David Begbie: sculture elaborate attraverso l'uso del reticolato di filo d'acciaio sagomato a mano. Mariuccia Pisani: disegni su forex, fotografie, e video di performance, per svelare l'immagine della donna che si trova dietro al corpo.
David Begbie
Galleria uno
La Galleria Uno accoglie le sculture di David Begbie (Edimburgo, 1955), artista che ha quasi sempre esclusivamente lavorato con le forme del corpo umano, che elabora attraverso la sua personale tecnica data dall’uso del reticolato di filo d’acciaio sagomato a mano. Il materiale coinvolge fisicamente il modo in cui l’opera viene creata, la maglia ha la proprietà di dare maggiore vitalità alla scultura, il suo essere malleabile conferisce potenza espressiva e perfezione delle forme.
Il corpo è studiato sia nella sua perfezione anatomica, sia nel suo essere una faccia esterna in perpetuo confronto con il mondo: nello stesso modo l’opera nasce per mettersi in relazione con lo spazio che la circonda grazie alla luce e alle ombre da essa prodotte in modo strategico, parti integranti della composizione.
Questi corpi tridimensionali di maglia piatta possono essere figure intere a grandezza naturale, monumentali o miniature, gruppi di figure, o frammenti (torsi, mani, piedi), figure parziali che esaltano le forme di una particolare parte del corpo.
David Begbie collabora anche a progetti insieme ad architetti, interior designers, fashion designers, scenografi teatrali.Ha esposto in gallerie a Londra, Zurigo, Toronto, Roma, Madrid, Los Angeles, New York, Miami, Sydney, Vancouver, Honk Kong; è presente in collezioni private e in Musei quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la National Gallery di Canberra, la National Gallery del Canada, il Museo Beelden aan Zee in Olanda.
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Mariuccia Pisani
Galleria due
Mariuccia Pisani (New York, 1973) espone nella Galleria Due disegni su forex, fotografie, e video di performance.Il suo lavoro svela, togliendone i filtri, l’immagine della donna che si trova dietro al corpo. Esponendo il corpo fa ingranare riflessioni sugli stereotipi femminili che superficialmente vengono connotati dalla società e, contemporaneamente, fa trasparire la reale identità, tra forza e debolezza, della donna.
La linea nera, unica e continua, dei disegni su forex, ha nei colori primari che evidenziano una parte del corpo, i focalizzatori di un particolare tema. L’apparente senso di serenità e armonia in realtà è denotato da un forte contrasto e, incentrandosi sull’autoritratto, Mariuccia Pisani dà un senso intimo alla propria opera. Le composizioni con polaroid affiancano antichi santini (con le immagini di Sante e Madonne) ad autoritratti di particolari del corpo.
I due video “Consumo Veloce”, ambientati a New York e a Tokyo, mettono in vetrina il corpo nudo dell’artista, immobile per ore per la strada, all’interno di un sacco di plastica trasparente posto accanto ad altri sacchi della spazzatura. Consumato o ancora da consumare, il corpo ha la visibilità di un qualsiasi rifiuto quotidiano, ma i passanti non sembrano farci troppo caso: ad eccezione della replica a Roma, in Via Condotti, quando Mariuccia Pisani è stata denunciata alla polizia ed il video sequestrato. Mariuccia Pisani ha esposto in personali e collettive a Pescara, Ferrara, Bologna, Torino, Roma, Trevi, Berlino; e ha partecipato a video festival a Clermont Ferrand (Francia), Utrech (Olanda), Chiasso (Svizzera), Kansas City (USA), Milano, Pescara, Torino.
Inaugurazione: giovedì 8 Marzo. Ore 18:00
Il Ponte Contemporanea
Via Monserrato 23
Orario: dal Lunedì al Sabato 12.00-20.00
Ingresso libero