Reggia di Colorno
Colorno (PR)
piazza Garibaldi, 26
0521 313790 FAX 0521 521370
WEB
Fasto e rigore
dal 19/4/2000 al 25/6/2000

Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




19/4/2000

Fasto e rigore

Reggia di Colorno, Colorno (PR)

La natura morta nell’Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo. Il 20 aprile Colorno apre le sale restaurate della sua celebre Reggia con una grande mostra dedicata alla Natura Morta in Italia settentrionale.


comunicato stampa

La natura morta nell’Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo

Il 20 aprile Colorno apre le sale restaurate della sua celebre Reggia con una grande mostra dedicata alla Natura Morta in Italia settentrionale.

Evento nell’evento, l’inaugurazione della Mostra e l’apertura della Sale restaurate degli Appartamenti Ducali coincidono con l’inaugurazione del giardino all’italiana ricostituito, sui settecenteschi disegni originali, nel magnifico Parco della Reggia.

Tre momenti d’eccezione che, nel loro insieme, segnano la data di rinascita di quella che, nel momento di massimo splendore, venne considerata come la "Versailles d’Italia".

La Mostra che sottolinea l’importanza di questa storica data, è da considerarsi la più ampia che in Italia sia stata dedicata alla Natura Morta dopo quella del 1964 tenutasi a Napoli, Zurigo e Rotterdam.

Allinea ben 130 opere, frutto di una scelta attentissima compiuta da una commissione di esperti composta da Alberto Cottino, Daniele Benati, Lucia Fornari Schianchi, Giovanni Godi, Mina Gregori, Alessandro Moranolotti, Mauro Natale, Anna Orlando, Franco Paliaga e Peter Rosemberg.

Obiettivo della Mostra documentare l’evoluzione del "genere" in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, ovvero nei territorio dell’Italia settentrionale nel momento in cui l’interesse di artisti e di committenti verso questa pittura si espresse ai massimi livelli. Le opere sono state concesse da una cinquantina di istituzioni pubbliche e private, non solo italiane, e documentano l’intensità e la qualità degli scambi culturali tra i diversi territori e tra essi ed il nord Europa.

La mostra si apre con i precedenti tardo-cinquecenteschi, raccolti in una unica sezione che comprende opere di artisti fiamminghi presenti anticamente in Liguria e nelle corti farnesiane, come Joachim Beuckelaer, e le prime risposte "padane" con Vincenzo Campi, Bartolomeo Passerotti e Annibale Carracci.

La mostra è poi articolata in sezioni regionali, all’interno delle quali sono evidenziati protagonisti e comprimari.

Alla Lombardia di Fede Galizia, Panfilo Nuvolone, Evaristo Baschenis e Giacomo Ceruti, si affianca l’Emilia di Paolo Antonio Barbieri, Pier Francesco Cittadini, Felice Boselli, Giuseppe Maria Crespi e Carlo Magini.

Se in queste due regioni le connessioni sono costanti nel tempo, in Liguria si assiste ad una apertura verso le Fiandre più che ai rapporti con i territori confinanti. Ecco allora pittori come Jan Roos e Giacomo Legi, che con la loro intensa attività genovese, costituirono i precedenti fondamentali per la nascita di maestri locali specialisti in questo genere quali Anton Maria Vassallo e Bartolomeo Guidobono.

La passione collezionistica della Corte Sabauda ed e in particolare di Carlo Emanuele I, decreta il successo, in Piemonte, della Natura Morta. Tra i protagonisti, Carlo Lanfranchi, artista dalla sofisticata cultura, di cui la mostra allinea ben cinque opere, accanto ad una selezione di altre di Octavianus Monfort, Giuseppe Antonio Pianca, Pietro Domenico Olivero (sua la sorprendente Cuoca) e Michele Antonio Rapous.

Il settore riguardante il Veneto offre uno spaccato significativo dell’evoluzione del gusto e del mercato della pittura di natura morta non solo in ambito locale ma anche nel resto d’Italia. Venezia era, infatti, crocevia di scambi culturali tra il nord e il sud dell’Europa e centro commerciale di importanza strategica anche nell’approvvigionamento di opere d’arte. Tra Cinque e Seicento in città risultano attivi numerosi artisti "ponentini e foresti", interpreti eccellenti del "genere", che contribuirono al suo straordinario successo, influenzando anche gli artisti locali.

Data la vastità dell’argomento, si sono volutamente esclusi i pittori unicamente specializzati nella pittura di "fiori", meritevoli di una esplorazione specifica.

FASTO E RIGORE. "La Natura Morta in Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo" Reggia di Colorno (Parma), dal 20 aprile al 25 giugno 2000. Orari 9.30- 18.30 tutti i giorni escluso il lunedì. Tel. 0521.312545.
Ingresso: interi lire 12.000, ridotti lire 10.000 (oltre 65 anni, studenti universitari, comitive adulti oltre 15 unità), lire 7.000 (militari di leva, ragazzi 6-18 anni).
Mostra promossa dal Comitato per la promozione della cultura e delle Residenze Farnesiane di Parma, organizzata da Aicer spa, a cura di Giovanni Godi.
Catalogo Skira a cura di Giovanni Godi, con interventi di Giovanni Godi, Anna Orlando, Alberto Cottino, Alessandro Morandotti, Daniele Benati, Franco Paliago, Alberto Crispo.
Per informazioni e prenotazioni: fino al 20 aprile tel.051/264660; dal 21 aprile 2000 tel.0521/312545

Ufficio Stampa: Studio Esseci, Sergio Campagnolo, tel. 049.663499 fax 049.655098

PROSSIMO APPUNTAMENTO ALLA REGGIA DI COLORNO:
Autunno 2001: "LANFRANCO"

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