Galleria per un giorno
Galleria per un giorno
Il passato recente è ricco di casi interessanti di artisti che,
singolarmente o in gruppo, hanno legato il nome di un particolare locale
al loro, e stimolato la nascita, di gruppi di affinità, movimenti di
opinione, canali informali di circolazione delle opere d'arte, attraverso
il richiamo di una clientela sempre più interessata. La relazione che lega
il lavoro di Yves Klein a La Coupole di Parigi, o il nome del bar
barcellonese Els quatre gats alla frequentazione di Picasso, Mirò, Gaudì,
i bistrò di Montmartre alle serate di Van Gogh e Gaugin, La colombe a St.
Paul des Vence, il Kalp di Vienna ai nomi dell'Azionismo viennese o, per
citare qualche caso italiano, Marinetti e Prampolini ai locali in cui
organizzavano le loro cene futuriste, il Pescetto di Albissola tra gli
anni Cinquanta e Sessanta ai nomi di Fontana, Capogrossi, Manzoni, Venezia
al ristorante La colomba, rimane ancora oggi indissolubile nella memoria.
In un'ottica analoga, il progetto Galerie für einen Tag/galleria per un
giorno prevede inizialmente il coinvolgimento di due locali, uno di
Norimberga e uno di Torino. Secondo un calendario articolato su cinque
appuntamenti con artisti europei, gli spazi del Casandra e del La Pace
vengono aperti all'arte, trasformandosi "per un giorno" (simbolicamente,
in realtà per tutta la durata dell'esposizione) in gallerie nelle quali la
fruizione da parte del pubblico della mostra in corso diventa conviviale,
mescolandosi al piacere del cibo e del buon vino in compagnia.
Per sottolineare il rapporto d'elezione che si vuole creare tra arte,
cibo e convivialità, l'artista coinvolto proporrà, al momento
dell'inaugurazione, un piatto o l'accostamento tra un cibo ed un vino che
durante tutta la durata della mostra potranno essere richiesti dal
cliente-visitatore come "proposte d'autore". La visione delle opere
esposte verrà così in un certo senso completata dall'assaggio della
proposta culinaria dell'artista. Il visitatore parteciperà in prima
persona ad una "esperienza immersiva" nell'opera, attraverso il
coinvolgimento diretto di una molteplicità di sensi. Come in una
sinestesia sapientemente condotta dall'artista il sapore, il profumo,
l'esperienza tattile o il suono caratteristico prodotto da un determinato
cibo contribuirà a costruire l'atmosfera più congeniale alla fruizione
della mostra.
Sulla base di questo principio di delocalizzazione
dell'arte dai luoghi tradizionalmente ad essa destinati e di
ricollocazione in spazi pubblici, normalmente frequentati per altri fini,
lo stesso processo commerciale della compravendita delle opere potrà
avere luogo all'interno del locale, attraverso una trattativa gestita
direttamente dal proprietario. In questo modo il processo economico
stesso, necessario alla produzione ed alla circolazione delle opere
d'arte, partecipa dell'atmosfera conviviale e inclusiva creata, assumendo
alcune delle connotazioni che caratterizzano gli scambi economici
cosiddetti "informali" tipici delle realtà (come ad esempio i mercati
rionali) in cui le relazioni interpersonali dirette messe in atto durante
la contrattazione sono molto forti.
Inizialmente pensato per coinvolgere due locali europei, il progetto
Galerie für einen Tag/galleria per un giorno ha l'ambizione di allargare
in seguito la rete di spazi "occupati" e di diffondere secondo un processo
di propagazione spontanea, la riappropriazione di una circolazione e di
una fruizione alternativa dell'arte.
A cura di Franz Paludetto e Diletta Benedetto
Castello di Rivara
Centro d'Arte Contemporanea - Rivara
Orari o: lun-sab dalle 11.30 alle 14 e dalle 18.30 alle 23.00