Palazzo D'Oria
Cirie' (TO)
Via martiri della liberta', 33

Giovanni Carlo Rocca
dal 22/2/2007 al 24/2/2007
349 8642276
WEB
Segnalato da

Tina Speranza



approfondimenti

Giovanni Carlo Rocca



 
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22/2/2007

Giovanni Carlo Rocca

Palazzo D'Oria, Cirie' (TO)

Il dipinto realizzato dai ragazzi dell'Istituto Grafico Doria insieme all'artista, e' un'opera prodotta nell'ambito del progetto 'Il bosco della Cultura'.


comunicato stampa

Strage degli innocenti

Venerdi 23 febbraio ore 19.30 presentazione della ‘’Strage degli innocenti’’ nel Centro Cecchi Point di Torino – via Antonio Cecchi 17 – Nel corso della serata sarà illustrato il progetto ai Centri di Protagonismo giovanile TO & TU circuito promosso dal Settore Politiche Giovanili di Torino e alla Circoscrizione 7 La serata è aperta al pubblico. Sarà inoltre presentato il lavoro eseguito con i ragazzi dell’Istututo Grafico Doria di Ciriè che sarà esposto Sabato 24 e domenica 25 febbraio nelle sale di Palazzo D’Oria in Corso Martiri della Libertà 33- a Ciriè (TO)

Il dipinto realizzato dai ragazzi. insieme all’artista Giovanni Carlo Rocca è un’opera prodotta nell’ambito del progetto ‘’Il bosco della Cultura’’ sostenuto e finanziato dalla Fondazione per ilLibro, la Musica e la Cultura e direttamente collegato alle iniziative per TORINO CAPITALE MONDIALE DEL LIBRO CON ROMA E sarà successivamente esposta al salone del libro 2007

Il dipinto è una personale interpretazione di un’opera dello stesso autore dal titolo ‘’Guernica’’. Questo dipinto lega non solo due culture vicine, come quella di Italia e Spagna, ma il passato e il presente nel segno del Re-impressionismo puro, corrente artistica alla quale l’artista ha dato origine. E’ un tunnel meta-temporale che tocca il clima culturale dell'Umanesimo e del Rinascimento dove l'individuo era considerato artefice del proprio destino. E’ un percorso che passa dalla prima ''strage degli innocenti” del nostro tempo, Guernica - figurazione drammatica di un massacro contro la libertà e dipinto simbolo del pacifismo militante mondiale - per arrivare all'uomo del nostro tempo, quello del mio dipinto.

E’ questo l'uomo che ti passa a fianco quando cammini per strada, l'uomo che spero diventi consapevole che ognuno di noi fa la differenza e che può essere artefice non solo del proprio destino ma di quello del mondo intero! Ecco che il dipinto di Picasso diventa un mantello, che protegge dal gelo delle stragi degli innocenti che oggi non possiamo far finta di non vedere: unico indumento che ripara e difende il vero senso di civiltà trasfigurandosi, ad un tempo, in ali potenti della LIBERTA' DELL'UOMO.

..perciocché, ove l’uomo si ponga supino, colle mani e co’ piedi stesi, e, fatto centro colle seste nell’umbilico, si descriva un cerchio, toccherà esso colla sua circonferenza gli estremi delle dita delle mani e de’ piedi. Nella stessa maniera che in cerchio, si può anche ritrarre in quadrato la figura del corpo umano. Imperocchè se si prenda la misura dalle piante de’ piedi si troverà eguale l’altezza alla larghezza, per l’appunto come è un quadrato rettangolo.”

Il disegno leonardesco dell’Homo ad quadratum et ad circulum, illustra le parole del Libro III del De Architectura in cui Vitruvio spiega i concetti di euritmia e simmetria stabilendo un paragone tra il corpo umano e l’edificio. L’uomo Vitruviano diventa, nel disegno di Leonardo, emblema del pensiero rinascimentale antimetafisico che elegge l’uomo, il microcosmo, a misura del macrocosmo, attraverso lo sforzo della conoscenza, intesa – classicamente - come atto di mimesi. Tramite la citazione, Rocca coglie il significato etico del disegno leonardesco e della cultura dell’Umanesimo: egli pone l’accento sui valori della centralità dell’uomo e della dignità, che deriva dal suo essere individuo libero, dunque etico.

Cerchio e quadrato (per Leonardo, simboli della giustezza geometrica che regola micro e macrocosmo e luoghi essenziali di reciproca mimesi) segnano, nella trasposizione di Rocca, il confine d’azione del giudizio razionale e morale dell’uomo sulla realtà; Rocca registra la coscienza “debole” contemporanea del limite umano e figura il toro, simbolo di brutale ferocia, solo parzialmente incluso nella sfera di controllo. La visione scomposta della tragedia voluta dall’uomo ed evocata nella sua più emblematica figurazione moderna - la Guernica di Picasso - è proiettata sul pesante mantello della memoria storica. Il mantello è grave, ma protegge l’uomo artefice del proprio destino, divenendo strumento fondamentale di affrancamento consapevole, ed ali per levare in alto la propria dignità.

L’opera dell’artista e quella realizzata con i ragazzi saranno esposte insieme nelle sale del palazzo comunale, inoltre essendo l’opera parte del progetto ‘’La strage degli innocenti’’che l’artista sta realizzando in collaborazione con artisti di diverse discipline e già patrocinato da numerosi Enti, verranno esposte nelle altre sale alcune delle tele già prodotte.

Inaugurazione: venerdi 23 febbraio ore 19.30

Palazzo D' Oria
Via martiri della liberta', 33 - Cirie' TO
Ingresso libero

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