Architettura di carta, scenografia e invenzioni di Gabriele Ferrari. A cura di Eleonora Frattarolo. Gabriele Ferrari ha iniziato e prosegue la sua attivita' di artista nella citta' di Parma, ove ha esposto piu' volte esordendo assieme ad artisti della sua stessa generazione che mossero i primi passi elaborando le tematiche concettuali alla luce di differenti riflessioni.
Architettura di carta, scenografia e invenzioni di Gabriele Ferrari
A cura di Eleonora Frattarolo
Gabriele Ferrari ha iniziato e prosegue la sua attività di artista nella città di Parma, ove ha esposto più volte esordendo assieme ad artisti della sua stessa generazione che mossero i primi passi elaborando le tematiche concettuali alla luce di differenti riflessioni.
La particolarità di Ferrari da sempre è consistita sia nelle poliedriche capacità disegnative e pittoriche, sia nella frequentazione assidua della materia e della tecnica che tengono la pittura in conto di stretta unità tra mano e intelletto, come peraltro è sempre stato nel miglior "concettuale" italiano.
Negli ultimi anni, la riflessione sui materiali, unita all'interesse per l'immateriale, che avanza sempre più nel mondo dell'arte grazie alle nuove tecnologie, ha portato Ferrari ad una personalissima idea di replica del concreto, di strutturazione di una "sindone" delle cose, che struttura la buccia del reale: con paste cartacee rese malleabili come una pellicola, Ferrari ricostruisce frammenti di architettura, parti di interni, oggetti, che vengono poi ripresi dal colore, e diventano così, replicanti cavi, larve, gusci, vuoti involucri, fragili crisalidi senza spina dorsale. Perché la spina dorsale, ciò che "tiene", é la vita stessa, che riempie l'apparenza, che fornisce anima all'immagine, e le dà polpa e succo e consistenza. Appare così, l'opera di Ferrari, come una messa in scena, qualcosa di teatrale, di letterario, un universo di luoghi e oggetti replicanti: una rappresentazione priva di affanni, immobile e lieve, e perciò ancora più estraniante e tragica, come solo può essere un clone.
Nella Chiesa di San Ludovico, messa a disposizione dal Comune di Parma, Ferrari innalzerà , architettura di carta in scala 1:1, le volte sottocrociera ovest dell'Ospedale Vecchio, costruite nel 1530 per opera dell'architetto Gianfrancesco Testa: omaggio alla città di Parma, mistione di spazi e di tempo, di architettura vera e di architettura dell'inganno, di materiale e di effimero frutto anche delle possibilità dell'immateriale tecnologico. La ricostruzione tridimensionale è stata possibile infatti grazie all'impiego di un sofisticato software.
Inaugurazione: Sabato 14 Luglio h. 18.00
Orari: h. 10-13 e 16-19 dal martedì alla domenica, chiusura lunedì, ingresso gratuito
Galleria S. Ludovico, angolo Via Cavour, B.go del Parmigianino, Parma
Organizzazione: Palazzo Pigorini, Strada della Repubblica 29, 43100 Parma
Silvana Randazzo tel. 0521.218669 fax 0521.231142
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