Ash e' un alchimista; scopre materie, colori e forme che ci appaiono con la loro storia e la loro aura di mistero. La sua materia e' spesso aspra e grezza e i suoi colori, a volte brillanti come l'estate, sono anche gli ardenti colore delle terre di fuoco, della sabbia e delle pietre del deserto, i colori del crepuscolo. In questa materia quasi vulcanica, a volte come una fusione, riunisce nello spazio strutture che sembrano aver finalmente raggiunto una presenza come se fosse sospesa ma immutabile (Jean-Francois Vaucel).
Ash è un alchimista; scopre materie, colori e forme che ci appaiono con la loro storia e la loro aura di mistero.
La sua materia è spesso aspra e grezza e i suoi colori, a volte brillanti come l'estate, sono anche gli ardenti colore delle terre di fuoco, della sabbia e delle pietre del deserto, i colori del crepuscolo.
In questa materia quasi vulcanica, a volte come una fusione, riunisce nello spazio strutture che sembrano aver finalmente raggiunto una presenza come se fosse sospesa ma immutabile. Ma questo equilibrio è il frutto di un cammino attraverso i sedimenti di una storia che non sappiamo se Ash si diletta a rivelarci o, meglio, a nasconderci.
Di questa storia ci lascia intravedere solo delle tracce sottoforma di impronte, parole, cifre o lettere che affiorano come emozione dal caos. Non si tratta di un rebus, questi segni possono essere riferimenti tangibili, sono soprattutto dei segnali che ci comunicano che un mistero c'è, che non necessariamente ci deve essere rivelato.
Non cerchiamo la chiave dei suoi segreti. Restiamo a guardarli come tali per ammirarli meglio.
Jean-Francois Vaucel.
Cenni biografici:
Marc Ash è nato a Oran, in Francia, il 30 novembre 1958. Vive a Tolosa dal 1962 al 1975, anno in cui si trasferisce a Parigi.
Diplomato in marketing strategico inizia una carriera internazionale. Nel 1978 espatria a Londra ma continua a dipingere intensamente.
Nel 1981 lascia Londra per inserirsi lo stesso anno in una società petrolifera brasiliana. Vive tra Parigi e Rio. I suoi frequenti spostamenti in Mauritania e in Asia saranno determinanti per la sua creatività . Scopre il deserto e l'estrema serenità orientale. Da questo momento dipinge senza sosta i territori immaginari della sua infanzia, gli spazi e gli elementi.
Nel 1998 abbandona i confort di una avviata carriera stabilendosi definitivamente a Parigi per consacrarsi esclusivamente alla pittura.
inaugurazione: lunedì 18 giugno ore 21
orario: dal lunedi al venerdì 9.30-12.30 / 15.30-19.30; chiuso sabato e festivi
Galleria Blu, Via Senato 18, Milano, Tel.02.76022404
uesseart@tin.it