Il tema dei dipinti di Massimo De Lorenzi e' il corpo femminile, sempre avvolto da un'atmosfera irreale e notturna. Nella produzione di Susy Pugliese e' l'argilla l'unica materia di ricerca ed espressione, e l'oggetto per antonomasia il vaso, al quale dedica gran parte dei suoi studi.
Massimo De Lorenzi e Susy Pugliese
A cura di Leonardo Tizi con Junior Zunica
Di nuovo una doppia personale ad ARCH; dal 16 al 28 marzo 2007 la galleria ospiterà i dipinti di Massimo De Lorenzi, pittore sensibile e raffinato, e le ceramiche artistiche di Susy Pugliese, insignita del marchio “Roma Arte Eccelsa“ per l’artigianato artistico e di qualità del Comune di Roma.
Massimo De Lorenzi ha frequentato il I Liceo artistico di Roma, dimostrando fin da giovanissimo una particolare propensione per il disegno. Fondamentale per la sua formazione artistica l'incontro a Bruxelles con il pittore Pierre Chariot, uno dei maggiori acquerellisti belgi, e con il pittore spagnolo Pedro Cano.
Il tema prevalente dei suoi dipinti è il corpo femminile, sempre avvolto da un’atmosfera irreale e notturna. Il critico Sergio Tassi di lui ha scritto: Nei nudi notturni di De Lorenzi i corpi emergono dal nulla, lividi e allungati come certe figure di El Greco. Anatomie diafane e irreali che sembrano suggerire concetti neoplatonici rivisitati in chiave cosmologica: laddove non è più la materia a custodire gelosamente tutte le forme possibili, bensì il vuoto, carico di energia e particelle virtuali.
Visioni oniriche, allusive, parlano di un inconscio fatto di ansie, turbamenti, riflessioni, risvegli. Profumi mentali femminili si lasciano raccontare per metafora e analogia attraverso corpi parzialmente svelati, che non riflettono superficialmente una qualche luce esterna, essendone piuttosto internamente e intimamente pervasi, come nubi allumate da scariche temporalesche, nebulose nel nerissimo silenzio del non essere cosmico. La pittura di Massimo De Lorenzi è solo apparentemente compendiaria: labili tracce mnestiche dai contorni indefiniti, le sue figure sono pazientemente ricostruite; le atmosfere puntualmente riportate. Le armonie e disarmonie interne concorrono allora a formare i monocromi accordi dei suoi nudi notturni, rilasciando sulla tela un impasto sapiente ed antico, frutto di intenso e paziente ricercare.
Tra le mostre: Galleria Faleria, Roma; Hotel Sheraton, Roma; Galleria L’Angelo Azzurro; Sala Comunale Frasso Sabino; Ass. Cult. Musadè, Roma; Sala del Comune di Rieti (Telethon); Spazio Micro, Roma.
Susy Pugliese, napoletana di nascita, vive e lavora a Roma dal 1976. Dal 1985 si dedica allo studio e alla lavorazione della ceramica. Nel 1999 consegue l’attestato del corso di Ceramica presso la “Scuola di arti ornamentali San Giacomo” di Roma. Presso la stessa scuola nel 2002 consegue l’attestato di Arti Plastiche, nel 2006 quello di Paper Clay.
Nella produzione artistica di Susy Pugliese è l’argilla la unica materia di ricerca ed espressione, l’oggetto per antonomasia il vaso, al quale dedica gran parte dei suoi studi. Vasi che riempiono e invadono lo spazio e che sembrano riferirsi all’ambiente che li circonda più come forme architettoniche che come oggetti funzionali. I vasi di Susy Pugliese hanno forme e linee che rimandano all’antichità e alla tradizione ceramica, ma tutti presentano soluzioni tecniche sperimentali e personali. Gli ossidi e gli smalti che li ricoprono alludono al metallo, al bronzo; rievocano antichi reperti, vasi sacri, improvvisano elmi, cotte e maglie di armature.
Le ceramiche di Susy Pugliese si sottraggono alla loro storia di utilità e alla loro funzione decorativa e ornamentale acquisita nel tempo; è l’architettura il riferimento della ricerca dell’autore, la materia il mezzo per proporre inversioni strutturali e illusioni ottiche, l’arbitrio il metodo meticolosamente guidato dalla ragione dove ciò che appare ai nostri occhi conserva della fragilità solo l’idea.
Tra le mostre: “Mostra di arte & design 2002”, Palazzi Comunali di Todi; 53° Concorso internazionale della ceramica d’arte contemporanea, Museo internazionale della ceramica di Faenza; “Arte in tavola“ 2003, Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale, Roma; Galleria 03, Orvieto.
Durante il periodo della mostra, insieme alle ceramiche di Susy Pugliese e ai dipinti di Massimo De Lorenzi, la galleria presenterà al pubblico oggetti unici di arte, moda, gioiello e design di: Raffaella Ciccia, Giulia Garroni, Laura Marchianò, Paolo Ramponi, Marloes Mandaat, Daniela Massacci, Enrico Frapiccini (gioielli), Tommaso Garavini, Ricchezza Falcone e Veturia Manni.
L’evento sarà patrocinato dal Comune di Roma.
Galleria ARCH
via Giovanni Lanza, 91a - Roma