Dal Cobalto in poi. L'artista si inserisce nell'ambito dell'arte astratta, in cui eleganza, delicatezza e forza evocativa si fondono insieme per dare vita ad una danza di forme e colori.
Dal Cobalto in poi
La mostra si inserisce nel programma artistico di Camaver Kunsthaus che dopo
diverse collettive di carattere internazionale sta punta alla valorizzazione
di artisti locali che per qualità ed impegno sono pronti ad essere
esportati, osservati, acquistati.
Anna Mottarella è un'artista raffinata che si inserisce nell'ambito
dell'arte astratta, in cui eleganza, delicatezza, e una grande forza
evocativa si fondono insieme per dare vita ad una danza di forme e colori
mai casuale.
Ciò che colpisce di queste opere è il grande equilibro che le governa,
l'artista seppur giovane sembra aver raggiunto un altro grado di
maturazione che si riflette nella gestualità e nella capacità di comunicare
in maniera chiara al fruitore dell'opera d'arte.
Dal Cobalto in poi segna la scoperta della Mottarella di questo colore,
quasi una tappa fondamentale della sua vita e della sua crescita, un colore
che poi non abbandonerà più e che l'aiuterà molto nel far fiorire la sua
creatività.
Il Blu cobalto è un colore molto particolare che nella scala cromatica si
colloca tra il blu e il viola assumendo delle tonalità e dei riflessi molto
profondi, una cromia che simbolicamente ha potente valore di introspezione
psicologica, ma che nelle tonalità cobalto diventa luminoso, elettrico.
L'uso dei Colori non è mai casuale per gli artisti che come Anna
Mottarella sono stati in grado di analizzarsi per portare alla luce le
proprie emozioni, i risvolti inconsci della propria vita, senza troppe
ombre, ma solo con riflessi cobalto.
Il colore è come un codice in queste opere, il blu cobalto spesso contorna
le altre forme colorate diventando metro di paragone per gli altri colori,
come se l'Io dell'artista fosse metro di giudizio e di paragone della realtà
che ci circonda.
I colori si compenetrano e fluttuano in danze eleganti e ordinate sopra le
tele come pensieri liberi, di cui non si percepisce l'inizio di uno e le
fine dell'altro, oppure sono ordinati e accostati in campiture più o meno
regolari come ricordi stipati nella nostra memoria in cui le passioni e le
paure possono convivere, e ancora troviamo stratificazioni di colore,
velature che evocano lo stratificarsi delle esperienze del vissuto
dell'artista, di ogni individuo. Cobalto, quindi l'io che contamina tutti
gli altri aspetti della vita, il nome stesso di questo colore deriva dal
tedesco e significa diabolico perchè in grado di contaminare gli altri
metalli. Eppure tutti i mammiferi hanno bisogno per vivere di sali di
cobalto. Tutti noi per sopravvivere dobbiamo imparare a conoscerci fare i
conti con quella parte più profonda di noi stessi.
E' l'inconscio quindi il vero protagonista di queste opere, l'animo
artistico e sensibile di una donna dalle mille sfumature ma allo stesso
tempo concreta ed equilibrata, un'artista che è riuscita a rendere la
bellezza di un pensiero o di una emozione.
L’inaugurazione con aperitivo si terrà sabato 3 alle ore 18,00.
Camaver Kunsthaus
Via Trento, 76 - Sondrio