Art Gallery Contemporanea(mente
He stands alone. Nelle opere dell'artista il disegno e' protagonista, tracciato in negativo e riportato su materiale fotografico per mezzo del computer. Tema: la solitudine umana.
He stands alone
La mostra He stands alone, presso la Galleria Contemporane(mente di Parma, nasce da una ricerca, che Mario Bottinelli Montandon affronta e persegue da diverso tempo: la solitudine umana. Come afferma lo stesso artista: “Le opere in mostra documentano da più punti di vista questa condizione. Solitudine come deprecabile risultato della persecuzione (è il caso di Warsaw), come positivo atteggiamento introspettivo che accompagna gli sforzi individuali verso la trascendenza (serie da Monte) come esito della debolezza umana di fronte alle difficoltà contingenti, sia collettive sia personali (è il caso di US Lines e di Sunset Blvd.).
Fino agli estremi, a proposito dell’isolamento drammatico frutto di due situazioni quali un comune assassinio e il sacrificio della vittima innocente per antonomasia, l’Agnello di Dio. E forse riflettendo su questa condizione così varia e indicibile, l’essere disperatamente solo, si può rintracciare qualcosa che appartiene non già all’uomo, ma al mysterium iniquitatis: colui del quale è meglio tacere”. Quando Bottinelli parla di “un comune assassinio” vuole fare riferimento a Mark David Chapman (nato il 10 maggio 1955), l’uomo che nel 1980 ha ucciso John Lennon. L’immagine dalla quale Bottinelli ha creato l’opera He stands alone è tratta da una foto segnaletica della polizia, ed esprime perfettamente la sensazione di solitudine e isolamento; elementi che ritroviamo e che accomunano anche le altre opere in mostra, dove l’assenza, la sofferenza e la malinconia diventano protagoniste dell’evento.
Anche la tecnica, come l’analisi tematica, segue la stessa approfondita ricerca; è il disegno che diventa protagonista, disegnato in negativo e conseguentemente riportato su materiale fotografico per mezzo del computer. Una combinazione perfetta tra la tradizione del disegno e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Mario Bottinelli Montandon è nato a Busto Arsizio (VA) il 10 maggio 1966, vive e lavora a Como. Sposato, con tre figli. Ha fatto studi classici, si è diplomato in pittura alla NABA di Milano. Il suo operato artistico è permeato dal tema del religioso, indagato attraverso le sue molteplici sfaccettature. Fra le mostre recenti si ricordano Eden, presso la Galleria Milly Pozzi Arte(Como, 2006 - con V. Cabiati e L. Scarabelli a cura di M. Corgnati) The war is over (Galleria Pozzi - Como, 2005 a cura di M. Corgnati) Family (Galleria Zaion - Biella, 2003 a cura di B. Della Casa) l’opera ambientale Casacielo (Bolognano-Pescara, 2002) documentata dalla rivista “Abitare” con un ampio servizio monografico, la videoinstallazione Il giogo della vita tenuta nel 2001 al Centro per l’Arte contemporanea “Pecci” di Prato.
Fra le rassegne internazionali: Mediterraneo Contemporanea - a cura di A. d'Avossa (Taranto, 2006/07) Blut & Honig-Zukunft Ist Am Balkan - a cura di H. Szeemann (Klosterneuburg/Vienna, 2003) Cittàzioni: un caso di Public Art a Milano - a cura di M. Di Marzio (2003) Self-portrait - a cura di B. Madra (Istanbul, 2002/03) lX Biennale d’Arte Sacra di S. Gabriele - a cura di L. Caramel (2002) All design - a cura di D. Ammann (Zurigo, 2001) 6 Ars Aevi Rendez-Vous - a cura di A. Mandic (Sarajevo, 2001) VIII Biennale Internazionale di Fotografia - a cura di D. Curti (Torino, 1999) Finché c’è morte c’è speranza - a cura di P. Monti (Trevi Flash Art Museum, 1999) XXII Biennale di Scultura - a cura di M. Vescovo e G. Bonomi (Gubbio, 1994) Proxima 1/2/3 - a cura di V. Fagone (Strasburgo, Berlino, Zurigo - 1992/94/95).
Immagine: Occhio del mondo, 1991
Inaugurazione: 23 Febbraio dalle ore 18,30 alle ore 21,30
Contemporanea(mente
Via XXII Luglio, 33/B - Parma
Orario: Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato 16,30 - 19,30