Ti porto con me. Racconti di vita quotidiana in una pittura oscillante tra figurazione ed astrattismo. Un viaggio alla ricerca di un tempo perduto, brevi frammenti di un racconto. L'artista semina dettagli sulla superficie invasa di colori evocativi.
Ti porto con me
L'artista riminese, dopo aver ricevuto ampi consensi di critica in occasione delle due importanti mostre pubbliche realizzate ai Magazzini del Sale di Venezia, e al Palazzo del Podestà di Rimini, ritorna per la seconda volta a Cosenza, con una personale che proietterà lo spettatore nei racconti di vita quotidiana in una pittura oscillante tra figurazione ed astrattismo.
“Ti porto con me”, è il titolo suggestivo della mostra, un invito che l’artista rivolge all’osservatore, un viaggio alla ricerca di un tempo perduto, brevi frammenti di un racconto che ognuno è libero di interpretare partendo dai dettagli che l’artista semina sulla superficie e invade con colori evocativi di luoghi e sensazioni.
“Giovagnoli dipinge con maestria e padronanza della tecnica, rispettando le proporzioni, utilizzando le ombre, lo sfumato e la prospettiva, connotando i suoi personaggi di particolari ed espressioni. Ed ecco allora affiorare, sbiadite dal tempo come in una vecchia fotografia, quelle figure che popolano le sue tele: famiglie di vacanzieri, gente del posto, avvenenti sirenette in posa col costume alla moda, giovanotti in cerca di avventure o coppie d’innamorati per un giorno. Mentre il tempo corrode i volti e i sorrisi, altre storie identiche o molto simili si stanno giocando in sordina in quell’eterna roulette che è la vita. Resta soltanto, è vero, un senso di commovente malinconia, ma è dolce; non si tratta, si badi bene, di semplice rimpianto nostalgico di tempi andati per sempre ma di un sentimento fondamentale di appartenenza al proprio momento storico, al hic et nunc, che mentre lo viviamo nelle vesti di Presente è già divenuto, purtroppo, Passato. Proprio come le storie raccontate da Giovagnoli nelle sue tele. (Sara Cecchini – Zimmer Frei 2005)
Aggiunge, invece, Emma Gravagnuolo: “Giovagnoli all’acrilico mescola le terre, la sabbia, la polvere di marmo per dare consistenza a un impasto materico, granuloso. Poi interviene sulla superficie incidendo con punte metalliche. Graffia, scalfisce, stende spesse colate e sottili sgocciolature, inserisce pezzi di vecchi carta da regalo”.
Luca Giovagnoli
Nato nel 1963 a Rimini. Lavora tra Milano e Rimini.
Inaugurazione 24 febbraio 2007. ore 18
Galleria La Bussola
Piazza Luigi Fera 9-10 Cosenza 87100
orario: 10.00-13.00 e 17.30-20.00 da Lunedì a Sabato