Fondazione Luciana Matalon
Milano
Foro Buonaparte, 67
02 45470885 FAX 02 700526236
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Samo Koler
dal 7/3/2007 al 1/4/2007
Da martedi' a sabato 10-13 14-19, domenica e lunedi' chiuso

Segnalato da

Fondazione Matalon



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Samo Koler
Floriano De Santi



 
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7/3/2007

Samo Koler

Fondazione Luciana Matalon, Milano

Opere 1956-1986. Una selezione di dipinti prodotti nel trentennio piu' prolifico dell'artista slovacco, in cui si percepisce un distacco dall'accademismo verso una sperimentazione informale che ha come tema dominante la luce.


comunicato stampa

Opere 1956-1986

A cura di: Floriano De Santi

Promossa dal Museo Fondazione Luciana Matalon di Milano in collaborazione con l’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, s’inaugura l’8 marzo 2007 negli ambienti del Museo, la mostra antologica Samo Koler. Opere 1956–1986.

Curata da Floriano De Santi, la mostra raccoglie una selezione di opere prodotte nel trentennio più prolifico dell’artista slovacco, in cui finalmente si percepisce un distacco dall’accademismo verso una sperimentazione informale che ha come tema dominante la luce.

Samo Koler nasce il 24 dicembre 1909 a Ljubljana. Per la sua personalità complessa ha vissuto tutto il travaglio del secolo scorso, cambiando ben quattro cittadinanze e rimanendo per otto anni apolide. Comincia ad esporre da giovanissimo. Una concomitanza di eventi politici e storici lo portano nei primi anni Cinquanta a Parigi, Bruxelles, Londra, Ginevra.

La sua ricerca sulla luce continua fino a sfociare nella sintesi dei pochi colori sul foglio bianco o su tele bianche; queste sono le opere degli anni Ottanta, che riprendono il tema dei “grattacieli” maturato negli anni Settanta, ma pensato per lunghi anni, già dopo il suo primo viaggio a New York nel 1961.

Come dice Floriano De Santi nel testo critico del catalogo: Quando Koler disegna sulla superficie di una tela e di un foglio, egli non controlla la tenebra dal di fuori, seduto all’esterno del proprio abisso, come un osservatore sdoppiato che finge di essere dentro. Non si abbandona passivamente alla tenebra e alle sue rêveries, nel sonno o nell’estasi, come un visionario inebriato. Vive immerso nell’ultima profondità della tenebra, scavando ancora un abisso dentro l’abisso: è là dentro, come nessuno; eppure serba un distacco, un controllo ottenuto nel cuore steso della tenebra, indistinguibile dalla tenebra.

Catalogo Verso l’Arte Edizioni

Ufficio Stampa
Chiara Belli, Carlotta Pezzolo
Tel. 02 878781 fax. 02 700526236
e-mail: fineart@fondazionematalon.org

Inaugurazione: giovedì 8 marzo 2007 ore 18.30

Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67 - Milano
Orari: da martedì a sabato 10-13 14-19, domenica e lunedì chiuso
Ingresso gratuito

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