A sigillo delle manifestazioni celebrative in occasione del centenario della morte. Nell'enigmatica e gloriosa avventura artistica dell'artista francese, Firenze vanta un ruolo preminente grazie alla lungimiranza di due giovani collezionisti nati in America: Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser, che tra Ottocento e Novecento, in controtendenza con lo spirito estetico del tempo, acquistarono e poi raccolsero nelle loro dimore fiorentine circa 50 tra le sue opere migliori.
Antologica
Nell’enigmatica e gloriosa avventura artistica di Paul Cezanne Firenze vanta un ruolo preminente grazie alla lungimiranza di due giovani collezionisti nati in America, Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser, che tra Ottocento e Novecento, in controtendenza con lo spirito estetico del tempo, acquistarono e poi raccolsero nelle loro dimore fiorentine circa 50 tra le opere più belle del maestro di Aix, contribuendo non poco all’affermazione di un genio sperimentale e solitario, disprezzato in vita dalla grande critica, oggi riconosciuto e venerato come ‘padre della pittura moderna’. Da quella particolare e intensa stagione intellettuale, che vide Firenze tra le capitali attive della cultura internazionale, nasce la spettacolare mostra Cézanne a Firenze, che Palazzo Strozzi ospiterà dal 2 marzo al 29 luglio 2007 a sigillo delle manifestazioni celebrative dell’artista francese (1839 – 1906) in occasione del centenario della morte.
I dipinti provengono dalle più famose collezioni internazionali: tra le altre, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Thyssen Bornemisza Collections, la National Gallery e la Royal Academy di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, il Detroit Institute of Arts e le Gallerie d’Arte Moderna di Firenze e di Roma. L’esposizione rappresenta dunque un’occasione unica per ammirare, l’uno a fianco all’altro, decine di capolavori altrimenti dispersi ai quattro angoli del globo. Tra gli altri, i celebri La signora Cézanne sulla poltrona rossa, Casa sulla Marna (eccezionalmente prestata dalla White House Historical Association – White House Collection), Frutteto, Le Bagnanti. L’esposizione riunirà infatti per la prima volta le opere più notevoli delle raccolte Fabbri e Loeser, smembrate negli anni tra le due guerre mondiali. Raccolte che, nella prima metà del Novecento, furono le più importanti in assoluto riguardo a Cézanne (32 i dipinti posseduti da Fabbri, 15 quelli di Loeser), e che nell’ambiente artistico di Firenze provocarono una svolta determinante verso le poetiche dell’avanguardia. Promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra è stata presentata oggi dal presidente Edoardo Speranza, con il direttore Cultura del Comune di Firenze Giuseppe Gherpelli, il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi James Bradburne, la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, il professor Antonio Paolucci in veste di commissario straordinario dell’esposizione, e i due curatori: Francesca Bardazzi, nota studiosa del collezionismo di Cézanne in Italia, e Carlo Sisi, già direttore a Palazzo Pitti della Galleria d’Arte Moderna, settore di cui è uno dei maggiori esperti. Tutte le istituzioni citate collaborano a vario titolo al progetto, realizzato con il contributo del Gruppo Banca CR Firenze. Il catalogo è pubblicato da Electa.
Presentando le opere, la mostra racconterà anche le vicende che portarono alla costituzione delle due raccolte e illustrerà l’ambiente artistico e intellettuale fiorentino dell’epoca, costituito in buona parte di grandi personalità internazionali (Bernard Berenson, Vernon Lee, Edith Wharton e tanti altri). Particolare rilievo avranno le figure di Egisto Paolo Fabbri (erede di emigranti fiorentini) e di Charles Loeser (di origine tedesca), le cui famiglie avevano accumulato negli Stati Uniti ricchezze straordinarie. Uno zio di Fabbri era addirittura socio del famoso banchiere Pierpont Morgan. La mostra presenterà, peraltro, anche alcune importanti tele di Pissarro,Van Gogh, Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti con i quali soprattutto Fabbri era in contatto. “L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze”, ha spiegato il presidente Speranza, “conferma così il proprio impegno per contribuire ad arricchire e qualificare l’offerta culturale della città nel solco della sua specifica, altissima tradizione. Dopo i successi delle mostre sul Rinascimento (Botticelli e Filippino, Arnolfo di Cambio, Leon Battista Alberti, Giambologna, Leonardo), propone ora al pubblico internazionale e agli studiosi un importante recupero storico-artistico legato all’arte moderna. Un’iniziativa di indiscutibile novità, attrattiva e grande valore scientifico, frutto della collaborazione tra pubblico e privato, e destinata a figurare tra i massimi eventi del 2007 in Italia”.
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Inaugurazione: 2 marzo 2007
Palazzo Strozzi
piazza Strozzi, 1 - Firenze