O'
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That's a wonder! What is it?
dal 5/3/2007 al 30/3/2007
dalle 15.30 alle 19.30, chiuso festivi e lunedi'

Segnalato da

O'artoteca




 
calendario eventi  :: 




5/3/2007

That's a wonder! What is it?

O', Milano

O'A.I.R e' un programma di residenza per artisti e curatori sviluppato in collaborazione con Hotel Pupik, Austria. Alessandro Bosetti e' un compositore ed artista del suono. Audrey Chen e' una performer e una musicista. Nana Schulz e' un'artista visiva. Installazioni, video e performances.


comunicato stampa

Alessandro Bosetti + Nana Schulz + Audrey Chen

---------------english below

O’ A.(rtisti) I.(n) R.(esidenza)

Presentazione: Martedì 6 Marzo h. 19.00
h. 20.00 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant... performance di AUDREY CHEN (con Iven Chen-Van Dyk)
h. 20.45 LAN (Nana Schulz, Lutz Rehfeld, Andreas Reinhardt) in concerto.

Mercoledì 7 Marzodalle ore 20.30
concerto di Alessandro Bosetti e presentazione del multiplo+cd “exposè” prodotto da Die Schachtel
"eyebrow in the eyebrow place but in your eye place..." solo piece di Audrey Chen
dal 6 al 31 marzo 2007, dalle 15.30 alle 19.30, chiuso festivi e lunedì.

O’A.I.R è un programma di residenza per artisti e curatori sviluppato in collaborazione con Hotel Pupik, Austria.
Avviato nel marzo 2006, il programma prevede quattro appuntamenti per stagione (ottobre 2006-luglio 2007), il terzo “That’s a wonder! What is it?” ospita gli artisti Alessandro Bosetti, Nana Schulz e Audrey Chen, che il 6 marzo 2007 presentano al pubblico le ricerche ed i progetti sviluppati nel corso della loro Residenza iniziata il 16 gennaio.

Il lavoro di Alessandro Bosetti si divide in 3 parti; un nuovo ciclo di composizioni, un installazione ''exposè'' che consiste in una serie di 33 idee stampate e affisse alle pareti, la messa in musica di tre di queste idee che potranno essere ascoltate e un’edizione creata per Die Schachtel che si basa sugli stessi identici materiali dell’installazione.

''exposè''

l'europa è un castello. altrove la scomodità è quotidiana e crudele. dopo molto transito ci sono idee da cui è assolutamente necessario liberarsi. ingombrano la testa. alcune sono già state realizzate. altre lo saranno in futuro. altre ancora sono impossibili da realizzarsi poichè prive di reale interesse. il transito all'esterno dell'europa, a conti fatti, non richiede resoconti. per continuare a viaggiare è invece necessario fare spazio da ciò che ha occupato la mente durante le attese, le file, gli spostamenti. forse negli anni, l'irrequietezza di chi non saprebbe sopravvivere una settiamana rinchiuso in una cella viene mitigata dell'esperienza di ripetuti ritorni. il castello minaccia di crollare. le differenze si annullano mentre la scomodità appare benevola. i trofei diventano oggetti d'uso quotidiano.

Nana Schulz costruisce un’installazione complessa fatta di video e forme organiche che nascono l’una dall’altra. Una scatola scura per la proiezione di un video realizzato durante la permanenza a Milano è la base su cui s’innesta la struttura d’un grande albero costruito con cartone, legno ed altri materiali. Una parte del suo intervento comprende lasciare la porzione di spazio in cui ha ricreato il suo studio tale e quale a come è ora, un ‘work-in-progress-place’ che è parte dell’installazione. “All’improvviso ho un’idea. Piuttosto una chiara immagine di un lavoro di cui ancora non riesco a capire la provenienza ed il significato preciso. Questa volta è un albero che nasce e si sviluppa verso il tetto, ed un cane intento nella ricerca di qualcosa sul pavimento.”

L’intervento di Audrey Chen si articola in una installazione e due performance presentate in due momenti diversi.
- L’installazione/performance 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant... “un progetto collaborativo che utilizza cartone, scudi, navi spaziali, scale a chiocciola, cerniere lampo e un topo dagli intestini grassi. Parliamo di circa 6 anni di storia. molto lontano di fatto. sogni. spaesamento. sviluppo. desideri. e intimità. madre e figlio. trovando casa....” audrey chen (30) iven chen-van dyk (6).
- Il concerto eyebrow in the eyebrow place but in your eye place... improvvisazioni voce/violoncello/electronics

O’ A.I.R. gli artisti:

Alessandro Bosetti è nato a Milano nel 1973. Compositore ed artista del suono. Alessandro lavora indagando la musicalità del linguaggio parlato e gli inusuali aspetti della comunicazione verbale; le sue composizioni, unione di suono e testo, sono inserite in performances, radio broadcastings e published recordings. Nel suo lavoro si muove su una linea a cavallo tra l’antropologia del suono e una composizione che spesso include al suo interno la traduzione ed il fraintendimento nel processo creativo. La ricerca sul campo e le interviste hanno spesso costituito la base delle sue composizioni astratte, insieme con collages di suoni elettro-acustici e acustici, prove di strategie relazionali e pratiche strumentali mai affrontate, indagini vocali e manipolazioni digitali. La sua curiosità verso differenti culture lo porta a viaggiare molto e spesso. Solamente nel 2006 ha vissuto e lavorato nell’Africa Occidentale, Cina, Taiwan, Olanda, Scandinavia, Stati Uniti, Germania e Italia. In futuro prevede di continuare a vivere e lavorare tra Berlino, Milano e Baltimora. http://www.melgun.net

Audrey Chen è una performer e una musicista cino-americana nata nella periferia di Chicago nel 1976.
Con l’utilizzo del violoncello, della voce e dei suoni elettronici analogici, il lavoro di Chen si concentra sulla composizione e la stratificazione delle tecniche tradizionali ed alternative.

Una grande componente del suo lavoro è l’improvvisazione il cui approccio è sempre molto personale e viscerale. Le sue performances raggruppano al loro interno il suono, il movimento e concetti visivi e scultorei. Chen si esibisce nelle sue performances da sola o accompagnata da un ristretto numero di musicisti e danzatori. Oltre a musicisti, ha collaborato con molti grandi improvvisatori quali phil minton, alessandro bosetti, mike cooper, mats gustafsson, sten sandell, mazen kerbaj, jaap blonk, michael zerang, tatsuya nakatani, assif tsahar, scott rosenberg, le quan ninh, joe mcphee, susan alcorn, michele doneda, paolo angeli, e gianni gebbia. Alcuni dei suoi attuali progetti includono duo con gianni gebbia, tatsuya nakatani, alessandro bosetti e nate wooley; il trio SILO con nate wooley e leonel kaplan; e infine Trockeneis con andy hayleck, dan breen, catherine pancake e paul neidhardt

Chen si è esibita in europa, russia, australia, nuova zelanda, cina, giappone, taiwan e negli USA.
Vive attualmente a Baltimora (USA) dove è membro della red room and high zero collective, un progetto sottoforma di festival dedicato alla musica improvvisata.
http://www.audreychen.com
http://www.myspace.com/audreychen
http://www.redroom.org
http://www.highzero.org

Nana Schulz è un’artista visiva nata a Lubecca, germania nel 1967. Ha studiato pittura e scultura presso il Muthesius Schule di Kiel. Lo studio della danza e della musica durante tutta la sua infanzia, l’ha portata a lavorare in diverse discipline quali il cinema, la scultura, istallazione, disegno, performance e musica. E’ stata uno dei membri fondatori delle gallerie Prima Kunst e.V. in Kiel nel 1989; danzatrice e performer del Theatre Danse Grotesque Tatoeba e.V.,di Berlino, lavorando a contatto con i compositori del film musicale „Soundsfiction Music Production“. Dal 2002 si è esibita moltte volte insieme a Martin Schräder, sotto il nome di Shulz&Schraeder“; nel 2004 ha fondato, insieme a R.Skibowski e N.Schlüter,, il gruppo „projektgruppe sssk“, che consiste in un progetto di educazione per i bambini che hanno subito abusi. Suona il flauto traverso in differenti gruppi musicali, tra cui attualmente la band LAN. Il suo lavoro è complessivamente basato sulla scultura e film che si uniscono insieme a formare installazioni ambientali.

LAN
Lutz Rehfeld (alias dog>nobler, vedi http://www.dognobler.de) on the groovebox
Andreas Reinhardt, trumpet, flugelhorn
Nana Schulz, transverse flut
Elettronica sperimentale con musica-fatta-a-mano, LAN sono sempre sopresi da loro stessi. Nati dopo lo scioglimento nell’estate 2006 della band dog

"That's a wonder! What is it?”
Nasce in collaborazione a Die Schachtel, Milano e Il Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola.
Grazie a Giuseppe Ielasi, Angelo Colombo, Fabio Carboni e Bruno Stucchi.
Con il supporto di
Kulturamt der Landeshauptstadt Kiel, Germany
Kulturabteilung der Staatskanzlei des Landes Schleswig-Holstein, Germany

O’ A.I.R. è un programma promosso da O’artoteca, associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg’schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione e con il contributo di Provincia di Milano —inContemporanea la rete dell’arte.

---------------english

Presentation 6th March h. 7.00 pm
h. 8.00 pm 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant... performance by AUDREY CHEN (with Iven Chen-Van Dyk)
h. 8.45pm LAN (Nana Schulz, Lutz Rehfeld, Andreas Reinhardt) in concert.

7th March from 8.30 pm
concert by Alessandro Bosetti and presentation of the multiple+cd “exposè” produced by Die Schachtel
“eyebrow in the eyebrow place but in your eye place...” solo piece by Audrey Chen

6th to 31st march 2007, 3.30 to 7.30 pm
close monday and holidays.

O’A.I.R. is a programme of residencies for artists and curators, taking place in the gallery space of O’artoteca, Milan, Italy developed in collaboration with Hotel Pupik (Austria). The project, started in 2006, counts four residency programmes per year (october 2006 – july 2007 ). The third one, “That’s a wonder! What is it?”, hosts the artists Alessandro Bosetti, Nana Schulz and Audrey Chen, who will present on March 6th 2007 the works&researches developed during their Residence (started in january 16th).

The work of Alessandro Bosetti is divided in three parts: a new cycle of opus; an istallation called ''exposè'' (33 ideas printed and posted up on the wall); three music compositions based on three of those 33 ideas; and a new music edition (created for Die Schachtel) based on the same materials of the installation.

''exposè''

Europe is a castle. Elsewhere you find a discomfort that is both daily and cruel. After much traveling, it is absolutely necessary to release certain ideas. They clog one’s head. Some have already been carried out. Others will be in the future. Others still are impossible to carry out because they lack any tangible interests. Traveling outside of Europe doesn’t require any report. To continue traveling, however, it’s necessary to get some space from all the things that filled your mind during the delays, queues, the endless transfers. Perhaps, over the years, the restlessness of whoever that couldn’t survive a week locked up in a cell is mitigated by the experience of repetitive comebacks. The castle threatens to collapse. The differences are effaced while the discomfort appears benevolent. Trophies become objects of daily use.

Nana Schulz builds a complex installation composed by videos and organic forms taking place the one on the other, and growing one from the other. A dark box for a video screening, created during the Residence, is the basis of the big tree made of wood, paperboard and other materials. One part of her work is also leaving the share of the space, used like a personal studio, as well as it is right now, a sort of ‘work-in-progress-place’, becoming itself a part of the installation.
Suddenly I have an idea and rather exact picture of a work, not even knowly, when it came from or what it is about. This time it’s a tree growing upon the roof and a dog seeking for something in the underground.

The project of Audrey Chen is composed by an installation and two performances showed in two different moments:
- installation/performance “ 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant...“ - a collaborative project utilizing cardboard, shields, spaceships, winding stairs, zippers, and a mouse with fat intestines. We are talking about 6 years of history. farther back in fact. dreams. displacement. development. desires. and intimacy. mother and son. finding home... - audrey chen (30) and iven chen-van dyk (6).
- the concert “eyebrow in the eyebrow place but in your eye place...” - solo improvisations. antics. - audrey chen (voice/cello/electronics)

O’ A.I.R. About the Artists:

Alessandro Bosetti Was born in Milan, Italy in 1973. Composer and sound artist. He works on the musicality of spoken words and unusual aspects of spoken communication and produced text-sound compositions featured in live performances, radio broadcastings and published recordings. In his work he moves on the line between sound anthropology and composition often including translation and misunderstanding in the creative process. Field research and interviews often build the basis for his abstract compositions along with electro-acoustic and acoustic collages, relational strategies,trained and untrained instrumental practices, vocal explorations and digital manipulations. Since he's curious about differences he travels. Just in 2006 he's been living and working in West Africa, China, Taiwan, Holland, Scandinavia, United States , Germany and Italy. For the future he plans to be living and working between Berlin (D), Milano (I) and Baltimore (USA). http://www.melgun.net

Audrey Chen is a chinese-american musician and performance artist born outside of chicago in 1976. using the cello, voice and analog electronics, chen’s work focuses on the combination and layering of traditional and extended techniques. a large component of her music is improvised and her approach to this is often extremely personal and visceral. her performance work incorporates sound, movement and visual/sculptural concepts. chen performs solo and in collaboration with a wide number of musicians and dancers. Among musicians, she has worked with many great improvisers, including phil minton, alessandro bosetti, mike cooper, mats gustafsson, sten sandell, mazen kerbaj, jaap blonk, michael zerang, tatsuya nakatani, assif tsahar, scott rosenberg, le quan ninh, joe mcphee, susan alcorn, michele doneda, paolo angeli, and gianni gebbia. some current projects include duos with gianni gebbia, tatsuya nakatani, alessandro bosetti and nate wooley. the SILO trio with nate wooley and leonel kaplan. and Trockeneis with andy hayleck, dan breen, catherine pancake and paul neidhardt. chen has performed in europe, russia, australia, new zealand, china, japan, taiwan and the USA. She is currently based in Baltimore, MD USA where she is member of the red room and high zero collective, an on-going series and international festival devoted to experimental improvised music.

http://www.audreychen.com
http://www.myspace.com/audreychen
http://www.redroom.org
http://www.highzero.org .

Nana Schulz Nana Schulz is a visual artist, born in Luebeck/Germany in 1967. She studied painting and sculpture at the Muthesius Schule in Kiel. Educated in dance and music in her childhood, she worked in several disciplins as film, sculpture, installation, drawings, performance and music. She was foundation member of the galerie Prima Kunst e.V. in Kiel in 1989, she was dancer and performer in the Theatre Danse Grotesque Tatoeba e.V., Berlin , working together with the filmmusic composers „Soundsfiction Music Production“. Since 2002 she made some exhibition together with Martin Schräder, under the name „Schulz&Schraeder“, in 2004 she founded the group „projektgruppe sssk“, together with the Artists R.Skibowski and N.Schlüter, which is an education project for injured children.
She plays transverse flute in different bands, the current one is called LAN. Her works is mostly based on sculpture and film, which come together in installations and environments.

LAN
Lutz Rehfeld (alias dog>nobler, have a look at http://www.dognobler.de) on the groovebox
Andreas Reinhardt, trumpet, flugelhorn
Nana Schulz, transverse flut
its experimental electronics with handmade musik, they are always surprised by themself. LAN is born 2006, after the former band dog>nobler came apart in summer 2006. Lutz, who is a filmcomposer (soundsfiction music production) and Andreas, a visual artist, play together since about 6 years.

"That's a wonder! What is it?”
Is acollaboration with Die Schachtel, Milano and Il Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola.
Specila thanks to Giuseppe Ielasi, Angelo Colombo, Fabio Carboni e Bruno Stucchi.
With the support of
Kulturamt der Landeshauptstadt Kiel, Germany
Kulturabteilung der Staatskanzlei des Landes Schleswig-Holstein, Germany

O’ A.I.R. is a programme promoted by O’artoteca, associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg’schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaboration and with the support of Provincia di Milano —inContemporanea la rete dell’arte.

Inaugurazione: 6 marzo ore 19

O'Artoteca
via Pastrengo 12 - Milano
Orario: dalle 15.30 alle 19.30, chiuso festivi e lunedì
Ingresso libero

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