The British School at Rome
Roma
via Gramsci, 61
06 32649385 FAX 06 3221201
WEB
Collettiva
dal 25/6/2001 al 28/6/2001

Segnalato da

Jacopo Benci




 
calendario eventi  :: 




25/6/2001

Collettiva

The British School at Rome, Roma

Inaugurano alla British School at Rome alle ore 18.30: Annie Cattrell, Christopher Graham, Paula Kane, Lala Meredith-Vula, Valerie Tring, e un intervento di James Fisher.


comunicato stampa


ANNIE CATTRELL
"Il corpo ha un'anatomia, così come il cervello; possono essere spiegati come segue. All'interno del cervello vi sono regioni ove si localizzano i siti dei sensi, delle emozioni e dei ricordi. Sono affascinata dalla relazione fra quella che è un'entità fisica (ad esempio la materia grigia nel cervello, o la muscolatura del corpo) e quelli che di fatto sono i luoghi del pensiero e della mente forse della coscienza.
Gli stimoli esterni (ad esempio il suono o l'odore) viaggiano attraverso i sensi corporei fin nel profondo del cervello, generando il potenziale per l'attivazione e la crescita neurologica. Ritengo che la nostra conformazione genetica e quest'attività di crescita costituiscano il legato di ciò che noi siamo. Con questi pensieri in mente, sto lavorando ad una installazione sito-specifica intitolata "Making Sense".
Il lavoro è tridimensionale e si correla direttamente all'architettura del mio studio, lo spazio ove allo stesso tempo vivo e lavoro". [AC]

Annie Cattrell (Arts Council of England Helen Chadwick Fellow, giugno 2000 e aprile-giugno 2001) è nata a Glasgow. Ha studiato alla Glasgow School of Art, all'Università dell'Ulster, Belfast, e al Royal College of Art, Londra. Durante il 2001 ha tenuto personali alla Anne Faggionato Gallery di Londra e alla Galerie Werner Klein di Colonia. Nel 2002 parteciperà alla mostra "Head On" allo Science Museum di Londra, organizzata dal Wellcome Trust. In precedenza aveva partecipato a "The New Anatomists" alla 210 Gallery del Wellcome Institute.


CHRISTOPHER GRAHAM
"Il mio lavoro riguarda soprattutto la fascinazione che provo verso la confusione che le identità visibili possono causare. Sulla base di questa curiosità, sono intensamente stimolato dal fatto di trovarmi in una città in cui la cultura urbana contemporanea si svolge sullo sfondo visibile e monumentale delle origini della cultura occidentale.
Ispirato inizialmente dai vari slogan usati nel corso della recente campagna elettorale a Roma, mi sono impegnato in un'esplorazione intuitiva e giocosa dello scrivere, della stratificazione e ripetizione di poarole. Oltre a creare un'estetica, il lavoro porta a considerare la natura ambigua e gli slittamenti nel significato contestuale delle parole a seconda di chi le usa.
Il dizionario italiano, l'ascoltare la radio e la gente che parla sono stati una valida fonte di materiale. Parole e frasi vengono scritte, coperte, e nuovamente riscritte. In alcuni casi, la carta adesiva viene usata per formare strati laddove parole quali 'imboscarsi' e 'culo' vengono scritte, celate e riscritte di nuovo. Le immagini risultanti sono figurativamnte and letteralmente dense, nell'intento di rivendicare la fisicità dei materiali. La mia attività creativa spesso mi sconcerta, mi confonde e mi pone domande nella stessa misura in cui io la metto in questione; ma il mio intento è di rispondere con immaginazione e consapevolezza critica". [CG]

Christopher Graham (Rome Scholar in the Fine Arts, aprile-agosto 2001) è nato nel 1964 a Londra, dove vive e lavora.


PAULA KANE
"Paula Kane usa gli oggetti della vita domestica, prodotti in massa, quali punto di partenza delle sue nature morte. Cose usa-e-getta quali flaconi di shampoo e bottiglie di bibite vengono dipinte iterativamente. Questi sono gli oggetti che l'artista si diverte a scegliere, possedere, ordinare e manipolare. In questo processo giocoso si sviluppano composizioni tramite cui Kane mira a esaltare la consapevolezza fisica dei singoli oggetti in relazione agli altri che li circondano, rendendoli senzienti e sensibili gli uni verso gli altri.
Le superfici di questi oggetti sono spesso trasparenti e illuminate in modo concentrato, e gettano ombre illuminate e colorate che rammentano le vetrate istoriate. Ci ritroviamo davanti a immagini di oggetti familiari di poca importanza cui viene conferito un valore implicito, quasi fossero reliquie". [PK]

Paula Kane (Abbey Awardee in Painting, aprile-giugno 2001) è nata a Glasgow nel 1970. Ha studiato al Goldsmiths' College, Londra. Ha tenuto personali alla Galerie Zurcher, Parigi, e alla Galerie Wallner, Svezia. Ha partecipato recentemente alle mostre "Haunted by Happiness", Jerwood Gallery, Londra, e alla 20a e 21a John Moores Exhibition. Ha ricevuto un London Arts Board Award, una Henry Moore's Fellowship, e un Delfina Studio Trust Award.


LALA MEREDITH-VULA
Lavoro in corso: La società marginalizzata contempla l'Arte.
"Ho iniziato col pensare Roma in quanto città che fu costruita da schiavi, e quindi ho osservato la moderna classe di schiavi di Roma. Ho fotografato immigranti e rifugiati che, esausti per il lavoro, dormivano sui tram. Quindi ho invitato alcune di queste persone a farsi fotografare vicino o entro alcuni dei monumenti più sublimi di Roma. Continuerò questa serie fotografando dei rifugiati mentre contemplano l'arte. Questa fotografia ritrae Carol Neamit, un romeno ex operaio delle miniere di carbone, che contempla l'arte in San Pietro in Montorio. Le altre fotografie presentano persone albanesi, romene e macedoni in luoghi diversi, soprattutto a Roma (San Pietro, il Tempietto del Bramante, Santa Maria di Galeria, San Pietro in Montorio) e ad Arezzo." [Lala Meredith-Vula]". [LM-V]

Lala Meredith-Vula (Sargant Fellow, aprile-luglio 2001) è nata a Sarajevo, Bosnia nel 1966. Ha studiato Fine Art al Goldsmiths' College, Università di Londra.
Ha tenuto personali alla Photographers' Gallery, Londra; Placentia Arte, Piacenza; e in altre gallerie in Kosovo, a Zagabria, Salonicco, e in Albania. Lala Meredith-Vula ha rappresentato l'Albania nella XLVIII Biennale di Venezia (1999). Ha partecipato fra l'altro alla mostra "Freeze", Londra (1988), e a mostre a New York, Berlino, e in Albania, nonché a Pescara per il LII Premio Michetti (giugno 2001).
http://www.lalameredithvula.com


VALERIE TRING
"La seguo, colei che avanza, 'la fanciulla dallo splendido incedere', che muove verso l'inquadratura o il suo limite. Gradiva (Mars Gradivas), musa di Freud e dei Surrealisti, soggetta al mito della metamorfosi, rimane un frammento collocato nel Museo Chiaramonti, in Vaticano, le cui reali origini vengono fatte risalire a Villa Palombara piuttosto che all'antica Pompeii cui è stata sempre connessa.
Mentre la cerco fra le rovine, non importa se monumentali o di una semplice tomba, vengo destabilizzata dalla loro presenza, la memoria storica mi sfugge, e viene tramutata nel mio tempo personale; tale è la natura spettrale della memoria.
Desidero questi edifici romani; stranieri resistenti alla comprensione, intrecciati di leggende di origini cristiane e pagane, abbandonati o sepolti durante il Medioevo o usati come cave nel Rinascimento. Patisco una nostalgia per l'ignoto, un ritorno alle loro origini arcaiche, gli invisibili pallidi e levigati travertino e marmo, facciate e interni. Scavo i miei sogni, in un ritorno a questi esseri bianchi e spettrali". [VT]

Valerie Tring (Australia Council Resident Artist, aprile-giugno 2001) è nata a Lower Hutt, Nuova Zelanda, e nel 1978 si è trasferita a Perth, Western Australia. Ha studiato al West Australian Institute of Technology, The University of Western Australia, e all'Università di Sydney. Ha tenuto la sua prima personale alla Galerie Dusseldorf di Perth nel 1990, e nel 1991 alla Mori Gallery, Sydney. Ha partecipato nel 1992 a "Unfamiliar Territory - Second Adelaide Biennial of Australian Art" alla Art Gallery of South Australia. Nel 1994 si è stabilita a Sydney, dove ha esposto alla Mori Gallery nel 1996 e 1998. La sua personale più recente è "painting and danger ii" al CCAS, Canberra, nel 1999. Nel 2000 è stata Artist in Residence alla School of Art, Curtin University.


James Fisher, Work in progress, June 2001.
"Mi ritrovo istintivamente attratto verso il 'pattern', e la mia fascinazione per le simmetrie tramite cui esaminiamo e dividiamo la terra ha motivato la mia attuale investigazione sui labirinti.
Ciò che più mi interessa è il modo in cui la pittura può operare come equivalente poetico e grafico dei fili tramite cui determiniamo la nostra collocazione: la struttura cartografica del sistema circolatorio di una foglia, o il nostro respiro condensato in una mattina d'inverno.
Trovandomi presso l'entrata di Santo Stefano Rotondo, mi sono d'un tratto reso conto di come il trovarmi a Roma stia consolidando questo circuito. Lo spazio era una simmetria, interrotta da un pavimento ligneo posato a metà.
Nonostante ciò, i suoi perfetti spazi cilindrici d'un bianco gesso sembravano l'occhio di un tifone, attorno a cui orbitano indicatori (terra, coppette di carta per dolci, portacenere, contenitori per salviette, tappi di bottiglia, schiacciamosche)". [JF]

James Fisher (Abbey Scholar in Painting, aprile-dicembre 2001) è nato nello Hertfordshire nel 1972. Ha studiato al Royal College of Art, Londra. Ha esposto in Canada, a New York, e in Gran Bretagna, in particolare al Kettle's Yard Open, Cambridge, e al Gardner Arts Centre, Brighton. E' 'Visiting Lecturer' al Royal College of Art, e 'Drawing Tutor' all'Anglia Polytechnic University, Cambridge.


Inaugurazione martedì 26 giugno ore 18.30

Orario 16.30-19.00 e per appuntamento

The British School at Rome
via Gramsci 61, 00197 Roma
Tel 06 3264939

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