Mass
Seoul
616-19 Yeoksam-donh Gangnam-go
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Media Arts in Seoul Soul
dal 5/3/2007 al 10/4/2007

Segnalato da

T-yong Chung



 
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5/3/2007

Media Arts in Seoul Soul

Mass, Seoul

Zimmerfrei, Stefania Galegati, T-yong Chung, Michael Fliri, Luca Bolognesi. Una videorassegna di giovani artisti sul tema dell'allucinazione che ha come elemento catalizzatore l'esperienza "sul campo" dell'artista T-yong Chung. Coreano che da anni lavora in Italia osservando le esperienze che lo circondano.


comunicato stampa

Zimmerfrei, Stefania Galegati, T-yong Chung, Michael Fliri, Luca Bolognesi

La galleria Mass “Media Arts in Seoul Soul”, 616-19 Yeoksam-donh Gangnam-go Seoul, presenta la mostra di Zimmerfrei, Stefania Galegati, T-yong Chung, Michael Fliri, Luca Bolognesi, dal 6 all'11 marzo a cura di Joonsung Yoon e T-Yong Chung.

La mostra collettiva prevede la presentazione di una videorassegna di giovani artisti italiani che conferma l'interesse ormai consolidato, tra i fenomeni d'arte contemporanea dell'occidente verso l'oriente capovolgendo, in questa sede, lo sguardo. L'asse d'attenzione ha come elemento catalizzatore l'esperienza "sul campo" dell'artista T–yong Chung.
Coreano di provenienza, da anni ha cominciato la sua attività di artista in Italia, compiendo un'accurata opera di ricerca non solo personale. Nasce così una scrupolosa capacità di osservazione e valutazione delle esperienze che lo circondano in un ottica di interscambio, per cui crea una possibilità di confronto e di dialogo in territorio neutro. L'osservazione quindi ricade sull'eterogeneità dello sviluppo e delle formazioni appartenenti allo stesso sistema, percorrendo una breve panoramica sulle diverse attitudini degli artisti ospiti sul tema dell'allucinazione, con il video come mezzo d'espressione di ciascuno.

Zimmerfrai (Anna de Manicor, Anna Rispoli, e Massimo Carozzi) con "panorama roma" (2005) esplora quei percorsi di pensiero e di immagine che, in chiave deluoziana, rielaborano la scansione cronologica del tempo. due universi non comunicanti, due temporalità distinte si incontrano nello spazio visivo di Piazza del Popolo a Roma sottraendole dalla legge temporale e trascinandole nell'incertezza della verità labile della visibilità.

Stafana Galegati presenta “the hole”. la sequenza onirica filmica linchiana inscena l'assurdo susseguirsi di consequenzialità slegate dalla logica narrativa. Si manifesta in questo modo l'incapacità di scindere la verità del vissuto con la realtà, in alcuni casi altrettanto concreta, della soddisfazione del desiderio latente del sogno.

T–yong Chung presenta boys and girls: una doppia proiezione ci svela il percorso di una ricerca sui caratteri distintivi dell'individuo. La sequenza filmica indugia su di un soggetto cercando di ritrarne, non solo gli atteggiamenti d'appartenenza o i tratti somatici , ma scavando alla ricerca di una mappatura che caratterizzi l'unicità del singolo, un attestato di unicità che alberga in ognuno di noi, originario, preesistente.

Michal Fliri con "love with eternal while it last" pone la sua ricerca sulla costituzione di apparati effimeri capaci di liberare il corpo dal suo peso fisico e liberandolo dalla scia di tracce che lo costringono al suo passaggio.

Luca Bolognesi presente “to smile”. L'opera riflette sulla perdita di naturalezza data dalla costrizione. La situazione passa dalla leggerezza di un sorriso, alla mutazione di questo in un ghigno alterato dalla contrazione dei muscoli facciali costretti ad una posizione forzata, ponendo l'accento sulla ambiguità del gesto rispetto alla sua verità.

Immagine: T–yong Chung, bussola, 2005, fotografia incorniciata, 70X90 cm

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Galleria Mass
616-19 Yeoksam-dong Gangnam-gu - Seoul
opening hours: Tue-Sat 12pm-7pm

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dal 5/3/2007 al 10/4/2007

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