, i grandi sarti al maschio fanno pil, forgiano spaccati d'oro sezionati a bronzo e dentro ci ficcano piccole gocce di donne invisibili, maledettamente belle, quasi tutte ridotte in stato di consenziente anoressica e allucinata schiavitù. '... Paese di nebbia ho veduto / cuore di nebbia ho mangiato.' (Ingeborg Bachmann).

Ogni passerella può essere buona se incamminata al momento equo, basta una piccola passeggiata, e ogni cosa può essere colta da un punto di vista superiore e il mondo risulta perfettamente diviso in spicchi. Spargimenti di collanti ovunque, nelle strade e negli edifici a più piani, città con le vetrate attaccate ai pavimenti. Panorami urbani pieni di colla, interi pezzi di città tenuti insieme da un filo di attack pronti a frantumarsi alla prima scossa. E ad ogni adesione ventricolare ignoti entrano forzando la porta e la polizia non ha pattuglie da mandare perché non ha più soldi e tutti ormai sono quasi in pensione.

Scollature fatte ad arte per assaggiare momenti particolari dove dimenticare accresce la fabbrica artigianale dei sogni in programmazione la sera verso le 23. Ormai sono sempre più rari i cambiamenti nelle riviste patinate, accollate per quanto dovere produttivo alle più disparate teorie economiche, e il mondo immaginario è sempre più pericolosamente scambiato per quello vero. Vere e proprie comunità di lavandai provvedono ai bisogni di intieri spalti pubblici. L'importante è riuscire ad acquistare una colla indelebile, soprattutto per la memoria, e non scrollarla mai. Un esercito di gallerie d'arte ed esotici luoghi di ritrovo cercano nuovi ricchi trasumananti ottimismo ansiosi di essere visti e innalzati nella scala delle migliori posizioni banchifere. Ci saranno semiuomini nudi con decalcomanie inserite nella pelle e con scollature allocanti anche per i più ostici all'argomento, abiti neri con barbe finte, gonne a balze e rimpianti camuffati da buone maniere alla page, balli ridenti e soavi di umani senza testa.

Un via vai di colli allungati dall'aggiunta di anelli o stiracchiamenti per sembrare più alte sembra confondere ogni verità, apparizioni e ombre che investono in capi di seta e cappelli abbondanti incrinano il piacere dei pochi assenti. Le scollature a disagio lanciano ardite proprietà di vesti iscritte nell'albo delle cooperative di mutualità permanente.
I colossi della moda quando camminano sottovoce si sentono respirare. Devozione e umanità licenziano uomini d'alto bordo per reclutare vassoi giganteschi di vere salse mondial chic. Per le posate servitevi dietro alle casse.

Info: Associazione Quintocortile : Mavi Ferrando, Donatella Airoldi – 02 58102441 – 338 8007617

Inaugurazione: martedì 20 febbraio alle ore 18,00

Quintocortile
viale Col di Lana 8 - Milano
Orario: martedì-venerdì ore 17,30-19,30

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